ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Botticelli di Firenze  (FI)

Ogni persona (a suo modo) è un viaggio

Pinocchio, a 140 anni dalla prima edizione: un classico della narrativa che si dimostra sempre attuale

Viaggiare è per molte persone un motivo di divertimento: visitare luoghi sconosciuti, luoghi d’arte o bellezze naturalistiche è motivo di gioia e di crescita personale. Ci sono poi persone che viaggiano non per diletto ma per lavoro e persone che viaggiano con un unico biglietto nella loro tasca, alla ricerca di una nuova vita o nella speranza di aver salva la propria. Altre persone non viaggiano fisicamente ma viaggiano incontrando persone: anche questo è “viaggiare”.

Ci sono storie di vita e incontri che lasciano il segno, come successe a Pinocchio. Tutti noi abbiamo letto Pinocchio già alla scuola primaria e ci ricordiamo una sua avventura. Un episodio che resta impresso è quello con il grillo parlante, quando dice aPinocchio di non uscire da solo di notte ma il burattino non lo ascolta perché avrebbe voluto scoprire il mondo. Il grillo parlante prova a convincerlo ma Pinocchio non lo sta a sentire e così inizia la sua avventura: parte per il suo viaggio. Ma chi non ricorda l’inizio della storia? un pezzo di un legno che si trasforma in un bambino disubbidien-te e ciuco. C’era una volta…. — Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori. No, (…) C’era una volta un pezzo di legno che era solo un semplice pezzo di pino che aveva il destino di finire nel fuoco per farsi bruciare e riscaldare la casa del falegname Geppetto, invece finisce per diventare un burattino. Il pezzo di legno via via che veniva intagliatoparlava lamentandosi del dolore provocato dal coltello di Geppetto. Il povero falegname pensava di avere le allucinazioni ma non era così; il pezzo di pioppo, appena Geppetto ebbe finito di lavorare, prese vita.

Un’altra avventura che resta impressa nella mente è quella in cui il protagonista si trasforma in asino perché aveva smesso di studiare. Poi viene buttato in acqua dal gatto e la volpe che l’avevano truffato facendogli credere che se avesse piantato due monetine in un campo sarebbe cresciuto un albero di monete. Quando fu in acqua, finì nella immensa bocca di una balena dove incontrò un tonno che lo condusse da suo padre che era finito anche lui nello stomaco del mammifero: così, quando la balena riaprì la sua bocca per prendere un’altra ondata di pesci, i tre personaggi riuscirono a scappare. Un viaggio quindi anche dentro di ognuno di noi, per riscoprire le proprie origini e crescere per averle vissute. Il valore degli incontri, che possono guidare, come il tonno, oppure sviare, come il gatto e la volpe ma restano sempre viaggi alla scoperta di sé nella crescita e nel rispetto di tutti.

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