ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Mameli di Deruta (PG) - 3C

Decoro e servizi: Deruta smart city

Nello Statuto del Castello (1465) già si disciplinava la gestione dei rifiuti e la manutezione delle strade

«… che niuno vasaio o brocchayo in dicto castro Diruti ardisca bugliare choccie, breccia, mattone né creata o altra immunditia della loro camora, buttiga o fornacie in alchuno luoco… a loro sia leceto de bugliare le dicte coccie in la strata rehale del borgo». Questo è il testo di uno degli articoli dello Statuto in volgare del castello di Deruta risalente al 1465. La lettura e lo studio di questo antico documento ci ha colpito per la sua modernità facendoci pensare alla nostra cittadina come ad una “Smart City” del Medioevo. Non poteva non attirare la nostra attenzione l’elemento ceramica, proprio in un territorio che, da secoli, è dedito alla sua produzione e commercializzazione in ogni parte del mondo. Prima della scoperta dell’America i governanti di Deruta, castello assoggettato al dominio di Perugia, mostrano di riconoscere l’importanza del riuso per una gestione intelligente dei rifiuti o scarti di produzione. Forse anche per limitare l’usanza del “butto” da parte dei produttori di maiolica, i quali non esitavano a gettare i manufatti venuti male al di là della cinta muraria del castello dando luogo a delle vere e proprie discariche a noi note con il nome di “cocceto”.

Si confidava su una autocoscienza sociale degli abitanti del castello: chiunque poteva denunciare, anche in forma anonima, abusi e malefatte avvalendosi poi di testimonianze giurate. Le pene per coloro che contravvenivano alle disposizioni statutarie erano, in genere, pecuniarie fino ad arrivare al procedimento penale nella città di Perugia. L’attenzione alla manu-tenzione delle strade e delle vie del borgo era considerata di primaria importanza per favorire i collegamenti e la vita sociale.

Per questo motivo era vietato asportare i conci di pietra delle strade ed ogni abitante era considerato responsabile della manutenzione della via in prossimità della propria abitazione. Fornire servizi migliori agli abitanti significava anche curare l’igiene. La vendita del pane in piazza veniva fatta in modo che i clienti non toccassero con le mani le pagnotte. Il fornaio doveva dotarsi di un bastone con il quale si operava la scelta. Alle donne incaricate della vendita del pane, presso il banco, era vietato praticare contemporaneamente le attività di filatura e di cucito degli abiti già usati. In una smart city la sicurezza è un elemento di fondamentale importanza. Infatti, sicurezza significa minore criminalità e monitoraggio delle aree più critiche.

Le disposizioni dello statuto sono precise. Per prima cosa si deve evitare la corruzione; l’ordine è perentorio per tutti coloro che vivono nel castello: nessuno ardisca di dare in dono alcuna cosa al podestà o ai suoi familiari nel periodo della sua carica che durava sei mesi.

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