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Scuola Secondaria di I grado L. Da Vinci di Castelfranco di Sotto (PI) - 3D

Paraolimpiadi: cambiare il mondo

Para (dal greco parallelo). Li chiamavano handicappati, oggi si parla di integrazione, domani sarà la normalità

L’idea delle Paraolimpiadi (para un prefisso greco che significa parallelo) nasce dalla mente del neurologo Ludwig Guttman che organizza una competizione sportiva tra alcuni veterani della seconda guerra mondiale con gravi danni fisici e psichici. Nel 1955 Giulio Andreotti, presidente del comitato organizatore, festeggia l’assegnazione delle Olimpiadi di Roma 1960 battendo la rivale città svizzera di Losanna. Nel 1958, Antonio Maglio, un medico italiano, propone di disputare la prima edizione estiva dei giochi Paraolimpici nella stessa stessa città organizzatrice delle Olimpiadi. Roma diventa la culla delle Paraolimpiadi.

Questa prima edizione (tenutasi dal 18 al 25 settembre) è aperta ufficialmente dal ministro della sanità Camillo Giardina. Allo stadio dell’Acquacetosa 400 atleti, in rappresentanza di 23 paesi, sfilano di fronte a 5.000spettatori. La delegazione più numerosa è quella italiana. Tutti gli atleti alloggiano nel villaggio olimpico, tuttavia costruito senza considerare le esigenze di persone con disabilità. Il problema è risolto grazie all’intervento dell’esercito italiano che trasporta su e giù gli atleti in carrozzina. Per la prima edizione delle Paralimpiadi invernali dobbiamo attendere sedici anni: Örnsköldsvik (Svezia) dal 21 al 28 febbraio 1976, dove partecipano oltre 250 atleti in rappresentanza di 16 nazioni.

Oggi sono presenti varie organizzazioni e federazioni. Il più importante è il Cio (Comitato olimpico internazionale), fondato nel 1894 da Pierre de Coubertin con lo scopo di riportare invita i giochi dell’antica Grecia con cadenza quadriennale. La federazione paraolimpica è il Cpi (Comitato paraolimpico internazionale) che fino ha organizzato 16 edizioni. Il motto dei due comitati è Spirit in motion.

Gli atleti paraolimpici sono suddivisi in sei diverse classi: difficoltà visive, lesioni spinali, amputazioni, paresi cerebrali, disabilità intellettuali e un gruppo che include tutti quelli che non rientrano nelle precedenti disabilità elencate. L’appartenenza a una classe è determinata da valutazioni sia fisiche che tecniche e la classificazione è un processo continuo e può essere modificata durante il percorso dell’atleta. Dal 1994 al 2003 il logo del Cpi è composto da tre taegeux (parola coreana che si riferisce alla realtà fondamentale dalla quale tutti gli esseri e gli oggetti vengono generati) con i tre colori maggiormente presenti nelle bandiere delle varie nazioni: blu, rosso e verde, che rappresentano corpo, mente e spirito. Nell’aprile del 2003 viene scelto un nuovo logo, tre agitos (dal latino agito, ovvero io mi muovo) con i medesimi colori del logo precedente. Le prossime Paraolimpiadi si terranno a Parigi nel 2024.

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