Ballerini, l’autore dei giovanissimi
Incontro dal vivo nell’auditorium della scuola con lo scrittore che propone storie nelle quali riconoscersi
Il 30 gennaio scorso, il Pontormo ha avuto il grande onore di ospitare il famoso scrittore Luigi Ballerini. Gli alunni della scuola media erano molto emozionati. L’incontro si è svolto nell’auditorium della scuola e oltre all’autore era presente l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Carmignano Cristina Monni che ha presentato l’autore. Luigi Ballerini sin dalle prime parole si è mostrato molto simpatico e coinvolgente, ci è sembrato una persona paziente, perché ha risposto sempre approfonditamente a tutte le nostre domande. Dovete sapere che prima di essere un bravissimo scrittore, è medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. È commentatore per il quotidiano «Avvenire» sui temi dell’educazione e del rapporto genitori-figli. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi, avendo molto successo e ricevendo diversi rico-noscimenti letterari. Ad esempio con «La Signorina Euforbia»(Ed. San Paolo), ha vinto il premio Andersen 2014 per il miglior romanzo 9-11 anni e con «Io sono Zero» (ed. Il Castoro), il Premio Bancarellino 2016.
Tutti noi abbiamo ascoltato Luigi Ballerini parlarci della sua vita, della sua carriera di autore.
Abbiano scoperto che non è fa-cile fare l’autore, perché l’autore può decidere di scrivere, ma un libro lo diventa tale solo se piace e sembra adatto, e prima della pubblicazione necessita di tante revisioni, e può quindi essere scritto e riscritto più volte.
Abbiamo posto delle domande con le quali abbiamo scoperto molte cose interessanti sull’autore e sul lavoro di scrittore. Ledomande sono state poste da tutte le classi. Ci ha colpito molto la capacità di Ballerini di essere uomo di una certa età fuori e un ragazzino dentro, cioè di riuscire ad avere un linguaggio giovanile, oltre a una profonda conoscenza di noi ragazzi, dei nostri interessi. Con suo modo si coinvolgerci e relazionarsi mentre parla dei suoi libri, ci ha catturati, ci siamo sentiti compresi, ma soprattutto ci ha colpito come capisce noi dai ragazzi, per questo i suoi libri sono accattivanti e coinvolgenti, ci si può riconoscere. Ci siamo divertiti tantissimo. Ha scritto molti libri, la nostra classe ha letto «Cosa saremo poi» che ci ha catturati subito, per il linguaggio e le tematiche molto vicine a noi ragazzi. Il libro «Cosa saremo poi» ha protagonisti dei ragazzi delle medie e sembra davvero scritto da uno di essi perché il linguaggio è quello. Ci ha colpito la descrizione accurata di ciò che accade e dei personaggi, le tematiche di attualità e di bullismo/cyberbullismo e il coinvolgimento esponenziale del lettore nel libro pian piano che si va avanti.
Al Pontormo abbiamo incontrato diversi autori negli anni, ma questo incontro è stato veramente speciale.