ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria L. Gori di Bibbiena (AR) - 4A

Quel diritto a essere diversi Viaggio per accettare sé stessi

Shrek è il simbolo di diversità, consapevolezza e critica sociale nella società moderna

Guardando il film Shrek, imponente e rozzo orco dalla pelle verde, con orecchie simili a delle trombette e una bocca bella larga, il tema cade sulle diversità.

Shrek, che significa «terrore», vive in solitudine all’interno di una piccola casa di legno in una palude ed evita ogni contatto sociale perchè, da sempre si sa, le persone odiano gli orchi, brutti mostri terrificanti. Ma lui è un esempio di bontà e altruismo chiusi in un corpo deforme.

Sembra che la diversità non lo tocchi, che viva serenamente, ma in realtà la vergogna lo fa chiudere in se stesso sempre di più.

«Gli orchi sono come le cipolle» afferma Shrek, cioè sono fatti a strati e sono composti da tante sfaccettature, come ogni persona del resto.

Secondo noi, lui nel primo strato è determinato e audace ma nel secondo non si accetta. Il tema ci porta a concetti come accettazione, vergogna, inadeguatezza e pregiudizio. Quando il film finisce, rimangono considerazioni e dati di fatto. Nessuno dei personaggi è come sembra. Shrek e i suoi amici ci insegnano che le apparenze possono ingannare e che il vero valore di una persona sta nella gentilezza e nell’integrità.

Questo messaggio ha un’importanza particolare in un’epoca come la nostra in cui l’immagine corporea e la perfezione fisica sono spesso esaltate.

Ma il film ci insegna anche a non giudicare noi stessi come inadeguati, incapaci, non meritevoli perché dentro di noi c’è sicuramente qualcosa di bello.

A volte bisogna solo capire come tirarlo fuori. In questo può certamente aiutarci avere accanto un amico vero (come lo è Ciuchino per Shrek).

Quando i pregiudizi colpiscono e tutti pensano che gli orchi siano cattivi, dobbiamo continuare a sfogliare gli strati della cipolla, in modo da trovare condivisione e altruismo.

Questo ci renderà forti, ci farà sentire, sì sempre diversi, ma grazie a questo, anche unici. Ci renderà talmente coraggiosi da sconfiggere (come fa il protagonista del film) un terribile drago che tiene prigioniera una principessa in cima alla torre di un vecchio castello circondato da lava bollente.

In conclusione abbiamo capito che le differenze possono separare ma anche unire perchè, oltre a renderci unici e speciali, definiscono la nostra identità.

Nella nostra classe siamo ventiquattro tra bambini e bambine, ognuno diverso dall’altro per cultura, religione, origini, aspetto fisico, carattere, condizione sociale e questa è la nostra più grande ricchezza.

 

Abbiamo intervistato Isella Doni Giannini, volontaria e anima dell’associazione «Amicarete» con sede a Partina, che si occupa da molti anni di persone con disabilità e delle loro famiglie.

Quali sono gli scopi dell’associazione? «Realizzare i sogni dei ragazzi con disabilità».

Come trascorrete la giornata? «La mattina tutti si alzano presto, i volontari vanno a prendere i ragazzi con il pulmino. Facciamo colazione tutti insieme a casa mia e dopo cominciano le attività: a Giuseppe piace fare le pulizie all’aria aperta, quindi la mattina va nei giardini pubblici per controllare e pulire. Andrea ama gli animali quindi va al canile di San Piero e al maneggio per accudirli. Michael scrive con particolari strumenti (comunicazione alternativa aumentativa). Chiara lavora alla mensa scolastica, le piace camminare e andare in bicicletta. Alle 13 tornano a casa, ma il sabato pomeriggio stanno tutti insieme».

Oltre ad Isella, abbiamo avuto il piacere di conoscere e intervistare anche Pamela (35 anni) che partecipa insieme agli altri giovani con disabilità alle attività dell’associazione. A lei piace fare la maestra (è il suo sogno) perciò spesso gira per le scuole a leggere storie ai bambini.

Pamela ti diverti all’Associazione? «Sì, tanto».

Sempre con il sorriso sulle labbra.

Studenti Vittoria Alberti, Gabriele Amorosi, Denisa Belciu Leonardo Berti, Ludovica Burresi, Beatrice Bonini, Mirko Cacchiani, Valentina Ceccolini, Cora Ciabatti, Emma Cordovani, Gabriele Fabbri, Gaia Fabbri, Fabio Ghelli, Francesco Gori, Kadri Nejazi, Elena Magliocca, Alessio Natale, Damiano Orlandi, Angelo Palumbo, Arjanit Ramaj, Luckian Grant Sa Onoy, Kaynat Saleem, Diego Tassini, Alessandro Vestrucci.

Insegnanti: Claudia Alberti Tatiana Bendoni Preside: Alessandra Mucci

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