Essere informati è democrazia Aiuta a fare scelte consapevoli
La frase del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’«incondizionata libertà di stampa»
Tutti noi viviamo in tempi in cui l’informazione è un bene prezioso, se non il più prezioso perché essere informati può assicurare scelte molto più consapevoli e aumentare la conoscenza delle dinamiche del mondo. Le informazioni sono importanti per sapere cosa sta succedendo intorno a noi, ma una notizia bisogna saperla valutare con la nostra testa perché a volte scritta in modo non veritiero. Il quotidiano, insieme alla TV, alla radio, ad internet e tanti altri mezzi costituisce una delle maggiori fonti del sapere. Il nome ’quotidiano’ deriva dal fatto che la testata giornalistica è pubblicata quotidianamente. Le notizie possono essere variamente classificate a seconda dell’argomento: politica interna, politica estera, cronaca nera, cronaca rosa, cultura, economia, sport, finanza e notizie legate al proprio territorio…
Il giornalista è una specie di ’sentinella della comunità’ che deve sempre rispettare oggettività e verità dei fatti.
Il primo giornale nacque in Germania, a Lipsia, nel XVII secolo.
Dieci anni dopo, Thimotheus Ritzsch dette vita ad un quotidiano con notizie di cronaca, politica ed economia.
In Italia il primo giornale risale al 1664 con il titolo di ’Gazzetta di Mantova’; in questo periodo nascono anche le riviste. La vera rivoluzione del mondo della stampa accadde comunque negli Stati Uniti con la nascita del Penny Press cioè giornali venduti al prezzo di un penny. In questi ultimi decenni i social network hanno assunto un ruolo sempre più importante all’interno della società, soprattutto tra i giovani. Il web rappresenta una possibilità per comunicare ed informarsi; bisogna però fare attenzione alle fonti e all’ attendibilità delle notizie.
Le cosiddette ’Fake News’ sono informazioni false che qualcuno o un gruppo di persone, diffonde online pur sapendo che non sono veritiere; generalmente vengono diffuse con un’intenzione specifica: influenzare gli altri per motivi ideologici, economici, politici…
In tutto il mondo il giornalismo sta attraversando un’era di incertezza. Non è ancora chiaro quale sarà il modello di business del mercato editoriale, e questo sta accadendo proprio in un momento in cui l’informazione è una questione centrale nella vita delle persone.
Non ci può essere democrazia senza una stampa libera: dal momento che la democrazia è nelle mani del popolo, questo ha il diritto di essere informato correttamente.
Concludendo la nostra riflessione, non possiamo non citare quanto detto dal Presidente della Repubblica in una sua intervista che recita: «L’incondizionata libertà di stampa non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo».
Un quotidiano la cui prima copia è uscita il 13 luglio 1859, poco prima dell’Unità d’Italia e il cui nome è ’La Nazione’, parte con le prerogative per sviluppare e attuare il concetto di Risorgimento e di Unità d’Italia.
Grazie a Bettino Ricasoli che si riunì a Palazzo Vecchio a Firenze e all’impegno di giornalisti e grafici, nacque il primo giornale politico che ben presto uscì quotidianamente e fu distribuito su tutto il territorio. Con il tempo i caratteri furono migliorati e i redattori prestarono più attenzione ai titoli. Durante la Prima Guerra Mondiale, il quotidiano si affiancò al Neutralismo e durante il Biennio Rosso accoglieva e difendeva la lotta contro il movimento socialista. Nel corso del Ventennio Fascista La Nazione mantenne il suo orientamento conservatore e nel 1927 fu costretta ad acquistare Il Nuovo Giornale, quotidiano che per anni era stato il più temibile fra i suoi concorrenti. Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale La Nazione continuò faticosamente le pubblicazioni, l’ultimo numero apparve il 28 luglio del 1944, poi ci fu silenzio fino al giorno della liberazione di Firenze. Nel 1959 riacquisì il nome di «La Nazione» dopo essere stata chiamata per un arco di tempo «La Nazione Italiana». A poco a poco le copie si moltiplicarono, raccontando la storia della nostra Repubblica. «La Nazione» oggi viene letta nelle case delle principali città italiane con grande attenzione alle cronache locali.
La transizione verso il formato online ha rappresentato un passo audace nell’evoluzione dei media.
Classe 2 A : Antoni Matilde, Aparicio Cabina Aiyrton, Baldacci Ettore, Cavaliere Elektra, Chionne Elena, Ciacci Ascanio Diego, Cosimi Gemma , Dishani Klarisa, Fattoi Sofia, Gadenz Leonardo, Lazzeretti Giulia, Lo Presti Esmeralda, Luku Gabriela, Myajima Naoki, Riccò Gabriele, Rosati Davide, Rossi Davide, Rubegni Riccardo, Rubegni Simone, Schwarz Oliver, Sicomero Romualdo, Tempori Edoardo. Classe 2 B : Berisha Sajmir, Bucci Ettore, Cortonesi Annarita, Dembelè Madany Ashby, Dini Diego, Dzafce Amsel, Fattoi Chiara, Fernando Warnakulasuriya Lithumi Hesanya, Hadzi Alem, Maccari Sofia, Mantengoli Giorgio, Marzogu Gjuzepe, Matteucci Martina, Moscatelli Luca, Palazzesi Zoe, Pascale Vincenzo, Pecciarini Alessandro, Percoco Lorenzo, Shamku Endri, Soldati Sofia, Tranchida Alessandro. Docenti tutor: Granai Lorenza, Pacenti Francesca. Dirigente scolastico: Tegli Silvia