Un esercito di mille alberi Per difendere il territorio
In tre anni il Consorzio di Bonifica Toscana Nord ha messo a dimora oltre 3000 piante
Mille. Un esercito. Mille soldati.
Proprio come i fedelissimi di Giuseppe Garibaldi. Non indossano però la camicia rossa, ma un bel “casco verde” grazie al quale, più che loro stessi, proteggono il territorio e le persone che lo abitano.
Ecco, questa milizia specialissima e operosa è formata da alberi – mille per l’appunto – che, con le loro fronde e le loro radici, sono stati disposti a presidiare il territorio versiliese. A “guidarli” non è un unico condottiero, ma un team di persone specializzate, riunite sotto la bandiera del Consorzio di Bonifica 1 area Toscana nord, che ogni anno si propone di piantare almeno mille alberi nelle zone di sua competenza, che non sono poche.
Fino ad ora, in tre anni, sono stati interrati più di tremila alberi (3137 per la precisione): arbusti e piante di specie diverse, a seconda del terreno e dell’ambiente scelto per accoglierli; tanti altri ancora nei prossimi mesi troveranno una collocazione in Versilia, in particolare nei giardini delle scuole, compresa la nostra. Questo è infatti ciò che prevede il progetto messo a punto dal Consorzio di Bonifica 1 e che l’ingegnere Nicola Conti, responsabile dell’ufficio ambiente, ci ha spiegato nel dettaglio in una “conferenza stampa” organizzata nella nostra biblioteca: «La piantumazione di alberi e arbusti sul territorio ha moltissime finalità : una, ad esempio, è quella di migliorare e garantire una maggiore solidità del suolo. Le radici degli alberi infatti sono fondamentali per tenere saldo il terreno in caso di frane o di alluvioni, dovute per esempio alle piogge potenti e abbondanti che sono più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Ma non è l’unica. Le piante, come ben sappiamo – ha proseguito l’ingegner Conti – hanno la capacità di ridurre la Co2: è noto che gli alberi assorbono l’anidride carbonica e rilasciano l’ossigeno, rendendo più pura l’aria che noi respiriamo. Il lavoro delle piante è prezioso anche per far fronte al grande problema legato alla presenza di polveri sottili, senza dimenticare che la presenza di alberi permette di creare un ambiente verdeggiante ed ombreggiato, contribuendo a mantenere la biodiversità , a rendere più bello e vivibile l’ambiente. Di questi tempi poter godere di aree d’ombra e zone alberate ha un’importanza strategica per far fronte alle estati sempre più calde che il pianeta negli ultimi anni ci ha riservato e probabilmente ci riserverà ancora».
E’ proprio vero – come recita lo slogan del Consorzio – che “investire nell’ambiente è conveniente” e lo è soprattutto per combattere i cambiamenti climatici. E “l’esercito” degli alberi è sull’attenti pronto a dare una mano!
Canali e corsi d’acqua: una rete che attraversa il territorio e lo irriga. Ma chi li tiene puliti? Il Consorzio di Bonifica, nato nel 1800, per decisione di alcuni contadini, che si organizzarono per pulire fossi e fiumiciattoli. Impegno che si è mantenuto e continua oggi sotto la guida di Ismaele Ridolfi.
Da quanto tempo è alla presidenza del Consorzio? «Da oltre 9 anni. Sono al secondo mandato consecutivo e per legge concludo l’impegno. Ad ottobre si andrà ad elezioni».
Un decennio impegnativo? «Abbastanza, soprattutto dopo che la Regione ha accorpato i consorzi, riducendoli da 26 a 6. Con la nascita del nuovo ente, il nostro Consorzio si è dovuto occupare di due province, Massa Carrara e Lucca fino all’Abetone e a sud fino a Vecchiano. I confini delle aree di competenza sono segnate dai fiumi ed è una scelta corretta perché in questo modo un corso d’acqua è seguito dalla stessa amministrazione».
Quando parliamo di ambiente pensiamo agli obiettivi dell’Agenda 2030. Come vivete questa sfida? «Noi, prima dell’Agenda 2030, avevamo dichiarato lo “stato d’emergenza climatica” e cominciato a darci degli obiettivi, come ridurre i consumi energetici, sostituire le macchine a benzina e gasolio con auto elettriche: ad oggi siano a 6 ma nel 2035 arriveremo a 10. Abbiamo installato i pannelli fotovoltaici e riusciamo a produrre 200 kilowatt di energia solare.
Abbiamo piantato oltre 3000 alberi. Abbiamo ridotto del 40% la produzione di Co2 pari al lavoro di 10mila alberi adulti».
Alla pagina hanno lavorato i 24 alunni delle tre classi seconde che partecipano al laboratorio di giornalismo tenuto dalla professoressa Maria Cristina Bulgheri. Classe II A Andolfi Davide; Favilla Diego; Matteucci Emma; Novani Leonardo; Rombi Tommaso. Classe II B Andolfi Rebecca; Calvano Lloyd; Farnocchia Ginevra; Giacomelli Tiago Lamperi Martina; Pardini Sara; Ricci Viola; Vignali Samuele. Classe II C Benassi Cristian; Bottari Sara; Bruni Maria Emma; Campos De Assis Rafael; Giannecchini Nicole; Gorecka Victoria Alessandra; Martinelli Andrea; Paolinelli Ginevra; Papalia Gianfilippo; Ricci Leire; Strataj Aurora.