ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC Ambrogio Lorenzetti di Rosia (Sovicille) (SI) - 1A - 3B

L’acqua e il ruolo della Montagnola

L’obiettivo nel comune di Sovicille è portarla dove ancora non arriva, vedi il paesino di Molli

L’acqua è il fulcro del territorio della Montagnola, territorio unico nel suo genere. Nella piana di Rosia esiste un importante bacino che porta l’acqua a tutta la popolazione locale e alle città di Siena. Numerose sono anche le sorgenti, sparse lungo le pendici.

L’importanza storica della Merse è testimoniata da un complesso sistema di mulini medievali alimentati dalle sue acque.

Ma, ancora più importante è il 1938 , quando nasce l’acquedotto del Fiora, per dar vita ad un consorzio.

Sempre nei primi anni del ‘900 sono stati intrapresi i lavori per la costruzione di una condotta, che dalle sorgenti dell’acquedotto del Vivo sull’Amiata portasse acqua alla città di Siena.

Questo acquedotto occupa dell’insieme dei servizi di captazione, trattamento e distribuzione di acqua potabile nonché e della depurazione delle acque reflue per tutti i comuni della provincia di Grosseto e 27 comuni della provincia di Siena.

Per avvalerci di più informazioni sul quadro idrico del comune di Sovicille, abbiamo contattato il Sindaco, Giuseppe Gugliotti, che ringraziamo ancora per la sua disponibilità.

Signor Sindaco, chi è intervenuto nell’ambito idrico nel territorio del Comune di Sovicille? «Fino agli anni 2000 gli interventi nell’ambito idrico erano effettuati dal Comune stesso, successivamente con la nascita dell’acquedotto del Fiora (ADF) gli incarichi vennero affidati alla loro associazione, tramite sollecitazione del Comune». Quanto siamo certi che le acque del Comune non siano inquinate? «Per esserne certi, il Comune periodicamente effettua dei controlli con la collaborazione dell’Usl, tramite analisi delle acque di fonti, pozzi e sorgenti varie. Le acque non sono soggette a contaminazioni da fabbriche o industrie presenti e nelle vicinanze, non troviamo tracce di pesticidi, additivi e derivati di farmaci».

Prima della nascita dell’acquedotto come veniva distribuita l’acqua? «Prima della loro nascita, l’acqua per uso domestico veniva prelevata dai pozzi o fonti private, invece per lavare gli indumenti venivano utilizzate le fonti pubbliche situate nei luoghi più frequentati».

Quali sono gli obiettivi futuri? «Si vuole cercare di ridurre il più possibile le perdite dell’acqua delle reti ,attualmente quelle che si perdono sono circa il 39 %. Altro obiettivo è portare l’acqua dove ancora oggi non arriva, un esempio è il paesino di Molli, dove viene portata tramite un’autobotte per scopi alimentari, mentre per gli atri utilizzi possiedono una cisterna».

 

Abitualmente si considera l’acqua un bene illimitato, suddiviso in due sole varietà, dolce e salata. In realtà le acque si possono distinguere in base ad altre caratteristiche: fisico (temperatura, calore e sporcizia); chimico (sali, gas e prodotti chimici); biologico (presenza di microorganismi); Inquinare l’acqua, significa, modificare le caratteristiche in modo tale da renderla inadeguata allo scopo a cui è destinata. In Toscana, sono stati individuati 67 corpi idrici sotterranei, che traggono informazioni da una rete di oltre 500 stazioni operanti dal 2002 a oggi. Questi sono in accordo con quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria. Vengono valutati sotto 3 aspetti principali: stato chimico: con il quale si fa riferimento all’assenza o alla presenza entro determinate soglie di inquinanti di fonte antropica; stato quantitativo: con il quale si fa riferimento alla debolezza, agli squilibri quantitativi, cioè a quelle situazioni, molto diffuse, in cui i volumi di acque estratte non sono adeguatamente proporzionati alla ricarica superficiale; tendenze: con il quale si fa riferimento all’avviarsi di tendenze durature e significative e all’incremento degli inquinanti. Quindi, considerando i vari tipi di inquinamento dell’acqua si deduce che la principale fonte in Toscana è il trattamento delle acque di rifiuto, dall’agricoltura e dalle centrali elettriche a combustibili fossili.

 

L’acqua è una necessità vitale, una dimora, una risorsa locale e globale , una via di trasporto e un regolatore di clima. È la vita per tutti gli esseri viventi.

E’ un atto di responsabilità verso se stessi, i propri cari e soprattutto il mondo, saperla usare con correttezza.

La questione è imparare come risparmiarla:1) occorre iniziare chiudendo il rubinetto.

2) installare una doppia pulsantiera nel wc.

3) se possibile, cercare di riutilizzare l’acqua.

4) controllare eventuali perdite.

5) sfruttare l’acqua del condizionatore per stirare i panni.

6) preferire la doccia alla vasca.

7) gestire bene la lavatrice.

Quindi, tutti dobbiamo agire in ottica, non solo di sostenere ma di proteggere la vita. La cosa più importante è partire subito nel nostro piccolo, riducendo gli sprechi nelle nostre case e contribuendo così ad un atto di sostenibilità e responsabilità per il futuro.

Come dice Loren Eiseley: «Se c’è qualcosa di magico su questo pianeta si trova nell’acqua».

Classe 1A: Cubattoli Samuele, Geldres Aguilar Giacomo, Giambrone Simone, Goglio Agata, Hodza Erin, Karadan Alema, Lala Emma, Lala Eno, Lala Matteo, Lala Oresti, Meloni Matilde, Petrini Emma, Parronchi Bernardo, Pifferi Chiara, Sasson Christian, Shili Nermine, Stigliano Christian, Vaccaro Alessio. Classe 3B: Agheorghisei Maria Elisa, Arrighetti Gabriele, Baglini Duccio, Bartali Niccolò, BartaliniCarlotta,BettiniTommaso, Callozzo Cifalà Giacomo, Ciravolo Davide, Corallo Gabriele, Covili Daniele, Da Frassini Lorenzo, Fortina Virginia, Merka Giulia, Minucci Irene, Pezzotti Letizia, Rossi Adele, Serusi Stella, Suriano Giuseppe, Turbanti Linda, Vaccaro Martina. Docente tutor: Massai Sarita. Dirigente scolastico: Maria Giovanna Galvagno

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso