ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC Folgore da San Gimignano di San Gimignano (SI) - 1A

Valorizzare i ricordi storici e della famiglia

Abbiamo fatto un tuffo nel passato chiedendo ai nostri nonni come era la loro vita. Tanti aneddoti

Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla, diceva il politico e filosofo britannico Edmund Burke, nella seconda metà del ‘700. Una frase che campeggia su un monumento nel campo di concentramento di Dachau, incisa in trenta lingue diverse. Anche ricercare i luoghi dove una persona importante ha vissuto, è uno stimolo per interessarsi alla sua vita come anche nell’ambito della nostra famiglia è basilare valorizzare quello che aleggia come tradizione orale. Vittoria Giancaspro «Mi domando come fosse per mia nonna lavorare ogni singolo giorno nei campi badando a 9 figli». Gioele Brucato «Mi domando come facesse mia nonna con 14 figli!» Matteo Rossi «Vorrei sapere qualcosa in più delle esperienze fatte dal mio bisnonno in guerra». Sofia Ferrandi «Anche io dal fratello del mio bisnonno». Luna Guel Sofia Nicole «Mi piacerebbe davvero chiedere alla mia mamma del rapporto che aveva con suo padre in Messico». Terrero Pena Mia «Mia nonna da parte di babbo vive a New York e vorrei tanto conoscere il suo vissuto».

Nel corso della vita sorgono tantissime domande riguardo ai nostri genitori e ai nostri nonni.. Se siamo fortunati, per trovare le risposte basta una semplice telefonata o chiaccherata domandando direttamente ai nostri cari. Noi ragazzi della 1A lo abbiamo fatto in due modi: prima, ponendo domande ai nostri nonni e genitori sul loro passato e vissuto, come ha fatto Diego Bertini che ci ha raccontato una storia bellissima della sua trisnonna Assunta da parte di madre. La certezza è che lei aveva ereditato un grosso cofanetto pieno di marenghi d’oro ed una collana con 12 fili di perle. Avendo 6 figlie femmine (in tutto erano 7) ed essendo benestante, ogni volta che una di loro si sposava le venivano donati 2 fili di perle ed un po’ di marenghi d’oro; infatti, narra la leggenda, che un componente della famiglia avesse partecipato alla Battaglia di Marengo del 14 Giugno 1800 durante la Seconda Campagna d’Italia nelle fila napoleoniche e che avesse avuto come ricompensa le monete; poi aderendo al progetto Cinemappe che ha preso i “nostri ricordi” su pellicola e videocassetta e li ha riportati in digitale facendoci riscoprire un pezzo della nostra storia; abbiamo potuto così vedere la mamma di Bianca Cianetti che ballava danza classica, la mamma di Ambra Borici che aveva fatto un viaggio in Norvegia, nonni e bisnonni che avevano costruito carri di Carnevale a San Gimignano, recite in cortile negli anni’80, matrimoni…, scoprendo così, un mondo di ricordi bellissimi, che abbiamo riguardato tutti insieme in classe.

 

Monte Flora: Come si fa a conservare tutti i nostri ricordi familiari? Ci siamo affidati ad Andrea Corsi e Claudio Giapponesi che fanno parte dell’Associazione Kin è e Archivio Home Movies, i quali lavorano sul linguaggio del cinema e dei video privati come strumento di racconto del sé e del territorio. Questo archivio raccoglie da 20 anni pellicole in formato ridotto, occupandosi di restauro, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio filmico privato con 30000 pellicole provenienti da tutta Italia. Noi ragazzi con loro abbiamo costruito dei veri e propri reperti da analizzare, interrogare e raccontare attraverso i nostri filmati amatoriali realizzati dai nostri cari, passando attraverso ciò che accadeva a San Gimignano.

Cesare Pollina: Da quanto è appassionato di cinema? «La passione vera si è sviluppata durante le superiori trasformandosi in amore per il cinema; prima guardando film poi realizzando video e cortometraggi».

Bianca Deri: Da quanto lavora a Kinè? «Dal 2008» Duarte Senesi Mariana: Perchè proprio per il cinema? «E’ una delle arti più belle e complete» Barchi Margot: L’occasione che le ha fatto amare il cinema? «Ho visto come primo film ’ L’ultimo imperatore’: mi sono innamorato della pellicola e della sala»

 

Tammaro Greta: Qual è stata la prima ripresa? «Ho iniziato a registrare avvenimenti familiari, compleanni, amici, gite che ancora oggi riguardo con emozione».

Kazony Christian Lucien: “n che formato girava le riprese? «8 mm poi super8; le pellicole dovevano essere mandate a sviluppare e poi stampare» Lari Vittorio: Un ricordo bello? «Il Carnevale del 1971 che vi ho portato con tanti amici che oggi non ci sono più» Mari Sofia: Era solo lei cineamatore? «No eravamo in 4 o 5 un gruppo chiamato ’Fotocineamatori’ Marzi Alexandra: E come avete iniziato? «Abbiamo iniziato con le foto poi siamo passati alle riprese utilizzando macchine diverse» Parricchi Sofia: Perché avete cambiato? «Perché abbiamo visto la bellezza delle luci nei filmini» Taddei Elia: Come facevate il montaggio? «Abbiamo studiato un sistema di come dare una sequenza all’immagine, questo è stato un lavoro abbastanza difficile».

Vranic Mirko: Quanto durava una pellicola? «Massimo 10minuti»

Classe 1A: Barchi Margot, Bertini Diego, Borici Ambra, Brucato Gioele, Bucalossi Lorenzo, Carucci Edoardo, Cianetti Bianca, Deri Bianca Duarte De Souza Joao Bernardo, Duarte Senesi Mariana, Ferrandi Sofia, Giancaspro Vittoria, Hithi Mattia, Kazony Christian Lucien, Lari Vittorio, Luna Guel Sofia Nicole, Mari Sofia, Marzi Alexandra, Monte Flora, Parricchi Sofia, Pollina Cesare, Radicchi Petra, Rossi Matteo, Taddei Elia, Tammaro Greta, Terrero Pena Mia, Vranic Mirko Dirigente scolastico: Cecilia Martinelli Docente tutor: MonicaDocci

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