ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Toniolo di Pisa (PI) - 3E

Sport e differenze di genere Il sondaggio nella nostra scuola

Discipline e stereotipi secondo gli studenti dell’istituto comprensivo Toniolo - succursale di Pisa

Avreste mai detto che ragazzi e ragazze hanno idee diverse sullo sport? Abbiamo svolto un sondaggio nel nostro istituto scolastico, intervistando circa 120 studenti tra gli 11 e 14 anni, equamente suddivisi tra maschi e femmine.

Abbiamo prima di tutto chiesto agli intervistati cosa secondo loro fosse lo sport: per il 38% dei ragazzi lo sport è una passione, mentre solo il 18% delle ragazze la pensa così. La maggioranza relativa delle ragazze (31,5%) pensa infatti che lo sport sia una forma di allenamento fisico. Tra i maschi solo il 20% pensa che lo sport sia allenamento fisico. Inoltre, sia per i maschi che per le femmine lo sport è un modo per socializzare e rilassarsi.

Secondo voi, cari lettori, quali sono gli sport piĂą praticati, nella nostra scuola, dai ragazzi e dalle ragazze? Sorprendentemente… dai dati raccolti lo sport che spopola tra i ragazzi, udite udite, è il calcio, con il 45% dei voti, mentre tra le ragazze è praticato solo dall’1% delle intervistate.

Tra le ragazze c’è infatti maggiore varietà nella scelta dello sport da praticare: la pallavolo ottiene il 21% delle preferenze, la ginnastica il 16,1%, l’hip hop e la danza in generale il 14,5%.

Tra le ragazze la percentuale di chi non pratica sport è maggiore rispetto ai maschi, il 14,5% contro il 6,8%. Oltre al calcio una buona percentuale dei maschi pratica il basket (10,8%) e il nuoto (11,4%).

Abbiamo poi chiesto agli intervistati quali motivi li abbiano spinti a scegliere uno sport invece di un altro. La maggior parte dei maschi ha iniziato perché appassionato di quello specifico sport (75,9%).

Analizzando le risposte a questo quesito non abbiamo riscontrato grandi differenze di genere, dal momento che anche il 70,6% delle ragazze ha scelto di praticare uno sport per passione.

Da queste percentuali si può dedurre che pochi scelgono uno sport perché obbligati. Secondo voi le ragazze e i ragazzi credono nell’esistenza di sport maschili e femminili? Il 95% di tutte le ragazze intervistate crede che non esistano sport per maschi e sport per femmine.

Tra i maschi, invece, la situazione è diversa: solo il 68% dei ragazzi pensa infatti che non esistano sport per maschi e per femmine.

Questo significa che circa un terzo dei maschi intervistati pensa che esistano sport per maschi e sport per femmine.

Quelli che sostengono esistano differenze di genere circa la scelta dello sport pensano siano dovute alla tradizione (è stato sempre così) e alla differenza fisica tra uomini e donne. Voi come la pensate?

 

Grazie al sondaggio svolto in alcune delle classi dell’I. C. G. Toniolo di Pisa, abbiamo avuto conferma che lo sport è una parte integrante della nostra cultura e riflette le dinamiche sociali e di genere della società. Persiste infatti la tendenza per i maschi ad abbracciare certi sport e per le femmine ad optare per altri. Questa differenza non è solo il risultato di preferenze personali, ma è influenzata da una miriade di fattori sociali e culturali che modellano le nostre identità e le nostre percezioni.

Fin dall’infanzia siamo esposti a stereotipi di genere che influenzano le nostre scelte. I maschi vengono spesso incoraggiati a praticare sport che enfatizzano la forza fisica e l’aggressività, come il calcio e il basket. Dal sondaggio che abbiamo effettuato si può notare che questi sport sono spesso considerati un’incarnazione della mascolinità enfatizzando l’idea del vero uomo. D’altra parte, le femmine sono spesso dirottate verso sport che mettono in evidenza la grazia e la coordinazione, come la danza e la ginnastica.

I ragazzi possono sentire la pressione sociale a conformarsi agli ideali di mascolinità che includono l’eccellenza nello sport. Allo stesso modo le ragazze possono sentirsi limitate dalle aspettative di femminilità e possono evitare sport considerati troppo maschili per paura di essere giudicate. Per promuovere una maggiore equità di genere nello sport è necessario sfidare gli stereotipi radicati nella società.

 

Classe 3E Istituto Comprensivo “G. Toniolo” di Pisa, dirigente prof.ssa Teresa Bonaccorsi, docente tutor prof. Luigi Peccia. Gli studenti: Alexe Sara Giorgiana Antonelli Azzurra Bonfiglio Pietro Borsari Annalisa Caprili Ambra Cicalò Fabio De Seta Alessio Del Viva Giorgio, Di Pede Nicholas Gjyli Frensis, Guerriero Diana, Herrera Sherilyn L’kenfaoui Jamal, Lupo Dario, Moscadelli Sofia Onyushchuk Yyelyzaveta Risaliti Sara, Rolla Emilio Sbrana Alice, Scalsini Carolina, Soanca Alessio Taddei Francesco.

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