ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Staffetti di Massa Carrara (MS) - 2G

Cultura del benessere in classe Cento occhi per proteggersi

L’intervista al responsabile dei lavoratori per la sicurezza dell’Istituto Staffetti di Massa «Il primo rischio per la scuola è rappresentato dal terremoto, il secondo dall’incendio»

Per noi studenti la scuola rappresenta un ambiente di lavoro, ma anche un luogo di vita. Vi trascorriamo molto del nostro tempo, lo sentiamo un luogo familiare, ma la scuola, così come un’officina o un cantiere, ci impone delle buone pratiche che è fondamentale acquisire fin dall’età scolare. Per questo, da anni, il nostro Istituto promuove azioni educative e didattiche, finalizzate al benessere degli studenti, delle famiglie e di chi ci lavora. Si tratta di una vera e propria “cultura della sicurezza e della salute“. Ciascuno di noi è chiamato in prima persona ad attivare il suo sguardo in ogni direzione: non solo 2, ma 100 occhi sempre attenti.

Dobbiamo prestare attenzione a ciò che ci circonda e valutare immediatamente rischi e pericoli, soprattutto in particolari ambienti come palestre o laboratori. In un laboratorio Stem, ad esempio – laboratorio sia scientifico che tecnologico – generalmente sono collocati apparecchi delicati e sostanze pericolose. Ci possono essere pericoli chimici, come acidi corrosivi o comunque dannosi per la salute dell’uomo; pericoli biologici, come batteri e virus, e infine fisici, ovvero oggetti che rompendosi possono contaminare un altro corpo estraneo. E’ indispensabile che nel laboratorio sia presente sempre un docente formato, che supervisioni le attività. Non dimentichiamoci che nella scuola interagisco-no diverse categorie di persone e rappresenta un luogo fra i più sensibili, ma anche il luogo dove ci si ripara durante calamità naturali.

Perciò vi sono figure preposte alla sicurezza che svolgono un ruolo importantissimo. Abbiamo rivolto alcuni quesiti al professor Antonio Gianfranchi, Responsabile lavoratori sicurezza all’interno del nostro Istituto.

E’ soddisfatto di svolgere questo lavoro? «Sì, sono soddisfatto, perché la sicurezza previene eventi disastrosi».

Da quanti anni svolge questo incarico? «Svolgo il lavoro di R.L.S da 9 anni». In che consiste precisamente il suo incarico? «Consiste nel rappresentare i lavoratori nell’ambito della sicurezza sul luogo di lavoro e raccogliere le loro segnalazioni».

Quali sono i principali rischi per la sicurezza a scuola? «Il primo rischio per la scuola è il terremoto, il secondo è l’incendio».

Qual è la differenza tra pericolo e rischio? «Il pericolo è qualcosa che, per le sue proprietà o caratteristiche, ha la capacità di causare un danno alle persone. Il rischio, invece, indica la probabilità che si verifichi un certo evento».

 

La comunicazione non verbale è un linguaggio costituito da gesti, disegni o simboli che non fanno uso di parole. Si utilizza nella cartellonistica di sicurezza, poiché ogni segnale di pericolo o altro deve essere chiaro e comprensibile a tutti, senza possibilità di fraintendimenti. Tra i segnali più conosciuti ci sono quelli stradali, che indicano le  principali regole da seguire sulla strada. Anche all’interno degli ambienti di lavo-ro o nei luoghi frequentati da più persone – come cinema e centri commerciali – troviamo una varia segnaletica, che dobbiamo obbligatoriamente conoscere. I cartelli si distinguono in 6 categorie (di divieto, di soccorso/salvataggio, di prescrizione, di avvertimento, di informazione e cartelli supplementari): differiscono nel colore e nella forma. Per imparare divertendoci, inizialmente, abbiamo visionato i filmati di “Napo”, che attraverso simulazioni di azioni quotidiane, ci illustrano i pericoli che corriamo tutti i giorni. In un secondo momento, noi alunni della 2 G abbiamo creato un gioco di carte per imparare e memorizzare le regole di sicurezza all’interno della scuola.

Istruzioni del gioco: ogni alunno riproduce un segnale su una piccola tessera di cartoncino, in modo da formare un mazzo di carte da gioco. A turno un compagno cerca di mimare il suo cartello, mentre gli altri devono indovinarne il significato. Chi indovina dovrĂ , a sua volta, mimare la sua carta.

Ecco i nomi dei baby cronisti della classe 2 G, Istituto Staffetti di Massa, che hanno curato questa pagina: Manuel Baldoni, Angelica Battistelli, Greta Belletti Greta, Davide Giovanni Biagi, Brandon Bimbi, Mia Bologna, Irene Cascino, Emma Castelli, Alessio Giliberti, Alice Giovannini, Asia Lari, Emanuele Marku, Manuel Pintus, Andrea Princiotta, Daniel Puccinelli, Mattia Tamagna, Tonarelli Angelica, Sara Tongiani, Anna Trapuzzano.

Disegni singoli di Davide Giovanni Biagi; le carte opera di tutti gli alunni.

Coordinamento della professoressa Alessandra Scimia, dirigente scolastica Ines Mussi.

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