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Scuola Secondaria di I grado Giulio Cesare Melani di Montale (PT) - Redazione

La ricchezza insospettabile che è nascosta in un corso d’acqua

Conosciamo la biodiversità del torrente che attraversa tutte le frazioni del territorio di Montale e vediamo andando a scuola Tognarelli, naturalista e fotografo. «La presenza del merlo acquaiolo ci dice che l’acqua è pulita, essendo un bioindicatore»

L’Agna è il torrente che vediamo ogni giorno andando a scuola. L’alluvione dello scorso novembre, purtroppo, lo ha reso protagonista della cronaca locale. Curiosi di capire la sua vera natura, abbiamo intervistato Giordano Tognarelli, appassionato naturalista e fotografo.

«L’Agna attraversa tutte le frazioni del territorio di Montale e segna il confine con Montemurlo. Nasce dall’unione di tre corsi d’acqua: l’Agna delle Conche, degli Acquiputoli e delle Banditelle». I tre rami, una volta uniti, formano il vero e proprio torrente presso la zona del ponte alle Trecche a Fognano, attraversa il paese fino alla frazione di Stazione.

Dal punto di vista naturalistico è molto interessante e ha un insieme di ecosistemi unici e ricchi di biodiversità. «La mia passione è l’avifauna» ci confessa Tognarelli «e uccelli come il fringuello, l’occhiocotto, il lucherino, il beccamoschino, l’usignolo di fiume, il martin pescatore e il cuculo sono tipici della parte alta dell’Agna. La presenza del merlo acquaiolo (uccello subacqueo che pesca a fondo nel fiume) ci dice che l’acqua è pulita, essendo un bioindicatore. A Montale, dove il regime è meno torrentizio, vi sono volatili come la cannaiola, che nidifica tra le canne nutrendosi di insetti.

Tra i rettili troviamo bisce d’acqua, biacchi, vipere e anfibi come rospi e salamandre, anche loro bioindicatori. Tra i mammiferi vediamo caprioli, scoiattoli, cervi, lupi, soprattutto nelle parti più alte e boschive del torrente. In zone dove la qualità dell’acqua è peggiore, si registra la presenza di ratti e nutrie, specie introdotta dall’uomo, che può aver contribuito, con la realizzazione delle gallerie, all’indebolimento degli argini». Lei che ha osservato per anni la fauna del torrente ha visto cambiamenti? «Si, a causa dell’inquinamento uccelli indicatori, come la Verla piccola o lo Strillozzo, non si avvistano più da 30 anni, mentre con i nuovi invasi d’acqua sono comparsi gli aironi, uccelli predatori più resistenti».

L’intervento dell’uomo non è sempre efficace, aggiunge, si pensi alla pulitura degli argini fatta in periodi sbagliati togliendo di fatto l’habitat alle specie animali. L’alluvione ha causato una diminuzione di biodiversità? «Sì» risponde Tognarelli «Ad oggi non sappiamo quanto questi eventi influiranno sull’equilibrio formato nel corso degli anni, pensiamo però che, con il passare del tempo (quello della natura, non dell’uomo), le specie animali e vegetali si abitueranno a questi cambiamenti» e noi?

 

Come saprete il 2 novembre e nei giorni seguenti c’è stata una grande ondata di maltempo che ha colpito la zona di Montale, sede della nostra scuola.

L’apertura degli argini del fiume Agna in zona Stazione è stata di ben 5 metri. Le vie più colpite dall’alluvione sono state via Alfieri e via Enrico Mattei.

Abbiamo intervistato alcuni concittadini: «Non ho avuto paura ma c’è stata molta tensione» ci racconta Samuele Pemaj, che ha vissuto in prima persona questo evento. «Alle nove e mezzo l’acqua arrivava a un metro e mezzo ed eravamo bloccati in casa, il giorno dopo sono arrivati i pompieri e la protezione civile, ci hanno aiutato anche i signori dei campi con tutti i mezzi che avevano».

La signora Ines Sorrentino ricorda: «Ho chiamato tutti i soccorsi possibili ma non è arrivato nessuno e avevo tanta paura. Dalla porta entrava un fiume in piena, io ero con dei miei parenti, tra cui mio nipote di 15 mesi». Lei purtroppo ha dovuto ristrutturare gran parte della casa. Molte persone di Stazione sono salite ai piani superiori delle case per salvarsi, altre hanno passato la notte a cercare di togliere l’acqua dal piano terra e dagli scantinati; in generale, gli intervistati ci hanno detto che fenomeni del genere non li aveva mai visti e che la paura è stata tanta. L’alluvione ha causato molti danni, ma abbiamo scoperto che la collaborazione tra le persone nei momenti di difficoltà è assai preziosa: l’unione fa la forza!

Ecco i nomi dei protagonisti della scuola secondaria di primo grado «Giulio Cesare Melani» di Montale: Marco Cimminiello, Tommaso Paci, Emanuele Sarti, Lucrezia Giovannetti, Giovannina Guarro, Federico Martucci, Emanuele Novelli, Francesco Sichi, Viktoria Nincheri, Matteo Renna, Chiara Martin, Bianca Borselli, Sofia Ruscillo, Emily Frattura Tisi, Zoe Buffetti, Marta Petrucci, Linda Dall’Alba, Alex Guarro, Nicole Nincheri, Mattia Nincheri, Lisa Tanzini, Noemi Zinna Dirigente scolastico: Mauro Guarducci; docenti tutor: Daniela Di Pasqua, Salvador Righi.

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