ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fibonacci di Pisa (PI) - 3D

Il nostro viaggio nel tempo C’era una volta Pisa: nel 1943

Un itinerario immersivo dove passato e presente si uniscono per rivivere la nostra storia

Centro di Pisa, Piazza XX settembre, Corso Italia: nel via vai dell’ora di punta, tra rientri dal lavoro e passeggiate per shopping, cosa ci fa un gruppo di 40 persone, con delle vistose cuffie luminose ed in un rigoroso silenzio? Inizia una strana processione che li condurrà direttamente dal 16 gennaio 2024 al 31 agosto 1943: stessi luoghi, stessi spazi, tempi diversi.

Quel gruppo di persone, dall’aspetto da alieni, siamo noi della III D della scuola secondaria Fibonacci ed i nostri compagni della III C. Novelli protagonisti di un film di fantascienza, facciamo un tuffo nel passato.

A farci vivere questa esperienza l’associazione «Acquario della Memoria», con il progetto «Bombe 1943 Walking Cinema». L’arte e la tecnologia si incontrano facendoci letteralmente immergere nella Pisa dei nostri nonni, i cui volti vengono proiettati sugli edifici, che raccontano la storia di quel terribile giorno della Seconda Guerra Mondiale, quando inaspettatamente anche la nostra città fu coinvolta nei massicci bombardamenti dell’Italia centrale.

Le musiche, le voci dei sopravvissuti, i luoghi degli avvenimenti, le immagini ed i suoni dei bombardamenti ci fanno immergere totalmente in un passato che diventa magicamente presente. Corso Italia, la vecchia stazione centrale di Pisa, Ponte dei Navicelli e anche la Cittadella, strade che percorriamo ogni giorno, mentre distratti passeggiamo con gli amici o andiamo verso scuola, ci svelano una realtà sconosciuta, che ci fa conoscere il nostro passato, valorizzare la storia della nostra città, custodire quello che ne è rimasto e ci rende consapevoli delle nostre origini e della nostra appartenenza.

Uno degli organizzatori, a cui abbiamo fatto una breve intervista, ci ha parlato di come «questa esperienza sia più di un documentario, in quanto la storia non si vede ma si vive, e questo grazie a uno strumento simbolo del futuro, e protagonista del nostro presente: il digitale.

In particolare l’arte crossmediale, il documentario itinerante, fanno vivere anche l’emozione di dare voce a coloro che non ci sono più, ma possono continuare così a parlarci».

E davvero ci siamo sentiti tanto emozionati: la Seconda Guerra Mondiale non è più solo un capitolo del libro di storia da studiare sui banchi di scuola, ma qualcosa in cui letteralmente tuffarsi. Per di più nella nostra città! Consigliamo a tutti questa passeggiata per farsi travolgere dall’onda del ricordo!

 

Cosa ci raccontano i nostri nonni? Proprio accanto alla nostra scuola, l’attuale Dipartimento di Matematica, l’ex complesso Marzotto, allora fabbrica tessile, nel ‘44 venne danneggiato dai bombardamenti, lì dove il bisnonno di Daniele, aveva partecipato alla costruzione di un bunker. La nonna di Eugenio vive in San Marco, dove alcune case diroccate ancora portano i segni di quel terribile bombardamento, così come l’edificio davanti al Giardino Scotto. I nonni di Cecilia, Tommaso ed Emma ricordano come nelle zone di campagna (San Giuliano, Calci, il Monte Serra, Crespina, Palaia, Calcinaia) le sirene degli allarmi erano vissute come un gioco dai bambini, anche perché i soldati tedeschi spesso si divertivano con loro, eppure la guerra è arrivata anche lì, tanto che poi quegli stessi bambini sono stati costretti ad andare a scuola “a cielo aperto”, non avendone più una, e quegli stessi soldati, che offrivano caramelle, hanno iniziato a rubare cibo. I Monti Pisani erano visti dai nostri nonni come un rifugio, eppure… una truppa di soldati tedeschi, la stessa che operò il massacro di Stazzema, fece un rastrellamento, scoprendo una piccola comunità di donne e uomini che si erano rifugiati: li catturò per estorcere loro informazioni sui Partigiani. Livia Gereschi, insegnante, provò a convincere i tedeschi che quelle persone non fossero a conoscenza dei movimenti partigiani, ma senza successo: ci fu una fucilazione a piccoli gruppi a Nozzano, come ricorda il memoriale.

 

La pagina è stata realizzata dalla classe III D scuola secondaria di primo grado I.C. Fibonacci Pisa

Tutor prof.ssa Serena Russo, Daniele Alberti, Francesco Arenare, Vittorio Boukrir, Francesco Castriotta, Gabriel Cela, Rocco Chiani, Giulia Di Baccio, Cosimo Fabiani, Floriano Falchi, Luca Fanelli, Matilde Fiaschi, Paolo Geraci, Emma Grassi, Sara Guido, Tommaso Loni, Sofia Mancini, Giulia Ostuni, Giulia Picerno, Letizia Sbrana, Ludmilla Sereni, Kris Shaholli, Eugenio Stefanni, Cecilia Tognoni, Melina Xhakola.

o. Dirigente scolastico professor Luca Zoppi. 

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