ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fucini di Pisa (PI) - 3E

Il cibo dalla preistoria ad oggi La cultura alimentare nel mondo

Dalle vivande come mezzo per sopravvivere alla preparazione di piatti per ogni palato ed esigenza

Dalle origini dell’umanità fino al Neolitico la dieta umana si basava più che altro su selvaggina, erbe, frutta secca e frutta fresca. All’epoca cacciatore, l’uomo affrontava una vita caratterizzata da alto dispendio energetico. Quando l’uomo divenne sedentario, portò significativi cambiamenti nelle sue abitudini alimentari. Nelle civiltà egizie, greche e romane, la maggior parte della popolazione era impegnata in lavori fisici pesanti e l’alimentazione si basava principalmente su grani integrali trasformati in pane, accompagnati raramente da legumi, uova, frutta e verdura. Solo durante il Medioevo, dopo un periodo di transizione, iniziarono a emergere ricette gourmet. La formazione della civiltà europea portò al confronto di culture alimentari diverse, del pane e della carne.

Durante la storia, l’alimentazione è stata influenzata da fattori socioeconomici e culturali, con differenze nette tra classi sociali (solo dopo gli anni l’alimentazione si uniformò nelle società occidentali). Il Rinascimento con il miglioramento delle tecniche agricole e di selezione delle colture pose maggiore attenzione sul consumo di vegetali. Ma la vera rivoluzione avvenne nel ‘700 quando i cereali furono raffinati, e quando il progresso tecnologico permise un crescente miglioramento dell’agricoltura e della conservazione dei cibi, fino all’avvento della refrigerazione.

Oggi nei paesi sviluppati le abitudini alimentari si distinguono per la loro varietà e puntano al piacere del mangiare, non più alla sola sopravvivenza. Nuove pietanze cercano inoltre di rispondere alle esigenze alimentari specifiche delle molte persone che scelgono diete vegane e vegetariane con l’obiettivo di giovare alla salute e di ridurre lo sfruttamento degli animali.

La cucina italiana, famosa in tutto il mondo, offre una ricca varietà di piatti regionali, ognuno con i propri ingredienti caratteristici e dai sapori unici. Dalla pappa al pomo-doro toscana, alla cotoletta milanese fino ai cannoli siciliani, la cucina italiana riflette la diversità e la ricchezza culturale del Paese. Tuttavia, fra tanti aspetti positivi l’abbondanza di cibo ha portato anche a doversi confrontare con disturbi alimentari di natura psicogena, come anoressia e bulimia, sempre più diffusi tra gli adolescenti, che possono portare gravi danni alla salute mentale e fisica dell’individuo.

Quindi ribadiamo l’importanza di una giusta alimentazione, augurandoci che nel mondo il cibo sia un diritto per tutti e non un nostro privilegio!

 

Vendete prodotti locali? «L’obiettivo di Conad è lavorare sempre più con i prodotti locali cercando di seguire la stagionalità. Accorciare la filiera è infatti una scelta economica ma anche qualitativa migliore per l’ecosostenibilità: la merce meno viaggia meglio è».

Cosa fate per ridurre lo spreco alimentare? «Lo scaduto deve essere scartato per legge, mentre i prodotti in scadenza vengono scontati dal giorno prima; la sera riforniamo La Casa Della Divina Provvidenza con quelli invenduti e ancora utilizzabili».

Venderete la farina d’insetti? «Per ora no e cercheremo di evitarla. Noi siamo onnivori e ora possiamo scegliere come alimentarci, mentre quando ero piccolo, per le persone che avevano fatto la guerra, il mangiare non era scontato perché il cibo è la base della sopravvivenza».

Quali cibi biologici avete? «Questo negozio non è grandissimo, ma cerchiamo di avere un assortimento il più completo possibile, sia con prodotti senza glutine, sia con hamburger di origine vegetale per vegani; per coprire tutte le esigenze dei clienti, a volte ci dicono che sembra loro di essere alla bottega di una volta: è il complimento più bello».

Quali prodotti vengono dall’estero? «Soprattutto prodotti etnici perché c’è la voglia di sperimentare cibi di diverse culture. Per i prodotti freschi è preferibile acquistare merce locale stagionale».

La pagina è stata realizzata dalla classe III E Fucini di Pisa: Alberti Clelia, Baldini Marco, Balestri Emma, Ciardelli Christian, Costanza Thomas Diego, Di Feliciantonio Eva, Duretti Lorenzo, Giannessi Matteo, Giuliani Elettra, Haxhi Grei, Luna Hannah Marjorie, Meucci Natalia, Munungi Kamadeni, Ottaviano Davide, Petrocelli Caterina, Rossi Emma, Salvadorini Pietro, Salvini Giulia Angela Maria, Sbrana Lorenzo, Scordio Daniele, Senesi Daria, Spelta Clarissa, Sun Yi, Zhou Flavia, proff.ssa Ricciardi Barbara, proff.ssa De Cillia Marta. Dirigente scolastico Alessandro Bonsignori.

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