ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Formentini di La Spezia (SP) - 2G

Focus sulla violenza di genere Riguarda anche gli adolescenti

Il report di Save The Children offre dati significativi sullo stato del problema tra i giovani

Noi ragazzi e ragazze sulle cronache e attraverso i social abbiamo sentito diversi episodi di violenza di genere e ci siamo chiesti quali sono i modi per prevenire il fenomeno ed educare gli adolescenti su questo tema e se tale problematica riguardasse anche le relazioni tra i giovani. Il 13 febbraio 2024, Save the children, ha pubblicato un report sulla violenza di genere tra ragazzi e ragazze. Dai dati emersi, il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni pensa che possa succedere che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto e quasi uno/a su cinque (19%) di chi ha o ha avuto una relazione intima dichiara di essere stato spaventato dal partner con atteggiamenti violenti, quali schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti.

Abbiamo intervistato Silvia Peveri e Jessica Ciuffi, due attiviste di Non Una di Meno, gruppo nazionale e internazionale costruito nel 2018 di donne che si occupa del contrasto della violenza di genere.

Abbiamo chiesto loro quali forme di prevenzione si possono attuare per prevenire questo fenomeno: «E’ molto importante», dice Silvia, «specificare che il problema della violenza riguarda i minorenni non solo online ma anche la violenza «onlife», ovvero nelle relazioni che si intrattengono nella sfera emotiva e affettiva di tutti giorni. E’ necessario fare un lavoro di prevenzione a partire dai luoghi di formazione scolastica ed extra, nei dopo-scuola, nei centri sportivi, su come si riconosce una relazione violenta».

Secondo il report di Save the Children, tra le forme di comportamenti scorretti sono maggiormente ricorrenti chiamare con insistenza al telefono la persona per sapere dove sia (29%), usare un linguaggio violento (27%), il fare leva sulle emozioni (24%), spaventare con atteggiamenti violenti (15%). Sempre secondo l’indagine, i giovani sono vittima degli stereotipi: il pianto, le capacità relazionali e di cura vengono chiaramente associate all’universo femminile. Quasi il 69% degli adolescenti pensa che le ragazze siano più predisposte a piangere dei ragazzi, il 64% che siano maggiormente in grado di esprimere proprie emozioni, il 50% di prendersi cura in modo più attento delle persone. «L’educazione va fatta a livello di società», dice Jessica Ciuffi, «non esiste una ricetta univoca. Non dobbiamo pensare che la violenza sia solo il femminicidio, esiste un iceberg della violenza di genere che si esprime negli stereotipi di genere, nelle discriminazioni quotidiane, tutti e tutte possiamo e abbiamo la responsabilità di fare qualcosa, é importante essere informati e interrogarsi sempre su ciò che ci accade.»

 

Il 24 novembre 2023, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Formentini ha organizzato un flash mob nel cortile della scuola, alla presenza di Tele Liguria Sud. «Ascoltando i recenti fatti di cronaca, ci siamo resi conto della gravità della problematica della violenza di genere e abbiamo deciso di impegnarci e di lavorare insieme per un evento volto a far riflettere ragazze e ragazzi sul tema», dice Mariangela Falcone, referente del plesso. L’idea è nata da Paola Bugliani, professoressa di arte e immagine, che ha sentito l’esigenza di diffondere tra ragazzi e ragazze la conoscenza del numero antiviolenza 1522.

Con il confronto con le colleghe, in particolare con il contributo di Raffaella Cipressini, professoressa di Musica, si è arrivati a ideare un evento educativo d’effetto. Il flash mob si articolava in due parti: la prima una coreografia, inventata dai ragazzi, a ritmo della canzone «Acqua Pura» di Erica Taci; a conclusione due ragazze cantavano «Ragazza Sola» di Annalisa, accompagnate dal coro di tutti i compagni e le compagne che intonavano il ritornello. Per imparare il ballo e le canzoni gli alunni hanno impiegato circa tre settimane lavorando con impegno e costanza. «All’inizio, non pensavo di riuscire a svolgere il mio progetto in maniera accurata», dice la professoressa Cipressini, coordinatrice del progetto, «ma i ragazzi e i professori, mi hanno mostrato il loro supporto, che alla fine ha portato a tanta soddisfazione a tutti».

 

La pagina è stata realizzata dalla baby redazione composta dalla classe 2G della scuola “Ubaldo Formentini” della Spezia. La tutor è la professoressa Sarah Marini, il preside il professor Tiziano Lucchin. Questi i redattori in classe: Giorgia Atzori, Gaia Battistini, Ginevra Caramelli, Cumbata Izabella, Filippo Di Benedetti, Ylenia Escobar, Sazzad Howlader, Ginevra Mecherini, Sofia Montalbano, Giulia Panzeri, Emma Pardini, Lara Pozzoni Beatrice Rosati, Sonia Salvini, Viola Stella, Mirko Tartamella, Beatrice Zamaro.

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