Oltre il ciclo naturale dell’acqua L’intervento umano sulla risorsa
Il viaggio dell’acqua attraverso la potabilizzazione dal fiume Arno al rubinetto
L’acqua è una delle risorse più preziose della Terra. L’idrosfera è l’insieme di tutte le acque del nostro pianeta: di acqua ce n’è tanta, ma di acqua dolce, cioè quella disponibile per la vita, ce n’è solamente il 3%. Di questo 3%, nelle calotte polari e nelle acque sotterranee è bloccato ben il 99%, lasciando veramente disponibile in laghi e fiumi solo l’1%. Tutta l’acqua sul nostro pianeta non è potabile, infatti solo una piccolissima percentuale è bevibile, e si trova già potabile in natura solo in alcune sorgenti molto rare, quindi l’uomo, nella maggior parte dei casi, deve potabilizzarla. Potabilizzare significa rendere l’acqua trasparente, microbiologicamente pura.
A Sesto Fiorentino, l’acqua potabile arriva anche dall’impianto di potabilizzazione dell’Anconella, situato a Firenze, che pesca dall’ Arno.
L’impianto dell’Anconella è progettato per una portata di 3000 l/s.
Un sistema di numerose pompe garantisce un flusso d’acqua costante. La potabilizzazione avviene in diversi step, durante i quali l’acqua è controllata molte volte per capire l’efficacia del trattamento e se sono necessari aggiustamenti nelle operazioni per migliorare il processo stesso. Per prima cosa, l’acqua è prelevata da una fonte idrica naturale, nel caso dell’Anconella, il fiume Arno, attraverso pompe. L’acqua passa attraverso varie griglie che bloccano detriti solidi di varie dimensioni.
Successivamente l’acqua arriva in 10 vasche di decantazione, dove è inserito l’agente flocculante per consentire a tutte le particelle in sospensione di depositarsi sul fondo della vasca, appesantendole. A questo punto viene effettuato un secondo step di disinfezione con biossido di cloro e ipoclorito di sodio.
Il primo è realizzato nell’acqua grezza dopo la grigliatura. Il percorso continua e l’acqua passa attraverso un materiale filtrante, la sabbia di quarzite, che pulisce ulteriormente l’acqua decantata. In seguito durante il processo di affinamento l’acqua passa attraverso il carbone attivo che toglie le sostanze chimiche rendendola finalmente pura, inodore e insapore.
Prima dell’invio, viene aggiunto un po’ di biossido di cloro per mantenerla pura nel suo viaggio, attraverso le tubature sotterranee che la trasportano verso grandi serbatoi e per, infine, spingerla verso le nostre case. L’acqua fornita dai rubinetti del nostro territorio è sicura ma, purtroppo, è ancora troppo diffuso l’uso dell’acqua in bottiglia, che è fonte di inquinamento.
Ogni anno il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Perciò abbiamo deciso di indagare sulle abitudini degli studenti, chiedendo quale e quanta acqua bevessero. Abbiamo scelto 11 classi come campione: 4 prime, 4 seconde e 3 terze. Gli studenti intervistati sono stati 222: 128 maschi e 94 femmine. Abbiamo posto 3 domande, con a scelta 3 opzioni di risposta. La prima domanda riguardava le abitudini a casa, ovvero se l’acqua usata a casa fosse quella dal rubinetto, acquistata oppure presa in uno dei fontanelli pubblici. Abbiamo poi chiesto quale acqua portassero a scuola, se la acquistassero quotidianamente o usassero una borraccia. L’ultima domanda che abbiamo posto riguardava invece le quantità di acqua bevuta. Come è possibile vedere dai grafici, la maggior parte utilizza in casa acqua in bottiglie di plastica perché non è diffusa la consapevolezza della bontà dell’acqua che arriva dal rubinetto. A scuola, invece, si osserva il contrario, cioè si utilizza la borraccia e molti la riempiono al fontanello che Publiacqua ha installato al piano terra del plesso scolastico.
Gli studenti sono anche molto bravi su quanto bere al giorno: la maggioranza beve almeno 2,5 L e gli sportivi dichiarano di bere anche 3 L. Per il nostro futuro, impariamo a non consumare più acqua in bottiglie di plastica ma fidiamoci dell’acqua del nostro acquedotto.
Ecco gli alunni della classe I G della scuola media Pescetti di Sesto che hanno lavorato alla pagina: Simone Aceto, Giovanni Angelozzi, Andrea Bardi, Anna Barsotti, Niccolò Biliotti, Gemma Campostrini, Gabriele Cecchi, Cosimo Chelli, Matilde Cimorelli, Emma Errede, Mia Giacomin, Niccolò Giovanchelli, Ahmed Khnissi, Patrik Kullolli, Lapo Lai, Alyce Lo Baido, Teodosie Matei, Samuele Mazzarella, Gioermi Nardone, Gabriele Nincheri, Dylan Angel Ortega Zavaleta, Camilla Parenti, Mirco Rossi, Vera Tal Yanilov. Docente referente: Rosa Milo.
Dirigente scolastica: Rosa Gaimari