ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Istituto L'Immacolata di Livorno (LI) - 5°

Sopravvissuto all’alluvione «A Collinaia ho perso tutto»

La drammatica testimonianza di Alessandro Boischio: «Ho salvato mia moglie e mia figlia»

L’alluvione del 2017 ha stravolto tutti.

«Stavo dormendo quando ho sentito mia moglie scuotermi urlando», ci ha raccontato. Alessandro Boischio, sopravvissuto al disastro che ha colpito la città di Livorno 7 anni fa.

All’epoca lui aveva 32 anni e noi soltanto 3 o 4 ma ricordiamo bene quel terribile caos. 

«Un’onda d’acqua stava invadendo casa nostra», continua a spiegarci Alessandro che è venuto a trovarci in classe.

In che quartiere abitavi? «In Collinaia , una delle zone più colpite e anche adesso risiedo là».

Quando è avvenuto tutto, che ore erano? «E’ successo nella notte tra il 9 e il 10 settembre, alle 2 circa».

Qual è stato il tuo primo pensiero? «Mettere in salvo la mia bambina Bianca, che aveva 20 giorni, l’ho presa in braccio e con mia moglie siamo saliti al primo piano di casa, poi sono tornato giù a prendere il nostro cane Ginger. Era sopra il divano che stava galleggiando in mezzo alla sala».

Quali erano i rumori all’esterno? «Sentivo il frastuono dell’acqua e del vento, c’era un gran buio perché la luce era saltata e delle urla di persone che chiedevano aiuto. Ho provato ad aprire la porta ma non ci sono riuscito per la pressione fortissima dell’acqua. Purtroppo la mia vicina è stata portata via dalla corrente e non ce l’ha fatta, mentre suo marito è riuscito a salvarsi, l’hanno ritrovato il mattino seguente. Altri invece sono saliti sul tetto per sfuggire alla furia e là hanno aspettato che l’acqua calasse».

Come ti sei sentito il giorno dopo e che cosa hai fatto? «Ero smarrito e in confusione. La mattina ho cominciato a fare la conta dei danni, erano tantissimi, i mobili di casa, le macchine… tutto!».

Chi ti ha aiutato dopo il disastro? «La mia famiglia, i miei amici e anche persone che non conoscevo e che sono venute a sostenerci, la città si è mobilitata per noi».

La tua casa era distrutta, dove sei andato ad abitare? «Per un paio di mesi sono stato dai miei genitori e un altro mese dai suoceri, nel frattempo ricostruivo la nostra abitazione».

Che cosa pensi quando piove forte? «Mi capita di ripensare a quei momenti anche se adesso sono tranquillo, controllo comunque sempre che sia tutto a posto».

In questa alluvione molte persone hanno perso tanto, alcune tutto, anche la vita purtroppo ma la nostra Livorno ha reagito e dimostrato un cuore grande e un enorme senso di solidarietà e di appartenenza. Tutto questo rimarrà nella storia della nostra città per sempre.

 

Abbiamo ospitato Alessandro Agostinelli responsabile dell’Autorità Idrica Toscana, ente pubblico che si occupa del servizio idrico che gestisce l’acquedotto, le fognature e la depurazione dell’acqua. Ci ha parlato di quanto lavoro e di quanta manutenzione è necessaria per portare l’acqua potabile nelle nostre case. Spesso diamo per scontato questo bene prezioso ma dovremmo fermarci a riflettere sullo spreco che ne facciamo, se pensiamo che l’acqua dolce potabile a nostra disposizione sul pianeta è solo l’1,5% del totale. L’Autorità Idrica Toscana si sta occupando di progetti per costruire dissalatori per rendere potabile l’acqua del mare, come quello che sarà costruito all’Isola d’Elba e che sarà pronto entro il 2025, ed altri che sono in costruzione a Punta Ala, nelle isole di Capraia, Giglio e Gorgona dove l’acqua potabile non basta a coprire il fabbisogno degli abitanti. Abbiamo parlato anche del cambiamento climatico che peggiora ulteriormente la situazione. L’estate 2022 è stata, secondo alcuni studi effettuati che ci ha mostrato il signor Agostinelli, l’estate più calda degli ultimi 100 anni e sarà l’estate più fresca dei prossimi100 anni. Questo deve farci pensare e cambiare il modo di vivere e di agire di tutti i giorni, altrimenti avremo sempre più spesso fenomeni come gli alluvioni, ricordiamo quello terribile del 2017 che ha stravolto la nostra città, Livorno. Il futuro è nelle nostre mani, sta a noi provare a cambiarlo.

 

Barone Rachele, Bernard Giorgia, Borrelli Diego, Brisciani Clio, Cafferata Anna, Caliò Vittoria, Campo Gregorio, Carraresi Giulia, Carrieri Michele, Cecchi Rebecca, Centi Azzurra, Contadini Claudia, Faccin Tommaso Ghezzani Tessa, Grigelli Viola, Lombardi Leonardo, Matteini Alessandro, Meini Leo, Mirando Alice, Mori Niccolò, Picchietti Vittoria, Pisà Annaluna, Porciani Lavinia, Putti Andrea, Ursi Matilda, Vullo Ettore, Zanobini Alessia, Zingoni Livia Insegnanti: Cristina Carlesi, Elisa Boischio Dirigenti Suor Letizia Lunghi , Luciana Iuliucci

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