ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Gianni Rodari di Capannoli (PI) - 5B

Vogliamo una casa per tutti I cittadini hanno pari dignità

L’abitazione è un bene primario, quindi ogni famiglia dovrebbe averne una di proprietà o in affitto

La casa è il nostro rifugio, il luogo in cui teniamo le nostre cose preziose e soprattutto dove ritroviamo le persone a noi più care. La casa è un bene primario, quindi ogni famiglia dovrebbe averne una, di proprietà o in affitto, ed è indispensabile per vivere dignitosamente.

La nostra maestra, qualche giorno fa, ci ha raccontato una storia vera di un ragazzo americano che, alla vista di un senzatetto che dormiva in una stazione della metropolitana in una serata particolarmente fredda, rimase fortemente colpito da quella situazione, e, tornando a casa, non riusciva a non pensare a quel pover’uomo. Così, prese la sua coperta e chiese al padre di accompagnarlo da lui per donargliela, pensando che in questo modo gli avrebbe potuto salvare la vita in quella notte gelida. Il padre fu felice di accompagnare il figlio. Il ragazzo dal giorno dopo fece il giro dei parenti, degli amici e dei vicini di casa e chiese una coperta ad ognuno di loro da poter regalare ai senzatetto.

Successivamente fondò un’associazione di volontariato chiamata «Coperta calda». La decisione di una sera cambiò la sua vita e quella delle molte persone che aiutò.

Questa storia ci ha colpito molto, facendoci riflettere su quanto siamo fortunati ad avere una casa e sulla generosità del gesto del ragazzo. Purtroppo, a causa della crisi economica che in questi ultimi anni ha colpito anche l’Italia, tante persone hanno perso il lavoro, o sono sottopagate, e non ce la fanno a sostenere le spese di gestione di una casa, perciò vengono sfrattate, ritrovandosi con tutta la famiglia senza un posto in cui vivere.

I Comuni, in questi casi, potrebbero aiutarli dando loro delle case popolari, ma spesso, per motivi politici e burocratici, ciò non viene fatto. Eppure, anche se ci sembra assurdo, ci sono edifici vuoti di proprietà pubblica, ma non utilizzati, immobili sequestrati abbandonati all’incuria, ma c’è gente costretta a vivere per strada, esposta a condizioni meteo avverse e prive di servizi igienici, indispensabili per la cura personale. Ci siamo chiesti come poter risolvere tale grave emergenza e siamo giunti alla conclusione che i nostri politici dovrebbero trovare soluzioni a questa grave emergenza sociale, perché tutti i cittadini abbiano pari dignità ed abbiano garantito il diritto ad una abitazione.

Ci piace molto l’idea di riqualificare case e/o edifici abbandonati, pur rendendoci conto dei costi altissimi per lo Stato e dei tempi non rapidi per la realizzazione dei lavori, ma speriamo che questa idea possa essere realizzata. Auguriamo a tutti di avere una casa, perché casa vuol dire amore.

 

Costituzione Italiana e Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’Onu a confronto. Da una ricerca effettuata, abbiamo scoperto che il diritto alla casa non è espressamente affermato dalla nostra Costituzione, ma è uno dei principi generali dell’ordinamento italiano che possiamo ricavare dall’insieme delle norme dello Stato.

L’articolo 47 della Costituzione prevede l’obbligo per la Repubblica italiana di favorire il risparmio necessario per l’acquisto di una casa. Ci sono anche altre norme che regolano disposizioni assistenziali, che prevedono l’assegnazione di case popolari ai senza reddito, ma tale possibilità è collegata alla disponibilità finanziaria dello Stato. L’Onu nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ha stabilito i 7 elementi principali del diritto all’abitazione, necessari e indispensabili per garantire a tutti gli esseri umani per garantire tale diritto. Tra i più importanti c’è l’abilità, cioè la casa deve essere sicura per la salute, la sicurezza fisica e deve essere antisismica.

Ci sentiamo di voler avanzare alcune proposte al nostro Governo: Emanare una legge che possa garantire a tutti il diritto ad una casa dignitosa e sicura, stanziare dei fondi per la ristrutturazione di locali abbandonati dove è possibile o di costruire nuovi edifici da destinare all’edilizia popolare.

 

Classe 5^ B scuola Primaria Gianni Rodari di Capannoli, Istituto comprensivo Sandro Pertini: Alice Baronti, Edoardo Bertini, Matilde Bimbi, Sara Bimbi, Edoardo Campani, Elena Ceccanti, Rayan El Aoual, Gaia Franchino, Amedeo Gherardini, Alessio Giuntini, Eddine Nizar Hassan, Marialaura Lo Feudo, Riccardo Lo Feudo, Diego Lupi, Cesare Maggini, Gabriele Manzi, Giorgia Pacini, Matteo Posarelli, Emma Scano, Viola Signorini, Jasmine Storti, Letizia Tremolanti, Rebecca Maria Volpi.

Maestra tutor Vincenza Ilenia Badalamenti.

Dirigente scolastica Serena Balatresi. 

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