ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Castagnolo di San Piero a Grado (PI) - 2F

«La vita oltre lo specchio» Il culto dell’apparire sui social

Dieta e bellezza ai tempi del web. Intervista alla nutrizionista e alla psicologa dell’associazione

Body shaming consiste nel denigrare e offendere qualcuno per il suo aspetto fisico. A spiegarci il significato di questa parola, sono state la nutrizionista Ilaria De Gioia e la psicologa Matilde Mielani che fanno parte dell’associazione «La vita oltre lo specchio». Durante gli incontri, avvenuti in classe, abbiamo approfondito molteplici aspetti riguardanti il rapporto con il cibo durante l’adolescenza, l’impatto dei social sulle nostre scelte e stili di vita e soprattutto l’impatto delle parole e dei giudizi che possono generare un disagio emotivo. A guidarci nelle nostre scelte alimentari sono fattori biologici, ambientali e psicologici ed è in virtù di questi ultimi che possono subentrare dei disturbi del comportamento alimentare. La bassa autostima, il perfezionismo, l’interiorizzazione dell’ideale di magrezza, l’insoddisfazione per l’immagine corporea, la cultura dell’apparire, l’ideale estetico coincidente con la magrezza, soprattutto femminile, la pressione sociale ad essere magri portano le persone colpite ad adottare comportamenti estremi e non salutari di controllo del peso e della forma del corpo. Un ruolo importante è rivestito dai social, luoghi di scambio e di confronto fondamentali nell’esistenza di ogni adolescente, ma anche serbatoio di notizie false e fuorvianti.

Esistono, infatti, delle fake news anche nel campo dell’alimentazione, abbiamo capito come riconoscerle: presentano titoli accattivanti, soluzioni ultra veloci per perdere peso, propongono impensabili miscugli di preparati fatti in casa. Ma spesso contengono svarioni grammaticali e sono privi di fonti e dati scientifici di riferimento, smascherarli non è poi così difficile. Nella riflessione finale è emersa anche l’importanza di una sensibilizzazione emotiva nei confronti di chi potrebbe essere affetto da disturbi del comportamento alimentare perché, anche «parole gentili» come «Sei dimagrita! Come stai bene!» oppure «Ma quanto sei bella con qualche chilo in più!» potrebbero generare un impatto negativo e rinforzare la convinzione di dover perseguire un ideale estetico estremo. Chi soffre di disturbi alimentari ha la possibilità di cercare aiuto in centri specializzati per il trattamento e la cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. I servizi specialistici sono fondati sul principio di multidisciplinarietà dove si può attuare un progetto terapeutico sui vari versanti: psicologico, psichiatrico, nutrizionale e riabilitativo, versanti che necessariamente debbono integrarsi per percorrere il cammino verso la guarigione. Per individuare i servizi del territorio si può consultare la mappa nazionale presente sul sito www.disturbialimentarionline.it o chiamare il Numero Verde Disturbi Alimentari 800 12 45 44.

 

Come nasce l’associazione «La vita oltre lo specchio»? «Nasce a Pisa nel 2014 per volontà di alcuni genitori, ex pazienti e operatori del Centro Arianna, un centro ambulatoriale di Pisa specializzato nella cura dei disturbi alimentari».

Qual è lo scopo? «Lo scopo è sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla gravità e complessità di queste malattie che colpiscono molti giovani e che se non curati precocemente rischiano di divenire cronici e di compromettere o rendere molto difficile il loro inserimento sociale, lavorativo e relazionale. L’associazione inoltre è vicina ai familiari delle persone che si ammalano, offrendo gruppi di aiuto e sportelli di ascolto. Molto importanti sono le attività di prevenzione, di educazione alimentare e di stili di vita che aiutino a stare bene con se stessi e con gli altri, in particolare quelli svolti nelle scuole. Facciamo molte attività di aggregazione e di svago, per migliorare la qualità di vita di chi soffre di un disturbo alimentare e dei suoi familiari».

Chi finanzia i vostri progetti? «I professionisti svolgono una parte di attività in volontariato, ma per un’ altra parte devono essere retribuiti. I nostri progetti sono stati finanziati da parte della Società della Salute e di Fondazione Pisa».

Quali le difficoltà riscontrate? «Da quest’anno, purtroppo, la Sds, che è un consorzio di Comuni, non può più disporre dei fondi che le venivano assegnati dalla Regione. Abbiamo bisogno di raccogliere fondi».

 

Ecco i nomi dei protagonisti Classe II F scuola sec. I grado Castagnolo- I.C. Niccolò Pisano Agostinelli Francesco Amato Vittorio Biondi Gaia Bonistalli Matteo Bozzi Andrea Cataldi Livia Chiaverini Pietro Fabrizio Controzzi Gioele Di Meo Edoardo Erriquez Letizia Gioia Giorgia Gioia Greta Guidi Rachele Guidi Raffaello Lancioni Lorenzo Lippi Emma Masullo Michele Mignani Anita Montagna Noemi Nardi Alessia Nicolosi Alessio Pardi Guendalina Santoni Eva Tronconi Marco Tusha Mikael docente tutor: Alessia Trovato. Dirigente scolastico: Lucio Bontempelli.

Votazioni CHIUSE
Voti: 5

Pagina in concorso