ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado D. Alighieri di Incisa Valdarno (FI) - 3A

Diversità, che cosa è? Una mancanza o un’occasione

Tra pregiudizi e paure, spesso dimentichiamo quanto sia preziosa l’unicità di ognuno di noi

L’essere umano nel corso dei secoli è cambiato sia fisicamente che mentalmente, si è sviluppato in ambito scientifico, tecnologico, ha raggiunto obiettivi notevoli nella medicina, ma ancora oggi la diversità lo spaventa. E’ un concetto che non dovrebbe esistere, poiché come afferma la dichiarazione dei diritti dell’uomo noi siamo tutti uguali. Si potrebbero intendere le diverse caratteristiche fisiche e caratteriali, quindi essere diversi sarebbe una cosa stupenda: l’unicità dell’individuo dovrebbe essere vista come un aspetto positivo, non una forma di inferiorità, ma una vera e propria ricchezza. Anzi, la mancanza di diversità e inclusione porta a un impoverimento delle esperienze disponibili. Al contrario, l’accettazione della diversità può portare ad un arricchimento profondo e significativo della comunità. Non dovrebbe essere motivo di discriminazione, ma dovrebbe insegnarci ad accettare e rispettare chiunque sia diverso da noi.

L’uomo all’interno della nostra società appare molto aperto ai cambiamenti, alle diversità che col tempo si sono rese pubbliche, eppure siamo circondati dai pregiudizi: il non voler accettare i cambiamenti spesso sfocia in atti di violenza sia fisica che verbale, nel bullismo, nell’isolare o rendere ridicolo chi dimostra di essere diverso. Sembra che le nuove generazioni la accettino meglio, ma rimane chi considera «la normalità» la cosa giusta, non provando neanche a capire i cambiamenti: su questo è necessario che si migliori, perché capire o no la diversità non giustifica la mancanza di rispetto. L’uguaglianza e l’equità sono fondamentali come punto di partenza per garantire che tutti abbiano le stesse opportunità e che i diritti di ciascun individuo vengano rispettati.

Bisogna però andare verso l’uguaglianza formale e lavorare per creare un ambiente in cui ogni persona sia veramente inclusa e valorizzata per ciò che è. Ogni volta si pensa che qualcuno sia strano perché magari non ha le nostre stesse idee, ma la diversità non dovrebbe spaventare. Molte volte ci sentiamo sbagliati perché ci mostriamo per quello che siamo veramente e non una mera copia di un’altra persona; eppure quando succede veniamo additati come «pazzi, strani, diversi». L’unicità dell’individuo è ricchezza. La diversità, l’equità e l’inclusione sono elementi essenziali per costruire una società migliore e più giusta per tutti. Sono il fondamento su cui possiamo costruire un mondo dove ognuno ha la possibilità di crescere e contribuire in modo significativo.

 

Dal 18 al 24 marzo si è svolta la «Settimana d’azione contro il razzismo»: ormai alla XX edizione, prevede iniziative di informazione, sensibilizzazione e animazione territoriale, per accrescere la coscienza interculturale tra i giovani nel mondo della scuola, delle università, dello sport, della cultura e delle associazioni. Anche noi alunni della scuola media «Dante Alighieri» di Incisa abbiamo partecipato al progetto «Dall’Io al Noi: percorsi per crescere insieme» condotto dal Movimento di cooperazione educativa e promosso dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali). In incontri-laboratorio abbiamo potuto in primis confrontarci su cosa fosse per noi il razzismo. L’obiettivo è sensibilizzare e far accrescere la coscienza interculturale. «La Costituzione repubblicana, dopo la Liberazione volle sancire solennemente, all’articolo tre, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione ‘senza distinzione di razza» ha ribadito il presidente Mattarella di fronte alle guerre in corso nel mondo, oltre ai riflessi sociali, che fanno fondamentale, con l’obiettivo di offrire alle nuove generazioni gli strumenti culturali, critici e creativi per combattere gli stereotipi, incentivando un contesto dove si possa imparare
a vivere con l’altro, cercando sempre di comprendere il valore della diversità.

 

Ecco i nomi dei membri della redazione dalla 3A della Scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Incisa Valdarno: Afroukh Zaynab, Arnetoli Sara, Bendoni Bianca, Carotenuto Riccardo, Carotti Manuel, Chiti Alessia, Ciari Gaia, Dean Alessandra, Donnini Mayumi, Donnini Olivia, Kilani Younis, Lacorcia Alessandro, Managò Gioele, Materassi Gabriel, Mori Leonardo, Moroni Sara, Nidi Lorenzo, Nocentini Niccolò, Pesci Margherita, Poneti Sofia, Puglia Emily, Qirici Nikola, Ridolfi Daniele, Seconds Logan Rose, Zakharov Viacheslav.

Docente tutor: Paola Masciullo; dirigente scolastico Antonio Restaino. 

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