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Scuola Primaria di Radda in Chianti di Radda in Chianti (SI) - Redazione

Bambini… in via d’estinzione Culle vuote specie nei piccoli centri

La popolazione aumenta nel mondo ma diminuisce in Italia: fenomeno che deve far riflettere

Il mondo in cui viviamo è pieno di contrasti e di contraddizioni, una di queste è il fenomeno della natalità. Il primo gennaio 2024 la popolazione a livello mondiale ha registrato il suo massimo storico, oltre 8 miliardi di persone. Dal 2010 a oggi c’è stato un aumento sorprendente, di oltre un miliardo.

E pensare che cento anni fa la popolazione non raggiungeva i due miliardi. Ma si tratta di un aumento omogeneo o ha riguardato solo alcune parti del pianeta? In effetti, in Italia la popolazione negli ultimi dieci anni non è cresciuta, ma sensibilmente diminuita: nel 2021 era di circa 59 milioni di abitanti, mentre nel 2011 era di mezzo milione in più. E la tendenza è che continui a scendere.

Ma quali sono le cause della denatalità nel nostro paese? Le cause sono molte e complesse: gli stipendi sono bassi; il lavoro è sempre più precario; mancano i servizi per l’infanzia che aiutino i genitori; le donne fanno figli in età sempre più avanzata; le coppie decidono di avere pochi figli per offrire loro le migliori possibilità.

Ci stiamo occupando di questo argomento perché lo stiamo vivendo in prima persona: nel nostro comune la popolazione ha raggiunto il suo minimo storico. Negli ultimi quindici anni i residenti sono diminuiti di circa trecento unità: nel 2007 erano 1750, mentre nel 2022erano 1450. Analizzando i dati demografici abbiamo osservato che molti giovani si sono trasferiti in centri più grandi alla ricerca di lavori più qualificati e che le nascite e gli arrivi degli stranieri non hanno compensato i decessi e i trasferimenti.

I bambini nati nel Comune di Radda sono ormai una rarità: si contano meno di dieci neonati in un anno. Questo fenomeno è in linea con i dati nazionali che vedono i paesi di campagna o di montagna, con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti, spopolarsi a causa della mancanza di servizi essenziali (sanità, trasporti, scuole).Quello che ci preoccupa di più, però, è il numero degli alunni della nostra scuola, perché non è mai stato così basso: ci sono solo quaranta alunni, organizzati in pluriclassi. Temiamo che la nostra scuola possa addirittura essere chiusa perché i nuovi nati sono così pochi da non riuscire a garantire la formazione di nuove classi della Scuola Primaria. Ci chiediamo: quale destino per il nostro paese, così bello e così apprezzato e affollato dai turisti nel periodo estivo? È possibile invertire la rotta e far sì che sia pieno di gente tutto l’anno? E soprattutto che sia pieno di bambini? Noi lo speriamo tanto.

 

Sindaco Mugnaini, nel Comune di Radda dal 2007 al 2022 c’è stato un decremento di circa 300 persone: è corretto? «Sì, purtroppo la popolazione è diminuita. Addirittura si è dimezzata in cinquant’anni: quando io ero bambino vivevano nel comune circa tremila persone».

I motivi per cui tante persone hanno lasciato e lasciano Radda? «Molti, che lavoravano in agricoltura, se ne sono andati negli anni ‘60/‘70 per lavorare nelle industrie e avere redditi più sicuri. Oggi se ne vanno soprattutto i giovani per lavori più qualificati nelle grandi città. Le giovani famiglie se ne vanno perché i costi degli affitti e delle case sono molto alti. La carenza di trasporti, inoltre, rende difficili i collegamenti con le città».

Cosa pensa di fare il Comune per risolvere questo fenomeno? «Il problema principale è la mancanza di abitazioni, dunque, il Comune ha individuato un’area dove costruire nuovi alloggi a costi accessibili. Ogni giorno molte persone vengono a lavorare qui, magari se trovano una casa possono viverci stabilmente». Alle giovani famiglie servono i servizi, ad esempio per l’infanzia. Quali progetti del Comune? «Il Nido d’Infanzia dovrebbe essere pronto per il prossimo settembre; inoltre sarà potenziato il doposcuola con un importante intervento economico del Comune» Siamo preoccupati che la nostra scuola possa essere chiusa. Cosa può dirci al riguardo? «Vi assicuro che il Comune farà il possibile per tenere la scuola aperta, perché un paese senza scuola non è una vera comunità».

 

Ecco i nomi di tutti i cronisti della scuola elementare di Radda in Chianti che hanno realizzato questa pagina del Campionato di giornalismo: Bosco Gori Arianna, Bozzi Federica, Bozzi Vittoria, Bulli Rachele, Palagi Alberto, Sula Melisa, Xeka Eliza.

Docente Tutor: Bovini Beatrice Dirigente Scolastico: Manetta Maria Antonia

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