ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mascagni di San Vincenzo (LI) - 3B

Generazione X, Y? No… Zeta Viaggio tra gli adolescenti

L’analisi con un breve viaggio alla scoperta della nostra identità. Dal 1996 agli anni 2010

Spesso si sente parlare delle generazioni unite ad alcune lettere dell’alfabeto (x, y, z); questo ci ha incuriosito e ci ha portato a conoscere la nostra generazione che forse oggi è quella più oggetto di discussione fra gli esperti del settore, sociologi e psicologi.

Siamo stati messi sotto la lente di ingrandimento da questi ultimi ma anche dagli adulti che quotidianamente hanno “a che fare con noi”.

E allora scopriamo insieme una parte della nostra identitĂ .

La generazione zeta è una generazione che parte dagli anni 1996 e arriva agli anni 2010. La generazione zeta è la nostra generazione, la comunità dei giovani, chiamati anche nativi digitali: questo nome ci è stato dato perchè siamo i “re” della tecnologia, siamo attratti dal cellulare e da tutto ciò che è tecnologico, e abili nel loro utilizzo.

Questo argomento quindi ci rappresenta al 100%, siamo i protagonisti di questa generazione e a volte, come forse è successo in passato per le altre generazioni, non veniamo capiti soprattutto dagli adulti.

Noi comunque siamo i primi ad essersi sviluppati avendo l’accesso a internet fin dall’infanzia; ci contraddistingue poi soprattutto il fatto che il nostro principale divertimento è con il cellulare e non stando all’aria aperta come le altre generazioni.

Il fatto che questa generazione ci rappresenti non significa però che sia tutta positiva.

Ma chi ci studia cosa dice di noi? Gli adolescenti sembrano vivere senza una precisa distinzione tra pubblico e privato- dicono la maggior parte degli psicologi- sono sempre ipervisibili e iperconnessi ma questo spesso impedisce loro di conoscere il loro vero io interiore; si espongono esplicitamente sui social mostrando quasi senza imbarazzo il proprio corpo ma appaiono poi fragili nel gestire le proprie emozioni e quando non c’è lo schermo a proteggerli spesso si bloccano.

Costruiscono la loro identità on line ma temono il mondo esterno, quello vero. Da quanto abbiamo compreso dunque sotto un’apparente fermezza si nasconde forse una debolezza che ci può portare ad avere problemi nel relazionarsi dal vivo con qualcuno.

Inoltre il confine fra l’uso e l’abuso dei mezzi tecnologici è una linea molto sottile che può addirittura arrivare a danneggiare la nostra salute fisica e mentale (disturbi visivi, difficoltà di concentrazione, paura verso ciò che non è “difeso” dallo schermo).

 

Dato che noi siamo la generazione Zeta ci sembrava interessante porre alcune domande ai ragazzi della nostra scuola. Alla prima domanda cioè se sapevano che cosa fosse la generazione Zeta la maggior parte non ne era a conoscenza, solo qualcuno ha risposto affermativamente; molti quindi non si sentono membri della generazione Zeta proprio perchè non ne conoscevano l’esistenza. Abbiamo poi chiesto, una volta spiegato alla maggior parte che cosa è la generazione Zeta, se ci vedevano pregi o difetti: alcuni hanno detto che il tempo trascorso al cellulare e sui social è eccessivo; altri hanno detto che in questa generazione ci sono troppi “maranza” e troppi ragazzi si sentono con questi mezzi tecnologici anche più grandi della loro età. Altri studenti ancora pensano che questa generazione possa portare anche all’abuso di droga e alcool. Alla quarta domanda, incentrata sui pregi di questa generazione quasi tutti hanno det-to che gli aspetti positivi sono le ricerche che possiamo fare su internet. In linea generale comunque tutti i ragazzi sono stati concordi nel dire che la tecnologia è utile ma senza esagerare.

All’ultima domanda che consisteva nel chiedere se vi siete mai sentiti giudicati dagli adulti tutti gli studenti hanno risposto di si. Dall’analisi di questo argomento abbiamo capito che siamo tutti molto simili e condividiamo le stesse insicurezze, gli stessi problemi e le stesse emozioni in certe circostanze.

Ecco i ragazzi della 3°B dell’Istituto Mascagni che hanno partecipato all’elaborazione di questa pagina sulla generazione Z. Adolescenti particolari che hanno fatto del cellulare l’inseparabile compagno di vita.

Antonelli Vittoria, Badalamenti Sergio, Carraro Anna, Danzini Gioia, Kohler Diego, Longo Gabriele, Moujoud Oumaima, Murzi Daniel, Pescucci Emma, Savarese Camilla, Toninelli Niccolò, Zhou Hong Francesco Prof.ssa: Sabina Sgorbini Dirigente Scolastica: Claudia Giannetti

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