ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Tozzi di Siena (SI) - 5C

Studiare e concentrarsi E’ sempre un problema

La tecnologia è utile ma distrae, dipende da come si usa. Alcuni consigli per migliorare l'attenzione

«Uffa, non riesco proprio a studiare e concentrarmi!» è la tipica frase dei ragazzi che sentiamo (e diciamo) ogni giorno. Oggi, non siamo più spronati a studiare senza distrarci ma… perché?

UN PROBLEMA COMPLESSO

Gli studenti di tutti gradi di scuola non riescono sempre a mantenere salda la concentrazione perché il loro cervello viene distratto da rumori molesti, tentazioni personali o da strumentazioni tecnologiche dannose per l’attenzione (v. approfondimento in basso). Così facendo, i pomeriggi passano velocemente e arrivi alla sera e ti ritrovi con una marea di compiti e poi arrivi a scuola impreparato. Diventa un incubo: attacchi di panico, ansia, rabbia, la mente si oscura, non ragioni. E intanto i tuoi genitori stanno fumando dalle orecchie, occhi rossi come il fuoco, si trasformano in Goku ultra Satana e vorrebbero distruggerti. E qui si avvera il detto ’Come ti ho creato, ti disintegro!’ NEL PASSATO E prima, cosa accadeva? I grandi la perdevano la concentrazione, si o no? Gli adulti dicono che loro i compiti li svolgevano in un breve tempo, due ore massimo (ora per fare un calcolo ci si mette almeno sette ore). Dedicavano poco allo studio e il resto a giocare all’aperto con amici e parenti (al tempo, spesso, vivevano tutti vicini).

Tuttavia, le loro conoscenze erano minori. Viaggiare, vedere film, ascoltare musica era più difficile, e inoltre ai loro tempi la tecnologia non era sviluppata al massimo. Magari solo i ricchi potevano permettersela e al tempo i benestanti non erano molti. Adesso, il computer serve a tutto: per prenotare hotel, voli o ristoranti, per sentire le canzoni preferite…Ora i bambini e i ragazzi hanno molte più conoscenze ed è sicuramente molto positivo, ma fare una scelta tra le idee, le notizie, i fatti, è molto complicato. Quindi, sì, al tempo era più facile studiare e concentrarsi. E come sempre… hanno ragione gli adulti.

COSA FARE? Esistono tanti consigli utili che miglioreranno la tua concentrazione nei tuoi doveri quotidiani. Eccone alcuni: 1) Spegni tutti i dispositivi che ti distraggono dal tuo studio: li riaccende-rai a lavoro finito.

2) Trova modi divertenti e innovativi per non annoiarti e quindi distrarti.

3) Preparati tutto l’occorrente per non alzarti ulteriori volte dalla tua postazione di studio per non distogliere la concentrazione.

4) Suddividi i tuoi doveri in diverse parti, le più importanti sono quelle per migliorare la tua esposizione e quelle per alzare il tuo voto.

5) Usa SOLO app utili per te. Se ti accorgi che distolgono la concentrazione, disinstalla l’app subito: stai perdendo tempo utile

Bene, ora grazie a questi fondamentali consigli che speriamo ti aiuteranno nella vita quotidiana… non potrai più lamentarti. E… vedi di studiare!

 

Ormai esistono siti che aiutano a fare schemi, mappe e riassunti. Tuttavia, c’è chi ricorda meglio scrivendo. Ci sono ragazzi che preferiscono i metodi classici e probabilmente… è questa la strada migliore. Innanzitutto, questi nuovi metodi si trasformano in tentazioni continue, soprattutto per gli studenti che non hanno molta voglia di studiare, ma anche per gli altri, che alla fine si distraggono comunque.

Ne abbiamo ascoltati alcuni. Leonardo (terza media), ha dichiarato: «I metodi nuovi possono essere utili solo se soddisfano a pieno il bisogno di imparare degli studenti».

Queste parole riprendono in un qualche modo le parole di Carolina (liceo classico): «Io non le uso, perché secondo me sono utili solo per alcuni studenti». Secondariamente, anche se i metodi vecchi richiedono assolutamente più tempo, la loro efficacia è maggiore. Curare i tuoi lavori con pennarelli e penne aiuta a memorizzare, perchè rimane impresso il colore con cui hai scritto quell’informazione, cosa che sul computer è molto più complicata da fare, quindi…fatelo a mano. Infine, stare sempre appiccicati agli schermi può portare a problemi di vista e a fine giornata puoi essere moscio e molto stanco. C’è chi, invece, è decisamente a favore. Ivan (quinta elementare) è uno di questi: «Io uso spesso delle app per studiare meglio: secondo me leggendo ed evidenziando non si riesce a memorizzare bene, soprattutto su testi lunghi e complicati».

Concludendo, le “vecchie” tecniche saranno pure più lunghe e faticose, ma sono più efficienti ed efficaci.

Classe 5° C: Martina Alberti, Lavinia Autieri, Dalila Borghi, Camilla Buccato, Bianca Cambi, Leonardo Capizzi, Arianna Capretti, Gabriele D’Oria, Sofia Dursi, Leonardo Fabbrini, Sara Grassi, Riccardo Innocenti, Dario Lazzaro, Beatrice Magrini, Vittoria Marzini, Diego Melis, Ivan Monari, Ginevra Mottula, Aaron Palombi, Filippo Ricci, Francesca Taddeo, Elena Tosi, Stella Volpi.

Docente tutor: Roberto Catalano Dirigente Scolastico: Floriana Buonocore 

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