ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Formentini di La Spezia (SP) - 2F

Ragazzi con disagio sociale Nave di Carta: il mare può salvare

Progetto Spezzino di inclusione e cultura marinara. "Il mare rende tutti uguali e più liberi"

«Il mare rende uguali»: dice Lorenza Sala, coordinatrice de «La Nave di Carta», un’associazione di vela solidale nata a La Spezia per promuovere la cultura del mare e della navigazione come strumento educativo e di inclusione sociale. Lo scopo di questo progetto è formare, riabilitare, educare e includere i ragazzi attraverso la navigazione a vela. «La Nave di Carta» inoltre promuove progetti nautici di interesse sociale, come crociere educative per i giovani e di supporto terapeutico, corsi di marineria tradizionale per la salvaguardia e la diffusione della cultura marinara, in particolare far conoscere il nostro territorio e l’ecosistema del Golfo dei Poeti. Nata a La Spezia, «La Nave di Carta» è un realtà eterogenea che raccoglie soci da tutta Italia ed è socio fondatore dell’Unione Italiana Vela Solidale, un organismo nazionale che raccoglie 30 associazioni che operano nel sociale attraverso la pratica della navigazione. Il nome nasce dal fondatore Marco Tibiletti, un appassionato di libri sul mare e presidente e comandante della goletta Oloferne, sulla quale si svolgono le principali attività. Gli altri membri del consiglio direttivo sono Lorenza Sala, Giulia Castiglioni, Giampietro Sara, Gabriele Mazzoleni, Andrea Berlingieri e Sabrina Bui.

La «Nave di Carta» è stata fondata nel 1998, nella sede operativa del paese di Fezzano, a La Spezia.

Sin dalla sua nascita, La «Nave di Carta» ha lavorato in stretto contatto con il territorio del Golfo della Spezia, con le istituzioni e gli enti locali. Le sedi sono due, una sull’acqua, la Goletta Oloferne, l’altra a Pegazzano. «Un gruppo di persone che sta insieme e impara vivendo insieme, a condividere, includere, navigare e stare insieme», così definisce Lorenza Sala il progetto. «Il nostro obiettivo è insegnare che se si fanno le cose con gli altri si sta un po’ meglio.

Ognuno nell’equipaggio ha i propri talenti, tutti fanno tutto». Tra le attività presenti a bordo, una tra le più interessanti è il «wave watching», ovvero la possibilità di osservare diverse tipologie di onde a Bonassola. Inoltre sono organizzate numerose iniziative didattiche per diffondere la cultura del mare, come l’esplorazione della fauna e della flora marina. Dal 29 settembre al primo ottobre 2023 si è tenuto a La Spezia il festival della vela solidale «Marelibera», ovvero il raduno nazionale dell’Unione italiana Vela Solidale, aperta a tutte le associazioni che operano nel sociale a favore di persone con disabilità. Una festa di portata nazionale di mare inclusivo, educativo e solidale.

 

Intervistiamo Lorenza Sala, coordinatrice del progetto La Nave di Carta, che ci racconta come il mare possa essere un’occasione di crescita e di cambiamento per bambini e adolescenti. Tra i viaggi più belli organizzati Lorenza ricorda una delle prime navigazioni: «Il primo dei nostri progetti è stato con persone con problemi mentali. Ci hanno dato dei pazzi a fare una cosa del genere, però questa è stata una navigazione bellissima dove tutti eravamo un equipaggio, senza distinzioni». Domandiamo a Lorenza se ci sono delle regole per i ragazzi che salgono a bordo della nave e lei ci ha risposto che sull’imbarcazione è assolutamente vietato l’uso del telefono, il massimo consentito è un’ora al giorno per esigenze familiari. «Dopo due giorni i ragazzi non ci chiedono più il cellulare, perché ci sono molte attività da fare a bordo, da quelle divertenti, come la gara di tuffi, a quelle più impegnative, come la pulizia e la gestione dei locali della barca». Le chiediamo con quale approccio vengono accolti i ragazzi e le ragazze con disagio sociale: «Tutti i ragazzi e le ragazze sono uguali, non mettiamo etichette; il mare rende tutti uguali, il nostro motto è ’tutti fanno tutto, secondo le proprie capacità’». Ci colpisce la storia di un ragazzo, che, racconta Lorenza, all’inizio del progetto per ansia e paura non voleva salire a bordo, ma dopo tre anni, l’ultimo giorno di viaggio, si è trovato a ballare e a cantare insieme a tutti i suoi compagni sulla prua della barca.

 

I nomi degli alunni della baby redazione della Formentini classe 2F: Camilla Alberini Reyes, Andrea Amore, Elia Annunziata, Enea Arnavas, Alessio Bevilacqua, Emma Cecchi, Alessandro Civitelli, Gaia Letizia Consiglio, Sophie De Lise, Davide De Lucia, Nicholas Del Soldato, Giulia Fanelli, Noemi Ferrari, Aleandro Garbini, Alessandro Gelardi, Chloe Lenzo, Gioele Marini, Nicole Mele, Endri Muhametaj, Aldo Orciuoli, Alessandra Ricciardi, Giulia Ruotolo, Melissa Sarbia, Ginevra Sicuteri, Mattia Troiano.

Professoressa tutor: Sarah Marini Dirigente: Tiziano Lucchin.

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