Social…un buco allo stomaco! Dai fit-influencer ai DCA
Disturbi del Comportamento Alimentare nei ragazzi che aspirano ad avere un corpo "perfetto"
I disturbi alimentari sono una delle maggiori cause di morte tra gli adolescenti, i ragazzi possono venire attratti da molti influencer sui social media come, per esempio i «fit-influencer» che descrivono la loro vita sportiva attraverso ore di allenamenti senza sosta e alimentazione scorretta.
I risultati mostrati sono attraenti: fisici muscolosi, fama nel web e privilegi. Questo porta i ragazzi a desiderare di diventare come loro seguendo un modello controproducente e dannoso per la loro crescita. I ragazzi di età preadolescenziale non riescono a percepire che la maggior parte dei video sui social sono modificati e che mettendo in atto queste azioni possono iniziare a soffrire di disturbi alimentari.
I contenuti postati da altre persone possono davvero influire sulla salute di chi li guarda? Lavorando a questo articolo abbiamo scoperto che in molte piattaforme social esistono utenti che postano contenuti a favore di comunità che promuovono alcune filosofie che, ad esempio, favoriscono il digiuno prolungato. Le persone che sostengono queste idee sentono che il loro peso corporeo e la loro forma sono costantemente inadeguati. Questi utenti postano contenuti che spingono le altre persone a diventare anoressiche, a seguire diete sbagliate e allenamenti inadeguati. I disturbi alimentari sono considerati culture bound syndrome, cioè essi variano a seconda della cultura di ogni paese sia in tipo che in quantità ma si manifestano principalmente nelle zone più industrializzate e soprattutto molto popolate ma sono quasi del tutto assenti nei paesi più poveri.
Uno dei fattori principali, è l’esaltazione della magrezza femminile e del corpo muscoloso maschile.
Contrastare queste convinzioni è ancora un’ impresa, per il fatto che è difficile sconfiggere l’idea di un corpo perfetto a favore della salute perché, come vediamo in questo ultimo periodo sui social, è fondamentale presentarsi con un corpo senza difetti. Lavorando a questo progetto abbiamo capito che l’essere magri o essere muscolosi sono ideali di bellezza creati dalla società. Negli ultimi anni molti studi hanno provato che l’uso dei social media porta a non amare il proprio corpo e spinge le persone a provare dolore. Questo dolore molto spesso non viene condiviso e questo rende l’argomento privato. All’origine del problema, secondo noi, sarebbe bene parlarne e confrontarsi, pensiamo infatti che questo possa essere d’aiuto per rafforzare l’autostima e il rispetto verso se stessi.
Abbiamo scelto di cercare informazioni sull’aumento dei casi dei disturbi alimentari dal 2019 al 2022. Per la realizzazione della rappresentazione grafica siamo partiti prendendo i dati necessari dall’Istituto di Sanità Superiore. Come si può notare dal grafico con l’avvento della pandemia, in Italia, i casi dei dca sono aumentati. Da questo grafico è emerso che i casi di disturbi alimentari nel 2019 erano 680.570, poi nel 2020 l’inizio della pandemia 879.560, 1.230.608 nel 2021 ed infine 1.450.567 nel 2022.
Grazie a questi dati abbiamo compreso la gravità della situazione, ormai a livello mondiale. A riguardo è stato aperto un dibattito in classe e, approfondendo l’argomento, abbiamo notato che alcuni nostri compagni hanno parenti o amici che soffrono o hanno sofferto di disturbi alimentari. Abbiamo osservato che anche la società, insieme ai social, contribuisce allo sviluppo di disturbi alimentari fornendo stereotipi errati, un esempio è la critica delle persone in sovrappeso perché sinonimo di poco autocontrollo. Questo dimostra come alcuni commenti posti in maniera errata spesso possano portare a gravi casi di questo tipo di disturbi. Questi commenti sono spesso fatti da persone molto strette o che vengono frequentate regolarmente. Solitamente le persone affette da disturbi alimentari sono persone fragili, insicure e molto sensibili, che non apprezzano come il loro corpo appare a loro e alle altre persone. Per questo è importante, soprattutto fra gli adolescenti, imparare ad apprezzare il proprio corpo e come quest’ultimo appare. Se non ci riesce dobbiamo parlare con gli adulti perché ci possono aiutare.
Ecco i nomi dei protagonisti La redazione giornalistica è composta da Bagaglia Martina, Bianchini Ettore, Bouati Sami, Buonanno Giuseppe, Capannoli Niccolò, Carli Arianna, Cresti Emma, De Donnantonio Elisa, Fontani Anna, Fontani Emma, Iorlano Matteo, Iorlano Tommaso, Losi Martina, Mursa Adelina Anastasia, Partini Bernardo, Pisaneschi Marco, Romeo Marco, Sabaly Jacque Louis, Simoni Mattia, Sousane Ali, Stewart Alessandro Timothy, Volpini Emanuele, Zaccagnino Anna Chiara.
Dirigente scolastico: Rosa Laura Ancona Docenti tutor: Lucia Ferri Disegno realizzato con la supervisione della professoressa Laura Monti