ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Alessandro da Morrona di Terricciola (PI) - 2A

Ecco i gioielli di Terricciola Vino e fragole, prelibatezze locali

Dalla coltivazione della vite e delle piante di fragole fino alla produzione di vino e ai prelibati frutti rossi

Il vino è tipico della produzione agricola di Terricciola. Gli edifici delle aziende hanno piani per le diverse lavorazioni. Ci sono settori dedicati al vino rosso e al vino bianco o rosato, soprattutto N’Antia, Taneto e il Sangiovese. Poi c’è la cantina delle barrique, usate per circa venti anni ciascuna, mentre l’ultimo piano è riservato alla conservazione del vino e all’imbottigliamento. La produzione parte dalla raccolta (manuale e meccanica) i primi di settembre. Poi si procede togliendo i raspi e pigiando l’uva per far uscire il mosto. Per i bianchi si tolgono le bucce in modo che il vino non diventi rosso. I lieviti favoriscono la fermentazione alcolica, poi si ha anche quella malolattica per togliere l’acidità. Il vino assume così il nome di vino fiore, in seguito viene svuotata la vasca di fermentazione e viene posto nelle barrique. Poi si estrae il succo che è usato per vini di qualità minore, mentre il vino nelle barrique subisce il processo di fermentazione lenta e vari processi di miglioramento come la conservazione o i travasi. Infine viene imbottigliato e poi stoccato per due settimane al buio tra i 10°C e 16°C.

La vite è una pianta che ha 5 petali, 5 sepali e come frutto ha l’acino.

I due tipi di vini, bianchi e rossi, oltre al sapore, si differenziano per il processo di produzione. Al contrario dei vini bianchi, in quelli rossi bisogna spremere anche la buccia dell’acino così da ottenere la colorazione rosata. La vite esegue al 99% l’autoimpollinazione e l’1% l’impollinazione incrociata. Per questo può essere chiamata come una pianta con fiore ermafrodito, detto anche perfetto.

L’altro prodotto tipico del nostro territorio sono le fragole. Sono frutti di dimensioni ridotte (circa 8-10 volte più piccole di una mela), in piena maturazione si presentano di colore rosso e pigmento giallo-verde (colore conferito da numerosi e piccoli acheni esterni chiamati semi). Essa può essere considerata la «regina» dei frutti primaverili, matura da aprile a giugno. Le fragole sono considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale ma non dal punto di vista botanico. La pianta, al di fuori del sistema riproduttivo, ha sistemi di moltiplicazione non sessuale, come lo stolone, ramificazione laterale radicante per mezzo della quale può produrre nuove piantine che sono di fatto cloni. La prima fragola da giardino fu coltivata in Bretagna alla fine del XVIII secolo. Nel nostro comune, nel mese di maggio, si svolge una bellissima sagra dedicata al succoso frutto.

La fragola è una pianta perenne, con radice fascicolata e fusto con rizoma. Le foglie sono seghettate.

I fiori che sono bianchi ed ermafroditi, sono riuniti in gruppi di 3-8 per formare dei racemi e hanno lunghi piccioli. Le foglie sono raggruppate in piccoli ciuffi alla base e sono sostenute da singoli fusti sottili.

 

Abbiamo intervistato Arianna che coltiva fragole e Mirko che produce vino.

Arianna, perché tu e tuo fratello, nonostante le difficoltà, avete deciso di seguire le scelte familiari modificandone però le tecniche? «Sin da piccoli ci siamo affascinati a questo lavoro, che non è facile. I campi hanno bisogno di molto equilibrio in tutto: acqua, fertilizzanti che, anche se naturali attirano più parassiti. Le tecniche più naturali, il letame al posto di fertilizzante e insetti come coccinelle gialle per la disinfestazione, rendono i risultati migliori e più salutari.

Ora uno dei problemi maggiori è la siccità» Mirko, quali sono i mesi di coltivazione e raccolta dell’uva? Quanto durano i tempi di lavorazione del vino prima della vendita? «La coltivazione inizia in aprile, per finire a settembre. I tempi di lavorazione cambiano in base ai diversi tipi di vino che si vogliono ottenere. Il bianco e il rosé anno bisogno di sei mesi di lavorazione, mentre per il vino rosso si va da un minimo di tre anni e mezzo a quello più lungo che ha una durata di 13, 18, 20 anni, e questi vini, con più rischio di perdita economica, vengono fatti solitamente in annate buone e vigne migliori. Proprio per questo, il costo del vino rosso è più alto di quello bianco e rosé».

 

Classe 2^ A scuola Secondaria di primo grado Alessandro da Morrona di Terricciola, Istituto comprensivo Sandro Pertini di Capannoli-Terricciola–Lajatico. Ecco i nomi di studentesse e studenti: Giulia Castrovilli, Rosa Kenza Di Maio, Melania Doccini, Malak El Ouardi, Sofia Ferrini, Martina Frangioni, Ylenia Giubbolini, Chiara Giuntini, Nico Larini, Gioele Magni, Teresa Maioli, Lorenzo Marzocchi, Giulia Morelli, Christian Sansone, Amelia Stacchini, Antonio Stile, Mattia Volpi.

Professoressa Tutor Valentina Filidei.

Dirigente scolastica Serena Balatresi.

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