ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini (AR) - 2°

Una coperta per scaldare i cuori Il piccolo passo verso i più fragili

Aiutare una persona non può cambiare il mondo intero, ma trasforma quello di una persona

Una coperta per scaldare i cuori Quest’anno nella nostra scuola Giovanni XXIII di Terranuova Bracciolini, i ragazzi delle classi 2° medie hanno partecipato ad un progetto molto interessante, il progetto Sheep.

Gli alunni, aiutati dagli insegnati, hanno realizzato dei quadrati di lato quindici centimetri con ferri (o uncinetto) dal numero 4 al 7, e filati corrispondenti a queste misure di ferri. L’obbiettivo è stato quello di assemblare insieme, questi quadrati per la realizzazione di coperte intere. La nostra scuola ha realizzato ventinove coperte, di cui quindici grandi e quattordici piccole. Le dimensioni delle coperte sono state pensate per facilitare l’uso delle persone che vivono in strada.

Quelle da 90×180 sono più strette e meno pesanti quindi più facili da trasportare,invecequelleda60x120 posso essere utilizzate anche come sciarpa o cuscino.

Ogni anno Sheep realizza delle coperte destinate alle persone che d’inverno sono costrette a vivere e a dormire al freddo, utilizzando dei filati colorati e caldi adatti per dare conforto, speranza e sostegno diretto alle persone meno fortunate. Il progetto è nato nell’inverno 2020-2021 durante il periodo dell’emergenza Covid-19.

Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, ma ancora di più per chi aveva delle difficoltà, abbandonando e impoverendo tutte quelle persone che si trovano in condizioni di disagio socio-economico. L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza, tantissime sono le collaborazioni di gruppi da parte di scuole e cooperative invitati a realizzare quadrati o delle coperte intere secondo le istruzioni fornite dall’associazione.

Questo progetto diventa l’occasione per stare insieme facendo qualcosa di concreto per gli altri. È servito a tenerci uniti, ci ha insegnato a comprendere il vero valore della vita e a riscaldare quella degli altri creando a maglia quadretto dopo quadretto delle coperte.

Ci ha insegnato che non bisogna mai dare niente per scontato neppure le cose che per noi sono «normali», come avere un tetto sulla testa, un pasto caldo, una coperta, un letto, e soprattutto il calore di una famiglia. Sheep ha l’obbiettivo di raccogliere il materiale e sensibilizzare le persone sul tema della grave marginalità sociale.

L’associazione riporta alla luce il tema dei cosiddetti «invisibili» così chiamati proprio perché ignorati dalla società come se non esistessero.

La piccola speranza di queste persone sono progetti e associazioni come Sheep che hanno lo scopo di aiutare, donare e portare calore, facendole diventare sempre più «visibili» agli occhi della società.

 

Sheep Italia Onlus è un’associazione che opera nel campo dei diritti umani dal 2019. Nasce per dare conforto e speranza a chi ha avuto difficoltà nel corso della vita. Un’associazione che cerca di aiutare gli ultimi, i più fragili, e lo fa con coraggio, realizzando con ferro (o uncinetto) coperte destinate ai cosiddetti «invisibili», cioè coloro che vivono in condizioni di disagio sociale. Nara Mazzetti assemblatrice e volontaria Sheep ci ha riferito che l’associazione è nata da un’idea del presidente Saverio Tommasi, che voleva dare vita ad un progetto nel campo sociale per persone con disagi vari.

Poi nel 2020 ha preso il via il progetto della realizzazione delle coperte fatte a mano con quadrati colorati destinate ai senza fissa dimora. Sheep, in collaborazione con varie associazioni (Croce Rossa Italiana, City Angels, Linea d’Ombra, Mediterranea, Piazza Grande, Amici della Strada, Sant’Egidio) e gruppi, coinvolge migliaia di volontari in tutta Italia per esprimere vicinanza e solidarietà alle persone che hanno avuto un «inciampo» nella vita. L’identikit dei volontari è molto varia, va dalle persone che amano lavorare la lana e colgono l’occasione per realizzare qualcosa di bello per chi è in difficoltà, alle persone in età avanzata che così ritrovano un nuovo stimolo e interesse, fino ai ragazzi delle scuole che ben motivati intrecciano storie di amore sociale. L’associazione ha due sedi operative, tutti i progetti sono finanziati grazie a donazioni singole o a contributi regolari mensili.

 

Ecco i protagonisti della sfida. Sono gli studenti della classe II (tempo prolungato) dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Terranuova Studenti Francesco Bigi Miruna Gabriela Gaitan Roel Hebeja Francesco Masini Angela Merola Saif Eddine Najid Sephora Odomankoma Ginevra Piazzese Sharon Francesca Pisano Ekamjot Singh Insegnanti Manuela Cavagnuolo Preside Luisella Orsini

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