ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Poggi di Lerici (SP) - 2B

Le canzoni dal passato ad oggi Vi spieghiamo le differenze

Cosa è successo alla musica con il passare del tempo? Perché è cambiata così tanto?

Negli ultimi 30 anni ci sono stati notevoli cambiamenti nel panorama musicale come, ad esempio, la durata delle canzoni, il linguaggio utilizzato e la struttura. Negli anni ‘90 mediamente le canzoni avevano una durata di circa 5 minuti, invece dal 2010 in poi le canzoni durano in media meno di 3 minuti. Trent’anni fa la struttura dei brani musicali era caratterizzata da un inizio, uno sviluppo e con la presenza di diversi momenti topici.

Le tematiche erano collettive e riguardavano tutti, invece negli ultimi anni le canzoni hanno una struttura molto semplice, il linguaggio è molto semplificato ed è più immediato e comprensibile, anche se, a volte, sono presenti parole o espressioni volgari. I ritornelli si ripetono più volte perché è un modo di attirare subito l’attenzione dei giovani. Prima i testi erano ricchi di metafore elaborate che oggi sono quasi scomparse e la tematica più frequente è personale con connessioni emotive immediate tra l’artista e l’ascoltatore.

E’ cambiato anche il modo di ascoltare la musica, per esempio ora sono molto importanti le piattaforme streaming come Spotify, Youtube Music e Apple Music, ovviamente ci sono ancora i live e i concerti ma prima erano proprio quelli i principali canali di ascolto e di diffusione delle canzoni.

I giovani d’oggi ascoltano principalmente i generi pop, hip hop, rap e trap e ritengono i brani musicali attuali divertenti, facilmente memorizzabili e alcuni con un doppio significato.

Abbiamo intervistato i nostri genitori e nonni per conoscere le loro preferenze musicali da giovani ed è emerso che le mamme e i papà ascoltavano, perlopiù, i generi rock, pop italiano e disco dance, lamentandosi del fatto che, secondo loro, la musica sia cambiata in peggio perché oggi si dà poco valore alla tecnica musicale.

Molti conservano il giradischi e i dischi in vinile acquistati tra gli anni ‘70 e ‘90. I nonni principalmente si sono dichiarati legati alla musica classica, blues e italiana degli anni ‘70 che ascoltavano soprattutto alla radio e che considerano allegra, energica, ben ritmata e piena di significati profondi, contenuti chiari e senza parolacce. La loro principale lamentela riguarda il fatto che non preferiscono i cantanti attuali in quanto ritengono che non cantino ma parlino.

 

Dagli anni ‘90 ad oggi è cambiata l’economia generale nel settore della musica, sono mutati diversi aspetti della carriera musicale, ad esempio, l’acquisizione di popolarità. Oggi i mass media sono molto più pervasivi e, perciò, fonte primaria di visibilità, fattore fondamentale per la carriera di un cantante. Prima si diventava famosi attraverso esibizioni dal vivo in locali, concerti e festival o tramite la stampa, la radio e la tv. Tutto questo serviva a farsi notare dalle Major, che rappresentavano la chiave del successo, cioè le grandi case discografiche che poi avrebbero investito sull’artista. Le principali Major sono: Universal, Warner e Sony. Intorno ad esse sono nate realtà più piccole, le etichette indipendenti che hanno una potenza economica inferiore alle Major. L’artista diventa imprenditore di se stesso e collabora con queste etichette indipendenti, cerca di essere visibile sui social per avere degli strumenti in più ed essere in grado di poter vivere con la propria musica. Altro fattore importante è quello della pubblicazione delle canzoni, prima venivano pubblicate in album da circa 10 brani musicali. Il 29 ottobre 1969 fu stabilita la prima connessione tra due computer, la data è legata all’Arpanet, una rete di pc creata negli Stati Uniti. Il 30 aprile 1986 ci fu in Italia il primo collegamento a internet che è poi arrivato sui cellulari verso la fine degli anni ‘90.

Con internet le canzoni vengono pubblicate singolarmente ma con un intervallo di tempo inferiore tra un brano e l’altro.

 

Ecco l’elenco degli alunni della redazione della classe 2B della scuola «Poggi» di Lerici: Gabriele Butera, Clara Calzolari, Antonio Crisci, Francesca Errico, Leonardo Fornoni, Clara Gatti, Martino Gatti, Adriano Giani, Gabriele Giardina, Alvaro Gonzalez Doblas, Vittoria Mercedes Ingui De Rosa, Beatrice Lana, Maria Karin Giorgia Lembo Bolognini Cobianchi, Chiara Maggi Alba, Altea Marku, Melisa Marku, Chiara Moretti, Cecilia Musso, Carles Divo Nardi, Carlo Piscopiello, Matteo Ricci, Marwane Sajid, Giulia Solito, Giordano Stretti.

Insegnante tutor: Camporeale Francesca.

Dirigente scolastica: .Rossella Capozzo. 

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