ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Marsiliana di Marsiliana (GR) - Redazione

Un ciclo che si sta chiudendo L’ultimo ostacolo: gli esami

Mancano ormai poche settimane alla prova finale. Una tappa cruciale per tutti quanti noi

Anche quest’anno siamo arrivati ad un passo dalla fine delle lezioni e gli esami, per noi che frequentiamo l’ultima classe della scuola secondaria di primo grado, non sono, poi, così lontani.

Essi rappresentano una tappa cruciale, infatti un mix di emozioni tra ansia, paura e speranza sta assalendo sempre di più le nostre giornate, per quanto gli adulti, insegnanti e genitori, ci raccomandino di stare tranquilli. Il momento finale di tre anni di studio si gioca in quei pochi giorni che trascorrono fra tre prove scritte e un colloquio che sembra interminabile, nonostante duri, più o meno, una mezz’ora.

Da qualche anno a questa parte, l’orale non si risolve, come invece avveniva in passato, in una ripetizione di contenuti, ma mira ad accertare le capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico, nonché il livello di conoscenze, abilità e competenze acquisite da noi studenti. Il tutto inserito in un percorso, in cui ad essere privilegiato è un approccio didattico interdisciplinare.

Quando i nostri genitori o i nonni erano piccoli, gli esami di terza media erano ancora più temuti, soprattutto per quanto riguardava la parte orale, in quanto il candidato veniva interrogato dai docenti delle singole discipline, senza la possibilità di presentare un itinerario che collegasse vari ambiti disciplinari, scelto anche in base ai suoi talenti ed interessi personali.

Indubbiamente sono cambiate diverse cose nel mondo della scuola, a partire dall’introduzione della tecnologia che, se utilizzata in modo opportuno, rappresenta un valido sostegno allo studio e alla ricerca delle informazioni, ma mai da sostituire ai libri.

Al di là dei cambiamenti, però, l’ansia resta la stessa, perché affrontare un esame è sempre una sfida carica di emozioni, con le quali fare necessariamente i conti. Senza dubbio, in questo particolare momento la figura del docente è fondamentale, dato che, in una fase caratterizzata da incertezze e timori, offre un sostegno prezioso, contribuendo a creare un ambiente sicuro e accogliente. La sua presenza rassicurante può fare la differenza nel modo in cui gli studenti affrontano le prove, aiutandoli a gestire l’ansia e a mantenere la calma. Molti alunni, in effetti, si sentono più motivati e sicuri, quando sanno di avere il supporto del loro professore, che riconosce i loro sforzi e celebra i progressi. Arrivati a questo punto, non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi impegnati negli esami di Stato!

 

Da quanti anni, ormai, gli studenti affrontano gli esami di terza media? E chi li ha inventati? Molti di noi se lo chiedono, per curiosità o semplicemente per sapere con chi ’prendersela’ nei momenti di ansia, in vista di questo importante traguardo. L’esame di terza media è stato introdotto con la Riforma Bottai del 1940, ma, ovviamente, all’epoca le scuole medie non erano come ora! Dopo le elementari, infatti, c’era il triennio delle scuole medie inferiori, cioè del ginnasio, del magistrale e degli altri istituti tecnici; questi ultimi diventarono, poi, le famose scuole medie, le quali terminavano con un esame. Il fatto che molti di noi ragazzi ne siano intimoriti si può spiegare considerando che non siamo abituati a prove simili, essendo il nostro primo esame scolastico. A partire dalla metà degli anni Novanta, si diffusero gli istituti comprensivi e si fece strada la convinzione della necessità di mantenere scuola elementare e scuola media in un unico ordine di scuola. Dal 2003, pertanto, l’esame di quinta elementare venne eliminato e rimase quello al termine dei tre anni della secondaria di primo grado. Un altro spauracchio per noi giovani è rappresentato dalle prove Invalsi, in vigore dall’anno scolastico 2007/2008, ma non più facenti parte dell’esame di Stato.

Si tratta di test standardizzati che rilevano il livello di apprendimento in italiano, matematica ed inglese degli studenti italiani.

 

Questa pagina è stata realizzata dagli studenti Abdulai Isak, Babbanini Pietro, Ballerano Michelle, Bargelli Alessio, Barlettani Leonardo, Calussi Nicholas, Canzonetti Francesco, Ciavattini Bianca Maria, Cinelli Giulia, De Michelis Emma, Fabiani Melissa, Guerrini Giacomo, Innamorati Giorgia, Morelli Caterina, Yershov Vladimir.

L’insegnante tutor che ha seguito gli studenti nella raccolta del materiale e nella realizzazione del lavoro è la professoressa Maria Teresa Mambrini, mentre la dirigente scolastica è Francesca Iovenitti.

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