Speranza, la parola del Giubileo «E’ un ponte fra Italia e Cina»
Gli studenti analizzano il diverso significato della parola fra le famiglie delle due comunitàCome affrontare il 2025? Con la riflessione, il perdono, il rispetto verso gli altri e l’ambiente
Nella nostra scuola, “Cuore Immacolato di Maria“ essendo una scuola cattolica, sentiamo spesso parlare di Giubileo e di Speranza e, proprio per questo motivo, ci siamo chiesti cosa volessero significare queste due parole.
Quando noi pensiamo alla speranza immaginiamo sempre qualcosa di bello che potrebbe accadere a noi stessi, a coloro a quali vogliamo bene o a chi ci sta vicino.
Colleghiamo la speranza ai nostri sogni più belli e, per noi bambini e bambine, la speranza è sinonimo di felicità.
In tutte le lingue e in tutte le culture la parola speranza racchiude in sé qualcosa di bello.
Nella nostra scuola c’è una grande presenza della comunità cinese e, grazie a questa ricchezza, ci siamo potuti confrontare sul significato e sul valore che la parola speranza ha per noi.
Chiedendo ai genitori che cosa fosse per loro la speranza, abbiamo capito che non per tutti ha lo stesso valore e che, per ognuno di noi, cambia anche a seconda del momento che vive.
Per noi italiani la speranza è spesso collegata alla famiglia, alla salute, agli amici e anche alla Fede.
Per la comunità cinese la speranza, pur essendo sempre collegata alla famiglia, si lega anche alla crescita personale.
Nella cultura cinese si pensa che la speranza arrivi dal duro lavoro e dal rispetto delle tradizioni. In seguito, in classe, abbiamo riflettuto anche sul valore di questa parola per tutti quei bambini e quelle bambine meno fortunate di noi. Forse è proprio la speranza che rende vivi e guida nei momenti più difficili e, in alcuni casi, è solamente la speranza che permette di avere ancora voglia di aprire gli occhi ancora un altro giorno.
Basta pensare a tutte quelle persone che ancora oggi vivono in territori dove c’è la guerra, pensiamo all’Ucraina e a Israele, per capire l’importanza della parola “speranza”.
Ci siamo anche domandati cosa collegava il Giubileo alla Speranza e siamo arrivati alla conclusione che quest’anno la speranza assume un significato speciale proprio perché viviamo un anno di Giubileo ed è un anno speciale dedicato alla riflessione, al perdono, al rispetto verso gli altri, al rispetto verso l’ambiente e verso noi stessi, all’ottimismo.
Papa Francesco ci invita infatti a pregare «perché questo Giubileo ci rafforzi nella fede, aiutandoci a riconoscere Cristo risorto in mezzo alle nostre vite, e ci trasformi in pellegrini della speranza cristiana».
La speranza cristiana è un dono di Dio che riempie di gioia la nostra vita. E oggi ne abbiamo tanto bisogno. Il mondo ne ha tanto bisogno!
Cosa è l’anno del Giubileo? E’ un anno dove tutto il mondo può sentirsi più unito e si spera tutti che il mondo possa diventare migliore anche nelle piccole cose e nei piccoli gesti quotidiani.
In questo anno di Giubileo che ci ricorda l’importanza di guardare sempre avanti con fiducia ed ottimismo, la speranza diventa un valore che unisce e può essere un ponte che collega tutte le culture. Quindi è facile immaginare la Speranza come un ponte tra le Culture e il Giubileo.
E, quando pensiamo alla speranza, ricordiamoci che non è solamente un sogno lontano, ma una forza che ci aiuta ad andare avanti, passo dopo passo, con il cuore aperto a ricevere tutto ciò che di bello la vita ha da offrirci.
Quali sono gli appuntamenti del Giubileo a Prato? Il primo è la mostra «Giubileo 2025: intrecci di arte e fede a Prato», inaugurata il 17 gennaio e che durerà sino al 28 dicembre al Museo dell’Opera del Duomo di Prato. Poi ci sono le chiese giubilari da visitare: il santuario della Madonna del Sacro Cingolo in Cattedrale; il santuario di Santa Maria delle Carceri; il santuario di Santa Maria del Giglio; la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina; la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale Santo Stefano e quella del carcere della Dogaia.
Questa pagina per il progetto del campionato di giornalismo 2025 promosso da « La Nazione» è stata realizzata dagli alunni della classe IV A della scuola «Cuore Immacolato di Maria“ di Prato.
Gli studenti-cronisti in classe sono: Bianca Bellandi, Franco Benedetti, Francesco Cannatà, Eric Chen, Yuki Chen, Viola Corsano, Diego Gori, Zihao Huang, Giulia Leone, Samuel Pizzuti, Anita Puccetti, Vittorio Shi, Francesco Tarallo, Andrea Wang, Sara Wu, Vicky Wu, Francesco Yu, Jessy Zheng e Enzo Zhang.
Docente-tutor è la maestra Silvia Tulli.
La dirigente scolastica è Suor Stefania.
La vignetta a corredo di questa pagina è stata realizzata dagli studenti della IV A.