Sport come mezzo di inclusione Esperienze del nostro territorio
Allenatori, atleti e associazioni. Anche a Sarzana, l’inclusione passa dal gioco e dallo sport
Noi alunni della classe 4A della scuola primaria Ilaria Alpi di Sarzana abbiamo scelto di cogliere l’invito lanciato da Conad Nord-Ovest e di parlare quindi dello sport come mezzo di inclusione, per dimostrare che esso è importante e serve ad unire le persone. La nostra inchiesta ci ha permesso di conoscere vari attori dello sport, tra cui allenatori, volontari e atleti del territorio di Sarzana che si adoperano per permettere a tutti di giocare e stare con gli altri.
Il maestro di karate Federico Tonelli, persona di grande esperienza di sport e disabilità, ci ha raccontato che «un insegnante deve fornire e garantire a tutti le stesse opportunità e le stesse possibilità. Nel karate non esistono distinzioni legate a fattori discriminanti, ad esempio: età, sesso, nazionalità, presenza o meno di disabilità, o altro.
Ovviamente, se ne tiene conto e se ne ha il massimo rispetto, proprio per consentire a chiunque la possibilità di praticare questa affascinante e meravigliosa arte marziale millenaria».
Nelle lezioni del maestro Tonelli, l’unico fattore che non deve mai mancare è l’aspetto ludico, ovvero il gioco. Ogni lezione che fa rappresenta per lui un arricchimento sia umano che culturale, che «mi consente di crescere sia come uomo che come maestro». Durante le nostre ricerche, abbiamo poi scoperto che, nel nostro territorio, lo sport agonistico per le persone disabili è una realtà. Ne sono testimoni atleti del basket come Roberta Di Martino e dell’atletica leggera, come il castelnovese Lorenzo Ricci, atleta paralimpico italiano che, tra i suoi vari successi, ha anche conquistato la medaglia d’oro nei 100 metri piani alle Paralimpiadi che si sono tenute a Sydney nel 2000.
C’è poi una realtà che si impegna quotidianamente per promuovere l’inclusione. Si tratta di ‘Insieme per i diritti dei nostri figli’, l’organizzazione di volontariato di cui Andrea Perotti è il presidente. L’associazione, nata nel 2017, è costituita da genitori di ragazzi normodotati e con disabilità. I suoi scopi principali sono: aiutare ogni situazione familiare in difficoltà, con particolare attenzione alla disabilità, e informare e sensibilizzare la collettività attraverso la creazione di eventi studiati apposta per far conoscere il mondo della disabilità. Tra gli eventi svolti, ricordiamo il Torneo di calcio ‘Insieme per i diritti dei nostri figli’ del 16 aprile 2018, da cui è nata la nuova collaborazione tra l’associazione di volontariato e la società calcistica ‘Val di Vara 5 terre’.
Clara Palmas è una volontaria che si presta per lo svolgimento di manifestazioni di carattere ricreativo e sportivo, che hanno l’inclusione come finalità. Uno degli eventi a cui ha partecipato come accompagnatrice si svolgeva in spiaggia a Marinella, dove un pluricampione mondiale di moto d’acqua ha offerto alle persone disabili la possibilità di provare l’ebbrezza di giocare e saltare fra le onde a bordo di una jet-ski e fare ciò che a loro, solitamente, non è consentito.
Chi partecipa a queste attività diventa più consapevole dei bisogni delle persone con disabilità. Quello che si ha in cambio è impagabile. Nel racconto di Clara Palmas c’è tanto amore. «Quando tu vieni scelta da una persona disabile ti senti scelta dall’Universo!- spiega la volontaria -.Si impara l’importanza della pazienza, dell’empatia e della comunicazione non verbale che passa dal contatto fisico e dagli occhi. In un contesto ludico, ogni persona con disabilità riesce ad esprimere al meglio il proprio potenziale. Questo tipo di esperienze ti permette di avere una maggiore apertura mentale e fa maturare un maggior senso di adattamento, aspetti fondamentali per tutti per vivere una vita dignitosa e umana».
Clara Palmas prosegue: «Vedere la gioia negli occhi di queste persone è meraviglioso! Purtroppo, la freneticità della vita, a volte, ci porta a non vedere questa luce nella quotidianità, neppure negli occhi dei nostri cari, ma è giusto soffermarsi a cogliere tutto ciò perché la vita è proprio socializzazione».
Ecco la redazione in classe che ha lavorato a questa pagina, composta dagli alunni della classe 4A tempo pieno della scuola primaria «Ilaria Alpi», plesso del Capoluogo, di Sarzana: Andrea Balzano Alessandro Benetti, Nicole Casciana, Bryan Espada Lafitte, Alexa Graciano, Edward Ilauanu, Francesca Leone, Sarah Mataj,Rayan Mendez Franco, Mattia Musso, Emma Catalina Scalise, Sourni Safae, Tito Vanacore, Virginia Variopinto, Maddalena Zecchillo, Viola Zennaro, Kairui Zhao, Ginevra Zoppi. Docenti tutor: Francesca Biso e Pamela Ciminnisi; dirigente scolastico: Saverio Bagnariol.