ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Casella di Vecchiano (PI) - 5°

Bambini esperti in videogiochi Indagine tra i banchi di scuola

Filettole: intervistati i bambini di tutto l’istituto, nessuno è dipendente dai videogames

I bambini della scuola primaria “G. Casella” di Vecchiano sono stati intervistati dalla classe quinta.

Dalle domande fatte ai bambini è emerso che la maggior parte di loro gioca ai videogiochi e sono in pochissimi quelli che non lo fanno; inoltre più della metà dei bambini gioca per almeno due ore al giorno.

Gli intervistati sono stati settantasette su novantasei frequentanti.

La maggioranza gioca sia online che offline e utilizza tutte le categorie di videogiochi compresi horror e giochi violenti. PiĂą della metĂ  dei bambini gioca con amici e familiari, soprattutto nel pomeriggio o la sera, ma in alcuni casi la mattina presto prima di andare a scuola.

Fortunatamente solo pochissimi di loro, nello specifico cinque parlano con sconosciuti cioè con persone a loro non familiari e che non conoscono personalmente. L’età richiesta per i giochi utilizzati comprende dai tre ai dodici anni, ovvero i giochi sono contrassegnati dal bollino verde o giallo. Diversi sono i dispositivi che vengono utilizzati Nintendo, tablet, telefono ma il più in uso è la play station.

I bambini hanno riferito che i loro genitori non sono contrari all’uso dei videogiochi, alcuni di loro sono addirittura indifferenti nel senso che non danno importanza al loro utilizzo. Abbiamo inoltre appreso che la maggior parte dei genitori non è presente nel momento in cui questi vengono utilizzati per cui non hanno il totale controllo della loro sicurezza. I nostri intervistati alla domanda se l’uso dei videogiochi comprometta il loro studio hanno risposto in modo affermativo solo in quattro. Saranno stati sinceri? Alla luce di quanto emerso dalla nostra intervista possiamo affermare che i videogiochi nella nostra realtà occupano un ruolo “marginale” in quanto fanno parte della vita di tutti noi, ma non creano dipendenza.

Quindi abbiamo deciso di approfondire il significato di “ videodipendenza” e abbiamo con sorpresa scoperto che la fascia di età che principalmente utilizza in “maniera compulsiva” i videogiochi sono i ragazzi che hanno un’età compresa tra i ventidue e i venticinque anni.

Per quello che ci riguarda siamo felici di aver affrontato questo argomento con i nostri compagni, infatti abbiamo ritenuto essenziale confrontarci per scoprire il loro punto di vista e comparare i dati raccolti con ciò che succede a livello nazionale. Quindi le nostre parole sono “Moderazione ragazzi”.

 

E’ dimostrato che giocare ai videogiochi può stimolare e migliorare diverse abilità cognitive: risoluzione dei problemi, capacità di passare da un’attività all’altra, velocità di elaborazione delle informazioni. Per tale ragione, possono essere utilizzati anche per scopi educativi e terapeutici. E’ scientificamente provato che i videogames stimolano e migliorano diverse abilità in quanto allenano la mente con enigmi matematici e logici, stimolano la così detta modalità multi-players che permette ai ragazzi di giocare contemporaneamente con i loro amici e compagni. Ci sono infatti videogiochi che consentono la costruzione di edifici, città e meccanismi, altri che anticipano professioni, tanto da far vedere interamente lo sviluppo di un vero e proprio percorso lavorativo. Come fare a sfruttare al meglio queste potenzialità? In primo luogo è necessario scongiurare la videodipendenza che non consiste solo nel passare molte ore davanti al pc o consolle varie, ma nel verificare che non ci siano dei cambiamenti che sconvolgono la quotidianità, l’umore o il comportamento, irrequietezza, irritabilità, perdita di sonno ma anche disturbi alimentari. Ruolo fondamentale è quello della famiglia che ha il compito di vigilare sulla tipologia dei giochi che utilizzano i propri figli. Durante la pandemia sono stati “ottimi compagni” e hanno permesso a bambini e adulti di rimanere in contatto con amici e parenti… ma… possono sostituire le relazioni umane?

 

Questa pagina del «Campionato di giornalismo» organizzato da La Nazione di Pisa, è stata realizzata dalla classe V primaria “G.Casella” Filettole: Bartalini Sharon Bechelli Pietro Berselli Leonardo Bottaini Lorenzo Deri Matilde Dini Gabriele Gherardi Marta Giannelli Sara Hammachi Lorenzo Marchi Matisse Maccioni Enrico Mariotti Lenardo Micchi Amanda Mongatti Giacomo Petrucci Lorenzo Docenti tutor: Grassotti Letizia – Agnese Sisia Dirigente scolastico: prof. Gori Paolo.   

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