ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Galileo Galilei di Grosseto (GR) - 2A, 2F

Il lavoro della Croce Rossa Sorella Vaglio. A volte mamma

L’infermiera volontaria ci ha raccontato il suo impegno. Ci ha colpiti la storia di una bambina

Grazie al progetto della Croce rossa italiana abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Sorella Vaglio, una donna molto intraprendente e con un coraggio da vendere, che ha raccontato qualche aneddoto della sua carriera, qualcuno più spensierato, qualche altro meno, sempre però in modo molto semplice ed allegro, tanto da suscitare la nostra curiosità e riuscendo ad arrivare al nostro cuore.

Molto interessante è stato l’episodio accaduto in Albania nel 1994.

In quel paese in guerra, ai volontari capitò di assistere ad uno scontro a fuoco tra poliziotti e scafisti dove uno di questi rimase gravemente ferito alla testa. Poiché l’ospedale della città non era idoneo ad affrontare un’emergenza del genere, gli scafisti cercarono prima di corrompere i volontari italiani per portare il paziente in Italia e, non riuscendo nel loro intento, passarono alle maniere forti: puntarono loro le armi alla testa. A questo punto, furono costretti ad accettare la loro richiesta, avvertirono la Cri, che mandò loro l’elicottero necessario per tornare in Italia.

Come sempre, Sorella Vaglio trovò il lato positivo anche in quella situazione critica, infatti, sorvolando l’Adriatico, immaginava di toccare l’acqua color smeraldo. Nonostante le attenzioni rivolte al paziente, i volontari si accorsero del suo decesso, ma non potevano ancora comunicarlo agli scafisti poiché essi avrebbero ucciso i medici albanesi. Arrivati in Italia, confermarono la morte e denunciarono l’accaduto. Un altro racconto riguarda una vicenda in Romania, dove Sorella Vaglio si è ritrovata in un orfanotrofio che versava in condizioni di miseria e di igiene terribili. Lì c’era una bambina che non aveva mai imparato a camminare poiché non era mai stata seguita da nessuno, infatti per tutto il giorno veniva lasciata sdraiata nel suo lettino oppure a sedere sul vasino da notte, senza poter compiere nessun altro movimento. La bambina rimase allibita quando Sorella Vaglio le portò una saponetta, che lei non aveva mai visto: le piacque così tanto che stette tutto il pomeriggio a lavarsi e a fare le bolle di sapone. La nostra crocerossina, nella sua permanenza in quel Paese, si mise in testa di insegnarle a camminare; con grande fatica ed impegno, nel giorno di sant’Antonio, la bambina finalmente iniziò a fare i primi passi. Tutti i viaggi compiuti in giro per il mondo per andare ad aiutare il prossimo hanno lasciato in lei un sapere molto grande, facendola diventare una donna molto importante e stimata. Dagli incontri con sorella Vaglio abbiamo imparato cose nuove e ci siamo immedesimati in lei tramite i suoi racconti. Sorella Vaglio grazie al suo sorriso sempre presente riesce a trasmettere serenità nel raccontare le sue avventure.

 

Il massaggio cardiaco si usa in situazioni di incoscienza, per guadagnare tempo bisogna fare 100 massaggi cardiaci, aspettare 2 secondi, continuare. Prima bisogna mettere attaccate le 2 dita più lunghe della mano (indice e medio) partendo dal bacino, si percorrono le arcate costali e si arriva alle costole.

Trovato il punto nelle costole fluttuanti, si mette la mano sopra le 2 dita che poi si sfilano, la mano (quella delle 2 dita) va sopra all’altra e si fa il massaggio cardiaco con braccia tese e rigide, col nostro corpo si esercita il peso per rendere il massaggio più efficace; si deve contare ad alta voce fino a 100, se l’infortunato non si risveglia, si aspettano 2 secondi e si ricomincia fino a quando l’infortunato comincia a tossire. Quando c’è un incidente bisogna vedere se ci sono pericoli per noi, chiamare il 112, dobbiamo allontanare i curiosi e guardare se l’infortunato è cosciente o incosciente. Se è incosciente bisogna alzare un po’ la maglietta e abbassare un pochino i pantaloni, vedere se il diaframma fa 2 o 3 movimenti in 10 secondi (preferibilmente 3).

Se è incosciente, ma respira, bisogna metterlo in posizione laterale di sicurezza, invece se è incosciente e non respira si fa utilizzo del massaggio cardiaco.

Quando il battito cardiaco è irregolare, si usa il defibrillatore che può essere utilizzato solo da persone specializzate, ma in un’emergenza anche i maggiorenni.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti Angeli Sofia, Auletta Luciano, Baricci Giulia, Bucci Maria Giulia, Civilini Davide, Cozzolino Claudia, De Nunzio Diego, De Persis Mattia, Di Monaco Agnese, Esposito Andrea, Festelli Andrea, Leorda Loredana, Lepri Leila, Marzo Andrea, Masi Nadia, Meini Federico, Nardi Blu, Pieri Viola Maria, Ragni Filippo, Recupero Flavio, Santin Federico, Scaramucci Gabriele. Docenti tutor: Lucilla Ulivieri, Francesca Costanzo, Marina Gigliotti (2A); Aiello Matilde, Biondi Giuseppe, Bonari Filippo, Burgassi Greta, Cherubini Lorenzo, Ciacci Matteo, Ermini Isabella Meryem, Fei Thomas, Giannini Margherita, Guidi Lorenzo, Mazzuoli Nicole, Nassiri Ayoub, Pellegrini Emma, Pocci Ettore, Rispoli Asia, Romagnoli Jacopo, Sarcoli Gabriele, Sgherri Giulia, Sorace Alessia, Tocci Andrea, Tocci Diego, Turbanti Lorenzo, Ure Ali (2F). Docenti tutor Margherita Bartalucci, Carolina Bottacci, Maria Teresa Marraccini Marella. Dirigente Scolastica Verena Tassinari.  

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