ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Lorenzo De Medici di Barberino del Mugello (FI) - 1D

Le nuove tecnologie L’IA nella vita di tutti noi

Possiamo davvero usare un robot per azioni utili, cercando di aiutare il prossimo?

L’intelligenza artificiale è sempre intorno a noi: la sveglia, Google, Youtube e i comandi vocali. Ma che cos’è esattamente? E’ un aiutante che svolge funzioni umane per soddisfare i nostri bisogni in ambito scientifico, scolastico, automobilistico, domestico e ludico.

Con l’avvento della tecnologia dei computer le IA (intelligenza artificiale) servono a tutti quotidianamente e col tempo andranno sempre migliorando con il rischio di prevalere sull’uomo e sostituirlo a suo discapito, di fargli perdere il lavoro e trascinarlo nell’abisso della disoccupazione.

Tutti noi ragazzi della 1D abbiamo delle idee per semplificare le nostre azioni quotidiane con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, come la sostituzione dei libri cartacei in tablet per alleggerire lo zaino, un visore 3D che proietti video e immagini degli argomenti spiegati, un domestico adatto a tutte le commissioni (cucinare, fare la spesa, riordinare e pulire), un dogsitter che porti fuori il nostro amico a quattro zampe quando siamo occupati e che raccolga i suoi bisogni. Se molti di noi avessero un aiuto così, saremmo più produttivi a lavoro e a scuola. Oggi l’intelligenza artificiale è impiegata anche per scopi ben più nobili dei nostri desideri: infatti il suo corretto uso riguarda una preziosa risorsa contro la dispersione scolastica, una verifica tempestiva per aiutare il docente a personalizzare ulteriormente il piano studi di ciascuno di noi, l’innovazione dei percorsi educativi. Affinché i ragazzi frequentino la scuola è bene incentivare la comunicazione verbale e non, dando un nuovo significato alle attività di gruppo che diventeranno un aiuto essenziale a chi da solo, per problemi sociali o economici, non ha lo stimolo a imparare. Sappiamo bene che esiste già un umanoide che interagisce con le persone di casa ma sarebbe utile ampliare le sue funzioni.

Molti anziani, per esempio, hanno bisogno di un’assistenza continua che oggigiorno è affidata a delle badanti con un costo eccessivo e la soluzione sarebbe affidare il compito a delle macchine in grado di accudirli nel migliore dei modi. Chi ama i cani come li amiamo noi, li coccola e li porta fuori ma arrivano dei giorni in cui bisogna restare a scuola per attività pomeridiane quindi ci vorrebbe un robottino che, con cura, dedizione e sicurezza, adempia a questi obblighi.

 

Il padre dell’IA (intelligenza artificiale) è Alan Turing, genio inglese e fine studioso.

Nella Seconda guerra mondiale fu assunto dai servizi segreti del Regno Unito perché capace di decifrare i codici tedeschi. Grazie al lavoro di Turing la guerra venne accorciata di 4 anni, con circa 14 milioni di vite risparmiate.

Era appassionato di fisica, chimica, calcolo astronomico e scacchi. Il cinema, la letteratura, la musica e il teatro gli hanno dedicato numerose opere, come «The Imitation Game» e il romanzo «Enigma». C’è anche una scena del famosissimo film «Blade Runner« in cui uno dei personaggi viene sottoposto proprio a un test inventato da Alan, cioè un’IA per capire se si tratti di un umano o di un robot. Grazie a una sua idea nasce «The Bomb» ovvero «La Bomba»; questa macchina cerca tutti i codici nascosti e tutte le loro possibili decodifiche; presentò in Inghilterra il primo progetto di computer che non venne accolto per gli alti costi, ma continuò lo studio sulla relazione tra macchine e neurologia umana e nel 1950 pubblicò un articolo che inizia così: «Può una macchina pensare?». Morto suicida nel 1954, la sua fama è postuma. Il test di Turing: Turing si ispira a un gioco già esistente dove una persona deve indovinare chi è un uomo e chi è una donna solo comunicando, uno dei due deve ingannare colui che indovina e l’altro/a deve aiutarlo. Turing allora mette una macchina apposto di uno dei due individui che devono essere identificati; se l’essere umano indovina chi è l’uomo (impersonato dalla macchina) e la donna, allora la macchina dovrebbe essere considerata intelligente, perché indistinguibile da un altro essere umano.

 

Ecco i protagonisti di «Cronisti in classe» della I D dell’Istituto Comprensivo «Lorenzo De’ Medici» di Barberino di Mugello. Alunni: Giulia Morena Abbate, Franco Ballerini, Irene Baroni, Gabriele Carpini, Anna Chiari, Maria Sofia D’Amore, Niccolè Fuoco, Michael Giovinazzo, Samuel Hadgu Aron, Tommaso Lavanga, Pietro Maiani, Armando Martini, Leonardo Nencini, Irene Pasquale, Gabriele Pio, Anita Risaliti, Diego Romanelli, Asia Sanzio, Agnese Vignolini; Dirigente scolastico: Alessandra Pascotto; Docente tutor: Elisabetta Gialdini.

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