ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mascagni di San Vincenzo (LI) - 2A

San Vincenzo: non solo mare Come conoscere storia e cultura

I turisti sono alla base dell’economia del nostro paese e sono accolti nel migliore dei modi

San Vincenzo si trova al centro della costa degli Etruschi, che si estende da Livorno a Piombino ed è situata sul Mar Ligure, in una posizione strategica con ottimi collegamenti stradali e ferroviari. San Vincenzo fu abitata fin dai tempi antichi dagli Etruschi, e successivamente dai Romani. A dare il nome al paese furono i Conti Della Gherardesca. San Vincenzo si chiama così grazie a Vincenzo Ferreri, un religioso e predicatore che nacque nel 1350 a Valencia, dalla famiglia Ferrer, una nobile casata vicino alla casa reale di Barcellona.

Ferreri faceva parte dell’ordine domenicano e fu proclamato santo da papa Callisto III nel 1455. La chiesa di San Vincenzo Ferreri è la più antica delle tre chiese del paese e si trova nel centro. La sua costruzione fu iniziata nel 1855, ultimata nel 1861 e finalmente aperta al culto il 24 Dicembre 1865. Nella nuova chiesa furono trasferiti due quadri raffiguranti San Vincenzo Ferreri e l’Annunciazione. Nel 1978 fu affidato al pittore locale Giampaolo Talani l’incarico di effettuare una serie di affreschi per abbellire le pareti e il soffitto della chiesa raffiguranti 12 storie della vita di Gesù. Durante la 2a guerra mondiale i bombardamenti degli alleati costrinsero la comunità di San Vincenzo a trovare rifugio nell’entro-terra. Il 26 Giugno 1944 ,nella Battaglia di San Carlo ,gli alleati sconfissero le truppe tedesche. Oggi San Vincenzo conta circa 6500 abitanti per una superficie di 33,2 km 2 . Il clima è mite grazie alla presenza del mare; con una temperatura minima media di 6,7° C, mentre la massima è di 28,1° C. A San Vincenzo ci sono minoranze etniche, il 92% degli abitanti è cittadino, mentre il restante 8% è composto principalmente da persone rumene, ucraine e marocchine. San Vincenzo è un centro balneare e turistico. Ha ricevuto la sua prima bandiera blu nel 2006 e l’ha ottenuta fino al 2013. I turisti sono attratti dal clima e dalle sue belle spiagge, ma anche dal porto, ottimo snodo marittimo per chi vuole fare una vacanza in barca. Durante l’estate degli ultimi anni, San Vincenzo ha avuto un esagerato aumento demografico: nel 2019 si è verificato il maggior numero di turisti arrivati nel paese durante in una singola estate: addirittura 1.189.000! Nello specifico ci sono stati circa 650.000 stranieri e 539.000 italiani. Gestire tutto questo afflusso è stato difficile ma positivo: infatti i turisti sono alla base dell’economia del nostro piccolo paesino e sono accolti nel migliore dei modi!

 

Iniziamo il viaggio dalla torre costiera di S. Vincenzo, costruita nel 1304 su incarico della Repubblica di Pisa, che ha visto la battaglia tra pisani e fiorentini del 5 agosto 1505, raffigurata da Vasari nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. La battaglia è presente nel trittico del pittore Daniele Govi, eseguito su tavola nel 1990 e situato nella sala del consiglio. Di Govi sono i dipinti della stanza blu e rossa insieme ad altre opere donate da artisti che hanno espostole loro opere nelle stanze del comune. La seconda tappa del nostro viaggio è il palazzo, sede del comune, acquistato nel 1951 dai Conti della Gherardesca.

Qui potete ammirare le opere del progetto Agorà, una serie di pannelli raffiguranti personaggi famosi. Ma l’artista che ha avuto il legame più stretto con la città è Giampaolo Talani, le cui pitture furono commissionate dal comune per festeggiare i 50 anni.

Poi la chiesa di San Vincenzo Ferreri nel centro del paese, aperta nel 1865. Lo stile di questa chiesa, patrocinata dal Granduca di Toscana Leopoldo II, è essenziale. Nel 1978 Talani affrescò le 12 storie del Nuovo testamento. Infine una passeggiata verso il Marinaio, percorrendo le sei stazioni realizzate in mosaico dall’artista Daniela Magrì, che raffigurano il percorso interiore dell’uomo. Siete ora giunti all’opera più imponente: Il Marinaio, un sognatore che guarda verso l’orizzonte, metafora di un viaggio esistenziale verso la conoscenza di sé stessi. Che ne dite? Ne vale la pena.

 

Ecco gli studenti della classe 2°A dell’Istituto Mascagni di San Vincenzo che hanno lavorato agli articoli sulla città e il suo appeal turistico.  Una pagina che valorizza le peculiarità del territorio mettendo in evidenza storia e cultura di San Vincenzo.

Alunni: Barsotti Tecla, Catino Francesco, Favilli Mattia.

Longo Lorenzo, Macelloni Matteo, Merlini Nami, Merlini Paco, Taddei Pietro, Vallesi Andrea.

Professoressa: Elisabetta Vaccari Dirigente Scolastica: Claudia Giannetti 

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