ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Concetto Marchesi di Calenzano (FI) - 5A

L’Alluvione in Toscana Una tragedia senza precedenti

I danni e le cause di una catastrofe naturale che ha affossato la nostra regione

Un disastro naturale ha colpito, gli scorsi 2 e 3 novembre, la pittoresca regione della Toscana, portando con sé devastazione e perdite umane. L’alluvione, scatenata da precipitazioni intense e rapide, ha colpito diverse province e ha lasciato un segno indelebile sulla piana fiorentina.

Danni e Vittime: 1. Pisa La città di Pisa ha subito allagamenti a Pontedera e Ponsacco. Ma il vero colpo è arrivato il giorno successivo, quando le mareggiate hanno portato l’acqua del mare nelle strade tra Marina di Pisa e Vecchiano. Alberi abbattuti hanno reso pericolosa la Superstrada Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI). Pistoia Quarrata, nella provincia di Pistoia, è stata colpita duramente.

Il torrente Stella ha rotto gli argini, inondando la città non una, ma due volte: la prima durante la notte del 2 novembre e la seconda il 4 novembre, insieme al torrente Agna. I danni agli impianti idrici ed elettrici sono stati gravi, e due persone sono state travolte dall’acqua a Lamporecchio. Prato La provincia di Prato ha subito il peggio. In sole tre ore, sono caduti 200 millimetri di pioggia, causando l’allagamento di vari comuni. Carmignano ha subito l’esondazione del fiume Furba, mentre la città di Prato, nella zona di Santa Lucia, è stata colpita dall’esondazione del fiume Bisenzio. Nella frazione di Figline, lo straripamento del torrente Bardena ha causato ulteriori danni. Firenze La provincia e la città metropolitana di Firenze hanno visto diverse zone colpite dall’alluvione. Campi Bisenzio è stata particolarmente colpita a causa dell’esondazione del fiume Bisenzio. Cause e Impatto L’alluvione è stata attribuita al riscaldamento climatico, che ha portato a precipitazioni intense e improvvise. In sole tre ore, la Toscana ha visto cadere 200 millimetri di pioggia, causando il caos e la tragedia. Gli esperti sottolineano l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e di adottare misure concrete per prevenire futuri disastri. La Toscana si rialzerà, ma le cicatrici di questa alluvione rimarranno per sempre nei cuori delle famiglie colpite e nella memoria della regione.

 

La testimonianza di L.Z. che ha vissuto il dramma Il 2-3 novembre, il fiume Marina è uscito dagli argini. «Mia nonna vive proprio di fronte al fiume, in un piano basso. Quella sera sono scesa, ho messo il piede nel suo salotto e mi sono trovata in una pozza d’acqua. Vedendo che la porta della cucina chiusa, l’ho aperta e da lì è uscito un fiume di fango.

Ho chiamato mia mamma e gli zii, che sono scesi con spugne e asciugamani per aiutare la nonna. Fuori, la pioggia continuava a cadere con violenza e il livello del fiume cresceva. Le fogne non reggevano e l’acqua iniziava a fuoriuscire dai tombini. Nel panico, abbiamo cercato di buttare fuori l’acqua dalla casa con tutto ciò che avevamo a disposizione, ma sembrava inutile. L’acqua aveva invaso ogni angolo: mobili, stanze, ricordi. All’una di notte eravamo ancora svegli, in attesa della Vab (la protezione civile) perché non potevamo farcela da soli. Alle due, sono arrivati e con una pompa idrovora hanno iniziato a aspirare l’acqua. Siamo andati a letto, ma il rumore della pompa non ci ha fatto dormire. Alle 4 del mattino, quando la Vab se ne è andata, finalmente è calato un po’ di silenzio. Ma la vista al mattino ci ha colpito come un pugno allo stomaco. La nonna aveva tutta la biancheria sporca di fango, il divano era impregnato d’acqua, sembrava irrecuperabile. Il fango era ovunque. Abbiamo lavato il pavimento, i mobili, tutto ciò che potevamo salvare. Ci sono voluti giorni per asciugare tutto. Ancora oggi, i mobili non si chiudono bene, il legno è ingrossato è l’intonaco dei muri si scrosta. Ma siamo sopravvissuti, ed è quello che conta».

 

Ecco la redazione della scuola primaria Concetto Marchesi dell’Istituto Comprensivo di Calenzano che ha realizzato questa pagina di Cronisti in classe. I nomi dei protagonisti: Ruben Bini, Lapo Bonaiuti, Aurora Calzolai, Giulia Capecchi, Dario Chiarlitti, Samuele Galluzzi, Agnese Generali, Diego Griguoli, Sara Lascialfari, Romina Marone, Alice Matteoni, Edoardo Migliore, Massimo Morandi, Leonardo Neri, Viola Nocentini, Clelia Pichirallo, Alessio Santini, Giulio Santoni, Leonardo Vigiani, Zambonelli , Sofia Zecchi.

Dirigente scolastico: Cinzia Boschetto Docenti tutor: Valerio Galasso, Lisa Puglisi, Pietro Bennardi 

Votazioni CHIUSE
Voti: 288

Pagina in concorso