ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Convitto Nazionale di Arezzo (AR) - 5A

Signori si parte, tutti in carrozza Mezzo di trasporto rivoluzionario

Ripercorriamo la grande storia del treno viaggiando nel tempo con il dopolavoro ferroviario

Il treno è il tema intorno a cui si sviluppa il progetto «Scuola di ferrovia» che il Dopolavoro Ferroviario di Arezzo organizza per le scuole.

Noi alunni della classe 5A della scuola primaria del Convitto Nazionale «Vittorio Emanuele II» vi abbiamo preso parte con entusiasmo. Qual è la storia del motore a vapore e come ha rivoluzionato i trasporti? Il primo mezzo di trasporto fu il carro di legno, veicolo a ruote trainato dagli animali. Nel XVII secolo gli studi sull’energia sviluppata dal vapore acqueo portarono a nuove invenzioni che avrebbero rivoluzionato anche il mondo dei trasporti.

Il vapore veniva ottenuto scaldando un contenitore pieno d’acqua su un fornello a carbone.

Nel 1871 Watt costruì la macchina rotativa a vapore che consentì la nascita di fabbriche moderne.

Questa invenzione segnò il primo passo verso la Rivoluzione industriale. L’intuizione fondamentale di Watt fu la capacità di trasformare il moto da rettilineo a circolare grazie all’introduzione del sistema biella manovella. Cugnot inventò un carro a tre ruote che si muoveva attraverso l’energia generata da un motore a vapore.

Trevithich inventò la prima carrozza senza cavalli che funzionava a vapore. Nel 1814 Stephenson progettò la prima locomotiva a vapore su rotaia e a lui fu commissionata la linea ferroviaria Liverpool Manchester. Qual è la storia del treno in Italia? Nel 1839 la ferrovia fece la sua apparizione in Italia con l’inaugurazione della tratta Napoli-Portici di poco più di 7km su commissione di re Ferdinando II di Borbone.

Dopo l’unità d’Italia lo sviluppo delle ferrovie fu velocissimo. Nel 1905 le ferrovie diventarono Nazionali. Il treno diventò un mezzo fondamentale per situazioni di emergenza.

A Napoli nel 1906 dopo l’eruzione del Vesuvio i treni vennero impiegati per trasportare gli sfollati in luoghi sicuri. Le ferrovie hanno avuto importanza strategica militare. Durante le guerre mondiali i treni trasportarono soldati, armi e rifornimenti. Alcuni treni furono allestiti ad ospedali d’emergenza. Nel secondo dopoguerra molti giovani del Sud si trasferirono con il treno «della Speranza» nelle città del Nord per lavorare nelle fabbriche.

Come sono i treni di oggi? Oggi i treni sono elettrici e a diesel. I treni ad alta velocità come Freccia Rossa e Italo raggiungono i 300 chilometri orari.

Il treno è comodo, silenzioso e sostenibile. Chi sceglie di viaggiare in treno può ridurre il proprio impatto ambientale. È l’alternativa ecologica per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.

 

Siamo partiti dalla stazione centrale. Ad accoglierci c’era il personale del Dopolavoro ferroviario. Noi, venticinque bambini del Convitto Nazionale, siamo saliti con calma sul treno. C’era posto per tutti su due comodi vagoni. Dal finestrino ci godevamo il paesaggio. Dopo pochi minuti, siamo arrivati alla stazione di Pescaiola. Abbiamo visitato la sala di controllo operativo della capostazione e ci sono state spiegate le sue mansioni. Stavamo in silenzio perché la signora svolgeva operazioni importanti come dirigere la circolazione dei treni, i loro movimenti e le manovre che devono effettuare sui binari. Gli addetti di La Ferroviaria Italiana e del Trasporto Ferroviario Toscana che ci hanno spiegato come vengono eseguiti i controlli, la manutenzione e gli interventi di riparazione dei treni. Abbiamo anche visto due locomotive a vapore.

È stato emozionante visitare l’interno di una carrozza ferroviaria del 1900 con sedili di legno, tende damascate e piccoli quadri con opere di pittori famosi.

Quando siamo scesi, di fronte a noi c’era un altro treno. Era fuori servizio, i vagoni ricoperti di scritte e disegni realizzati con gli spray dai writers. Ci siamo seduti al suo interno ma dai finestrini non si vedeva niente, solo buio. Ci siamo immaginati un viaggio in quelle condizioni e abbiamo pensato all’ingente costo per la pulizia. Diciamo «no» al vandalismo. Il treno è un mezzo di trasporto che appartiene a tutti e che ci accompagnerà in tante tappe della vita.

 

Studenti Anna Arcangioli, Bernardo Benocci, Eva Marie Burbi, Cecilia Campione, Luca Capanni, Sofia Cappetti Niccolini, Ettore Ceccarelli, Greta Dionigi, Alex Felicetti, Tommaso Gambini, Mattia Giovannini, Mattia Huang Jia Yi, Jennifer Liu Jiaing, Gemma Lucioli, Angelica Macconi, Francesco Macconi, Giorgia Marconi, Aurora Mennini, Riccardo Miliciani, Ayyat Nabi Humaira, Denver Sol Kurt, Ioan Alexandru Tarnaucianu, Christal Scarlett Toleos, Andrea Valdarnini, Ying Zhan. Insegnanti Cristiana Baldi Tiziana Mattesini Preside Luciano Tagliaferri

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso