ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

English Primary School - Esedra di Lucca (LU) - Redazione

Parità di genere assoluta Solo così vivremo pienamente

Ci sono ancora troppe disparità come le paghe più basse nello sport, regali e colori

Le donne non devono essere discriminate, ma libere di essere e pensare quello che vogliono. Nella società di oggi l’uguaglianza di genere è diventata un obiettivo primario per molte nazioni e organizzazioni nel mondo. L’agenda 2030, indica con il “Gol” numero 5 il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze.

La disparità costituisce uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile ,alla crescita economica e alla lotta contro la fame e la povertà.

L’OSM per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne ha consentito di fare significativi progressi nella scolarizzazione delle ragazze e l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro. Tuttavia- nonostante gli sforzi- continuano a esistere disparità nella vita quotidiana : disparità di stipendio, opportunità di carriera limitata, stereotipi di genere: le persone che si fanno l’idea che esista un mondo per i maschi e uno per le femmine . Pensiamo, ad esempio al mondo dello sport, dove, nella maggior parte dei casi, le donne vengono pagate molto meno, pur essendo brave atlete, come nel calcio. Oppure pensiamo ai regali per i “maschietti”, come i dinosauri, videogiochi, macchine …,mentre per le “femminucce” principesse, glitter, cucine…..

Per non parlare del colore! Blu per i bambini, assolutamente rosa per le bambine! Questi atteggiamenti influenzano scelte future: i ragazzi vengono spinti verso la tecnologia e l’ingegneria, mentre le ragazze verso discipline umanistiche.

Le donne per tanto tempo non hanno potuto avere anche quei diritti fondamentali come lo studio o il voto, hanno dovuto lottare per togliersi da dosso l’idea che dovevano stare a casa, crescere i loro figli, senza poter neppure andare a scuola. Per fortuna grazie a donne forti e coraggiose, che hanno lottato con tenacia e che sono riuscite a superare tutto questo, anche a costo della loro vita. Pensiamo, ad esempio a Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno per il diritto all’istruzione per le bambine in Pakistan, suo paese d’origine, negato dal suo governo. Queste donne non erano solo attiviste e “protestanti”, ma erano anche, e lo sono ancora oggi, persone che fanno parte della società, come cicliste, nuotatrici, politiche, matematiche, scienziate, registe, scrittrici, pittrici, alpiniste, medici.

La lista è infinita! Ricordiamo tra queste la velista Jessica Watson: aveva paura dell’acqua ed attraversò in barca tutto il mondo. La sua frase famosa era: Non puoi cambiare le circostanze, ma solo il modo in cui le affronti! Possiamo sperare di raggiungere una società più giusta per tutti indipendentemente dal genere.

 

Abbiamo invitato a parlarci in una intervista, presso la nostra scuola, la mamma di una nostra compagna che lavora come manager in una nota azienda storica lucchese e che ricopre un incarico di responsabilità.

Signora Stefania che lavoro svolge nella sua azienda? “Mi occupo del controllo di gestione, costi e ricavi, un impegno importante e di responsabilità verso i lavoratori che sono occupati nella nostra azienda e le loro famiglie“ . E’ stato difficile arrivare ad un posto così importante? “La mia è una carriera lavorativa costruita da 20 anni di esperienza che ha richiesto studio, impegno e dedizione, che, per fortuna sono stati riconosciuti, ma spesso noi donne dobbiamo far vedere che ci impegniamo di più, per ottenere gli stessi risultati degli uomini. Fortunatamente la mia azienda ha valorizzato, non solo la competenza, ma anche il valore salariale della mia prestazione; purtroppo spesso non accade“. Ha incontrato ostacoli sul lavoro nel poter avere una famiglia e dei figli ? “Non è stato facile conciliare la famiglia e i figli con gli impegni di lavoro, spesso ho pensato che avrei potuto perderlo, perché accade a molte donne. A me non è accaduto, anche perché sono stata aiutata da mio marito a portare avanti in modo egregio la mia famiglia, perciò non ne ha risentito il mio lavoro, anzi sono stata promossa. Per la mia esperienza si può fare tutto, basta crederci“.

 

Alunni: Alexandra Airaghi, Fabrizio Anselmi, Matteo Balducci, Louis Chen, Thomas Chen, Edoardo Ferrari, Max Fluhme, Achilles Gatti Kraus, Gregorio Ghiandai, Grace Avril Hamon, Luca Sebastian Hamon, Xinya Lidia He, Enzo Huang, Chen Kai (Lorenzo) Huang, Ilia Aleksandrovic De Zardo Karelin, Matilde Luiso, Massimo Marcellino, Franciszek Moczulski, Bianca Nicolai, Emma Nottoli, Leonardo Paoloni, Mattia Ristori, Anna Roggi, Matilde Tucci Insegnante tutor: Roberta Maria Contri Dirigente scolastica: Eimear M. Marnell 

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