ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Levi Montalcini di Marciano della Chiana (AR) - 2C

«Noi, da Marocco e Romania» Compagni in aula da altri mondi

Una intervista particolare: abbiamo deciso di raccontare le scelte dei nostri amici da lontano

Siamo Francesco e Francesca oggi abbiamo deciso di trasformarci in giornalisti e di intervistare Niama, Loris, Martina e Matias di origine o provenienza diversa dalla nostra.

Dove siete nati? Ed i vostri genitori? Niama: «Io ad Arezzo, mia mamma a Tata e mio padre a Rabat (Marocco). Loris: Io a Montepulciano. Mia mamma a Benevento e mio padre a Guadalajara (Messico). Martina: Io a Montepulciano. Mia mamma a Galați (Romania) e mio padre a Siena. Matias: Io a Montepulciano.

Mia mamma a Bacău (Romania) e mio padre a Pozzo Della Chiana».

Perché i vostri genitori sono venuti in Italia? Niama:«Per lavoro quando erano molto giovani. Loris: Mio padre è stato adottato, da una famiglia italiana, che lo ha portato in Italia.

Martina: Mia madre è venuta, a 13 anni, seguendo i suoi genitori che cercavano lavoro. Matias: Mia madre è venuta per lavoro a 18 anni».

Vi sentite a casa in Italia? Perché? Niama: «Sì, perché qui vivono i miei affetti. Loris: In Messico non ci sono mai stato, ma mi reputo messicano e italiano. Martina: Mi sento più rumena perché amo la Romania e la considero la mia patria. Matias: Mi sento più legato all’Italia perché qui vivono i miei amici».

Quanto spesso andate nel vostro paese di origine? Avete dei parenti lì? Niama: «Vado in Marocco ogni anno, durante le vacanze estive perché tutti i miei parenti vivono lì. Loris: Non ci sono mai andato in Messico, non conosco nessun parente. Martina: ci vado spesso a trovare i miei zii ed i miei cugini. Matias: Non sono mai andato in Romania, ma lì vivono molti miei parenti».

Un aggettivo per descrivere il vostro paese d’origine? Niama:«Meraviglioso. Loris: Lontano. Martina: Bellissimo. Matias: Magnifico».

Che religione professate? Come vivete le feste? Niama:«Sono musulmana. Il Ramadan è una cosa che faccio con piacere e non mi interessa se qualcuno mi giudica. Il Natale non lo festeggio, ma è un periodo di vacanza. Loris: sono cristiano. Martina: sono stata battezzata con rito cattolico, ma, nella mia famiglia, si festeggia la Pasqua Ortodossa. Matias: sono cristiano».

Quali differenze scolastiche ci sono? Niama: «In Marocco gli orari sono diversi e i maschi vengono separati dalle femmine. Inoltre, non studiano l’inglese. Loris: in Messico le scuole sono identiche a quelle americane. Martina e Matias: in Romania esiste la classe zero per le elementari, ci sono più esami e le superiori sono più corte».

Oltre alle lingue che studiamo a scuola, ne parlate altre? Se sì, come si dice ciao? Niama: «Parlo arabo. “Salam” Loris: “Hola” è l’unica parola che so Martina: Parlo il rumeno.“Pa” Matias: non parlo rumeno, non lo so.

 

La nostra scuola accoglie tutti e cura, allo stesso modo, i ragazzi con bisogni educativi particolari nell’ottica che ognuno è diverso dagli altri ma la diversità è un diritto che va riconosciuto a tutti. A ciascun essere umano vanno garantiti gli stessi diritti e la stessa dignità, a prescindere dalla diversa etnia, dall’età, dal sesso, dalla lingua che parla, dalle sue abilità psico- fisiche.

Per noi è una cosa naturale stare tutti insieme nella stessa classe, seguire la stessa programmazione, avere in classe insegnanti di sostegno che, collaborando con i docenti di ciascuna disciplina, ci garantiscono un’adeguata formazione educativa e culturale. Parlando con i nostri nonni, i nostri genitori ed i nostri insegnanti abbiamo scoperto che non sempre è stato così ma, grazie ad un lungo lavoro, durato circa 30anni, e nello spirito dell’ articolo 3 della nostra Costituzione l’obiettivo è stato raggiunto. La nostra Scuola è simile ad un albero, fonte di vita e di crescita, i cui rami rappresentano delle mani che si tendono per accogliere e sostenere chi si trova in difficoltà. Noi non riusciamo ad immaginare una classe senza alcuni dei nostri compagni e, soprattutto senza il sorriso radioso, i riccioli neri e la mano avvolgente del nostro fantastico Costantino.

 

Studenti: Andrea Aria Loris Bernardini Denis Bracau Francesca Capacci Alessandro Cisterni Costantino Bamoye Civitelli (unico nome) Matias Colombo Niama Ezzouhri Lara Fabbri Greta Gostinelli Pasquale Marzano Francesco Novello Carlotta Perriello Viola Sorrentino Anna Tozzi Flavia Valentini Eleonora Veltroni Martina Viti Matilde Zappalorti Insegnanti: Teresa Carè Preside: Cristiano Rossi

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