ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Dini di Lucignano (AR) - 5A

Accogli la diversità, scegli i sogni La storia speciale di un riscatto

"Le differenze tra una persona e l’altra non sono un ostacolo ma una ricchezza per l’umanità"

Siamo partiti da questa domanda: «Cosa significa inclusione? E cosa diversità?».

Includere significa accogliere e valorizzare incondizionatamente le differenze tra esseri umani che devono rappresentare una ricchezza per l’umanità e non una discriminazione. La diversità non riguarda solo l’aspetto esteriore ma anche i nostri modi di pensare, di vedere la realtà, di sentire le nostre emozioni.

Le differenze possono separare ma anche unire le persone, perchè ci rendono unici e definiscono la nostra identità.

Siamo partiti da una bella fiaba, scritta da Hans Christian Andersen, «Il Brutto anatroccolo».

Leggendola abbiamo scoperto come, questa antica fiaba ci insegna da un lato quanto sia importante accettare chi all’apparenza sembra diverso da noi e, dall’altro, a credere ancora di più nella nostra natura.

Il protagonista della fiaba, affronta le prime relazioni sociali sentendosi inadeguato e fuori posto. La sua diversità è una condizione che è comune a noi bambini durante il percorso di crescita, non riguarda solo l’aspetto fisico ma l’apprendimento e la complessità delle abitudini.

Tutti noi prima o poi affrontiamo un conflitto: «Gli altri non mi vedono, non mi capiscono, sono prepotenti, non fanno nulla per includermi e accettarmi come loro amico/a».

Anche il brutto anatroccolo deve affrontare questi temi, durante il suo viaggio solitario comprende il valore delle azioni e relazioni necessarie per conquistare il proprio posto nel mondo, sviluppando la fiducia in se stesso e la consapevolezza del valore della sua unicità.

L’insegnamento che ne deriva è quello di quanto sia importante accettare chi all’apparenza sembra diverso da noi e, dall’altro, a credere di più nella nostra natura. Insegna, infatti, ad accettare gli altri con le loro diversità, e a riconoscere la loro vera natura. Quello che può sembrare un difetto può rivelarsi un dono.

Cosa ci insegna? Ci insegna a riflettere sul valore che può celarsi dietro a chi non ci sembra uguale e saper riconoscere ogni individuo per la sua unicità, ricordandoci che siamo tutti uguali e meritevoli di rispetto, indipendentemente da come siamo o da dove veniamo.

Questa fiaba è una meravigliosa e dolorosa metafora della diversità e ci insegna che nessuno può giudicare una persona dal suo aspetto esteriore, perché la bellezza risiede dentro ognuno di noi.

 

Cosa si intende per diversità? Si riferisce alle molteplici differenze tra le persone per varie origini: ognuna di queste rappresenta l’essenza unica di una persona. Essere diversi non significa essere migliori o peggiori, ma semplicemente unici. La diversità non è solo un valore da rispettare negli altri, ma anche una ricchezza da riconoscere e tutelare in sé stessi. Sicuramente avete già sentito la frase «È impossibile, non ce la farò mai!». Certo, avete ragione che molte cose sono complicate, ma arrendersi peggiora sempre le situazioni invece non arrendersi porta a buoni risultati.

Ma cosa è la diversità? La diversità è come un superpotere, siamo tutti uguali: due braccia, due gambe… Molti credono che la diversità sia un pregiudizio, ma non è così; amate la diversità perchè senza questa il mondo sarebbe meno ricco di sfumature e una tavolozza priva di colori. Nella storia ci sono stati tanti personaggi che si sono realizzati raggiungendo posti di eccellenza nella società. Una dimostrazione più recente viene dal pianista compositore Giovanni Allevi che, sul palco del teatro Ariston di Sanremo, è riuscito a comunicare la sua forza interiore al mondo intero dimostrando che dalla sua fragilità è nato il successo e riscatto verso i pregiudizi degli altri.

Il nostro messaggio è questo: «Non emarginate le persone con disabilità ma cercate in essi tutte quelle sfumature che rendono queste persone come le tavolozze dei pittori capaci di colorare il mondo».

 

Studenti Sebastian Bacconi Ilaria Batini Davide Braconi Mia Cavallini Niccolò Comanducci Gilda Del Treggia Giorgia Di Goro Pietro Di Grisostomo Giovanni Foianesi Viola Foschi Sofia Guadagnoli Tobia Lucaroni Guglielmo Massai Christopher Meloni Alessandro Mencuccini Dimitri Nappini Michele Senneca Insegnanti: Fabiola Bracciali Angela Di Bello Veronica Santone Ylenia Vestrucci Preside: Cristiano Rossi

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