ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. Dottori di Torgiano (PG) - 3A, 3B, 3C

I testimoni della Resistenza «Anni di paura e di ingiustizie»

Intervista a Gina Sciarra. «Salvammo un partigiano dai nazifascisti. Disparità tra maschi e femmine»

Gina Sciarra è nata a Torgiano nel 1929 e qui è vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Gina è la madre di una ex prof, abita vicino alla nostra scuola “Gerardo Dottori”. All’epoca dei fatti che ci ha raccontato aveva 14 anni e viveva in un grande casale vicino all’attuale Parco dei Mulini, che costeggia i fiumi Tevere e Chiascio. In famiglia erano 16 persone e si dedicavano alla coltivazione del tabacco e del grano ed all’allevamento del bestiame. Tutti erano contrari al Fascismo.

Anche dopo la guerra la vita fu molto dura per lei, perché non c’erano soldi in famiglia ma si rimboccarono le maniche e fecero ripartire l’Italia. Le abbiamo domandato cosa ricordasse della primavera del 1944 quando avvenne l’operazione di rastrellamento da parte dei soldati tedeschi nelle campagne tra Torgiano e Bettona, in cui furono catturati alcuni Partigiani tra cui Pasquale Tiradossi, Erasmo Trascurati e Mario Grecchi.

La signora Gina ci ha raccontato di un suo amico di famiglia, che era entrato nel gruppo dei Partigiani del territorio, quel giorno si era salvato stando nascosto per una giornata intera tra i rovi, e di notte si era rifugiato a casa di Gina. Ci ha parlato della paura provata nel vedere il suo amico spaventato e ferito che si nascondeva dai Nazifascisti, e di quando uscì dal nascondiglio la notte seguente, per essere certo che chi lo cercava non fosse più nei paraggi. Tra le tante cose che ci ha riferito, con ricchezza di particolari, ci ha colpito molto il suo ricordo della scuola: per studiare erano necessari la tessera del partito fascista ed inoltre i libri e l’uniforme della scuola che erano molto costosi. Una maestra, visto che Gina si impegnava molto a scuola, si occupò di pagarle la tessera, permettendole di continuare a studiare.

Inoltre c’era una grande disparità tra maschi e femmine, per esempio i maschi mediamente andava-no a scuola per 5 anni e le femmine soltanto per 4 anni, perché non terminavano nemmeno il percorso dell’istruzione elementare. Un altro episodio che ci ha toccato è stato il racconto di come riuscivano a produrre il sapone autonomamente, in tempi di indigenza: se moriva qualche animale ne prendevano le ossa, le facevano bollire insieme alla soda caustica così da ricavare una sostanza simile al sapone. È stato molto utile e formativo conoscere lo “stile di vita” e la cronaca di quel periodo storico, raccontato dalla voce autentica di Gina.

 

Marzo 2024: oggi è un mese “normale” come tanti altri già passati, con i suoi pregi e i suoi difetti, invece 80 anni fa la guerra imperversava nei nostri territori lasciando alle sue spalle cadaveri di eroi. Molti partigiani e molti civili sono stati uccisi, noi scriviamo per non dimenticare. Agli inizi del 1944 in Umbria si formarono due brigate partigiane, la Francesco Innamorati e la Leoni, protagoniste di diversi atti che causarono un’immediata rea-zione dei Nazifascisti, i quali il 6 marzo 1944 attaccarono l’area tra Torgiano, Bettona e Deruta, dove si trovavano i comandi partigiani. Nello scontro prevalsero il coraggio e la determinazione di Mario Grecchi, che permise lo sganciamento della parte più numerosa dei Partigiani. Nonostante ciò, 4 partigiani caddero nello scontro e altri 20 vennero catturati. Otto di questi vennero fucilati l’8 marzo al Poligono di Tiro di Perugia in Borgo XX giugno. Tra questi era anche Pasquale Tiradossi, 19 anni, di Torgiano, a cui è intitolata la strada in cui si trova la nostra scuola. Mario Grecchi, catturato e torturato, fu fucilato a Perugia il 17 marzo 1944. Un altro giovane torgianese, Erasmo Trascurati, era invece morto durante l’operazione di rastrellamento.

Per noi ragazzi è importante ricordare questi eventi, affinché non vengano dimenticati i sacrifici fatti dai Partigiani per proteggere la popolazione e per liberare l’Italia dal Nazifascismo.

 

Questi articoli sono stati redatti dalle classi 3 A, 3 B e 3 C della scuola secondaria di I grado “Gerardo Dottori” di Torgiano, sotto il coordinamento della professoressa Valentina Izzo e con la collaborazione delle professoresse Chiara Berichillo, Francesca Liace e Loretta Vento. L’intervista alla signora Gina Sciarra è stata resa possibile grazie al prezioso contributo della sezione Anpi “brigata Leoni” di Torgiano, nelle persone di Terdelinda Rastelli e Tiziana Tomassini, e alla cortese collaborazione del Comune di Torgiano.

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