ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado di Monteriggioni di Monteriggioni (SI) - 2C

Identità comunitaria e sviluppo Monteriggioni scrigno di tesori

Ecco un esempio di crescita sostenibile: quando protagonista diventa un’intera comunità

Anche se Monteriggioni è un comune di 9000 abitanti circa, da anni sta lavorando per valorizzare il proprio patrimonio culturale e ambientale. E lo sta facendo grazie alla dedizione e alla passione delle istituzioni e di tutta la comunità.

FESTA MEDIEVALE Tutti sanno che il Castello è citato da Dante e che trent’anni fa nacque la Festa medievale che si svolge di luglio e ha proprio lo scopo di riportare i partecipanti ai tempi dei ghibellini, far rivivere l’atmosfera. Per fare ciò gli stessi abitanti del territorio si travestono da artigiani, nobili, dame e soldati, con vestiti tipici dell’epoca. Creano taverne, spettacoli, mercati. Il programma include esibizioni dal vivo con persone che cantano, ballano, fanno giochi di prestigio ed è possibile assaggiare le prelibatezze tipiche del Medioevo.

Oggi la festa ha un richiamo internazionale, partecipano associazioni culturali italiane e straniere. Ma è ancora la comunità, con i volontari delle frazioni, il cuore pulsante dell’evento, come ci racconta il Direttore Artistico nell’intervista.

VIA FRANCIGENA La famosa via dei pellegrini passa da Monteriggioni che fa parte della tappa 32 (San Gimignano-Monteriggioni) e della 33 (Monteriggioni-Siena).

Il tratto è considerato uno dei più belli della Via Francigena perché passa tra cipressi, campi di girasoli, ulivi, che sono i caratteristici paesaggi della Toscana tanto amati da turisti (circa 60000 ogni anno) e sportivi. Lungo il percorso è possibile visitare pievi romaniche, castelli, necropoli etrusche, oltre che guadare fiumi e percorrere strade bianche. Oggi Monteriggioni è un punto di riferimento organizzativo per i comuni della via Francigena, tanto da aver ospitato recentemente il Forum dei Comuni ad Abbadia Isola.

ABBADIA ISOLA Proprio questo centro è un posto dalla storia molto antica: era chiamato «Borgonuovo» quando nel 1001 la contessa Ava di Staggia fondò il monastero per aiutare i viaggiatori che attraversavano questa via verso Roma. Oltre ad essere ancora un posto accogliente e speciale, recentemente è stato capace di valorizzare ancor più la sua storia con la creazione di un Museo Archeologico, che raccoglie reperti etruschi e romani del territorio e offre attività didattiche.

Monteriggioni, insomma, è un esempio virtuoso di come un’intera comunità possa essere protagonista del proprio sviluppo, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi tesori, diffondendo cultura e valori, rinforzando cioè costantemente il legame civico tra la popolazione e le proprie radici.

 

Eraldo Ammannati è il direttore artistico della festa, fondatore dell’Associazione L’Agresto. Ci racconta le origini.

Abbiamo letto che è stata la prima festa medievale in Italia. 

«E’ una delle prime, ancora oggi tra le più importanti in Italia e continuiamo a migliorarla».

Da chi è stata pensata? «L’idea è venuta a Roberto Meiattini, regista, che con Erminio Iacona faceva ricerche sulla storia del Castello. Gli abitanti pensarono di sfruttarla per attirare turisti. All’inizio consultammo persone di Assisi, esperte per il Calendimaggio: suggerimenti sul cibo, affitto dei costumi. La prima volta vennero 2000 persone, quindi si interessò la Pro Loco. Ora è attivo tutto il territorio, con comparse e taverne tramite le associazioni, soprattutto i rioni di Castellina Scalo».

Quanto ci vuole ad organizzare? «L’Agresto ci pensa tutto l’inverno.

Viene rievocato un episodio di vita medievale ogni anno, tratto dall’Archivio di Stato. Le prove si fanno alla Tognazza, per partecipare bisogna presentarsi alla sede».

I figuranti vengono pagati? «Sono pagati gli spettacoli che vengono da fuori, anche dall’estero».

E per il cibo? «Ogni associazione ha una taverna e un socio dell’Agresto coordina per l’organizzazione. Lo scorso anno l’Associazione Corrente Bianconera ha vinto il premio ’La XV torre’ per la fedeltà filologica».

Quali iniziative per il futuro? «Ogni anno vengono organizzati progetti nuovi, ma lo stile rimane lo stesso, oggi è aumentato l’interesse per il rispetto delle fonti, a cui l’assessore tiene particolarmente».

 

La redazione della classe 2C, ecco i nomi dei protagonisti: Amaddio Paolo, Aouidat Wassim, Ciccarelli Sara, D’Aloisio Leonardo, Di Nuzzo Maria, Farasin Dario, Fazzi Caterina, Gatti Ludovica, Giglioli Brando, Khribek Imane, Meocci Mattia, Minetto Marcello, Noni Gabriel, Piazzini Tommaso, Piccard Elettra, Procop Eduard, Rosi Alessio, Scala Teresa, Seitaj Klinti, Zazzi Leonardo Docente tutor: Monica Marzini Dirigente scolastico: Lucia Regola 

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso