ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado L. Russo di Navacchio (Cascina) (PI) - 2B

Mettiamo un freno agli incidenti Diamo precedenza alla sicurezza

Una responsabilità sociale condivisa per evitare sinistri: i dati preoccupanti dell’Oms

La sicurezza stradale è l’attenzione che bisogna prestare in strada, ma è anche un insieme di norme che combinandosi rendono le strade luoghi più sicuri. È importante poter dare a chi cammina e a chi guida informazioni e suggerimenti adeguati, nonché rafforzare raccomandazioni nella speranza di prevenire gli incidenti.

Per rendere le strade prive di pericoli sono necessarie attenzione e rispetto delle norme stradali da parte dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 1.200.000 persone muoiono per incidenti stradali ogni anno in tutto il mondo ed altre 50.000.000 restano ferite (fonte focus.it). In base ai dati dell’ANCI il 93% degli incidenti è imputabile ad una diretta responsabilità dei conducenti e il 7% ad alterazioni psicofisiche, dovute ad alcol o sostanze stupefacenti.

Altri dati inquietanti arrivano dal Ministero della Salute che individua le principali cause di eventi tragici: guida distratta e pericolosa, velocità elevata, mancato rispetto della precedenza, manovre irregolari, Codice della strada interpretato in maniera errata. La sicurezza stradale coinvolge tutti gli utenti. Per garantire l’incolumità di ciascuno è importante che chi si muove per strada comprenda il significato di tutti i segnali: verticali, orizzontali, luminosi e manuali.

Ogni persona si deve comportare in maniera adeguata; un pedone, ad esempio, deve attraversare sulle strisce guardando prima se una macchina è in avvicinamento.

Quando si va in giro in bici, inoltre, bisogna procedere in fila stando sulla destra. Sicuramente comunicare in maniera adeguata le nostre intenzioni può essere utile a non causare stragi; ciò vuol dire che bisogna utilizzare in maniera corretta tutti i dispositivi luminosi e in assenza di questi segnalare con la mano le nostre intenzioni.

Insomma la sicurezza stradale è una responsabilità sociale condivi-sa e per renderla concreta occorrono consapevolezza e attenzione.

E’ un dovere di tutti i cittadini. E’ importante, per ridurre al minimo il rischio di sinistri, promuovere il tema della prevenzione stradale che riguarda le persone di ogni età. Tutti gli utenti vanno informati per favorire la consapevolezza dei rischi connessi a comportamenti sbagliati.

Per tali motivi è fondamentale trasmettere ai bambini e agli adolescenti, in modo adeguato alla loro età, le nozioni necessarie per ridurre la possibilità di causare o incorrere in incidenti.

 

Si parla sempre di più della relazione tra sicurezza stradale e tecnologica che può alterare le nostre percezioni facendo perdere il senso del tempo e dello spazio. Gli strumenti tecnologici ci aiutano tantissimo nella vita di tutti i giorni ma purtroppo influenzano in maniera negativa i nostri sensi. Le distrazioni dovute a smartphone, utilizzato talvolta in maniera impropria, per pedoni e per chi si muove in strada con qualsiasi mezzo, riducono i tempi di reazione del 50% provocando conseguenze disastrose. Il cellulare è l’oggetto tecnologico che causa più problemi: una telefonata di pochi minuti o l’invio di un semplice messaggio, considerate da molti attività innocue, possono essere fatali per la propria vita e per quella degli altri. Secondo gli studi dell’ACI, lo smartphone è una delle principali cause di incidenti in Italia. In base ai dati della Polizia Stradale , i social utilizzati che distraggono maggiormente sono: WhatsApp (57%), Instagram (25%), Facebook (47%). L’uso del telefono alla guida di qualsiasi veicolo è vietato ma il 75% degli italiani lo utilizza tutti i giorni per: telefonare, inviare messaggi, guardare video e film, partecipare a riunioni di lavoro. Noi non siamo multitasking cioè non riusciamo a fare più cose contemporaneamente, per esempio, quando siamo alla guida dobbiamo concentrarci solo sulla strada senza distrarci con il cellulare. Sempre più pedoni e ciclisti indossano cuffie e auricolari nei loro spostamenti con il rischio di non percepire i pericoli dell’ambiente circostante. Tanti giovani si isolano per giocare o utilizzare app mentre camminano allontanandosi dal mondo reale.

 

La pagina è stata realizzata dagli alunni della classe IIB dell’IC “Borsellino” scuola media “L. Russo” di Navacchio.

Ludovico Bafanelli, Francesco Barbieri, Gemma Belcastro, Michele Beribè, Giulia Biancardi, Flavio Caccavale, Adrea Campedrer, Pietro Carbognani, Paolo Casu, Matteo Chelossi, Giada Chesini, Matilde Coletta, Simone Consani, Mattia Crocetti, Samira Demiri, Alessia Farnesi, Giulia Forti, Daniele Liuzzi, Cesare Meocci, Raffaele Paolicchi, Anna Pitossi, Giada Russo, Giorgia Sgambelluri, Sofia Vannozzi. Docenti tutor: Raffaela Micillo, Maria Cecera, Stefano Tordella.

Dirigente scolastica prof.ssa Cristina Amato. 

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