ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Toniolo di Pisa (PI) - 2E, 2F

Crescere cantando, che armonia Voci di corridoio: una sinfonia

Il coro scolastico: luogo di ascolto, laboratorio di emozioni e strumento di inclusione

Alcune volte si sottovaluta la musica e le sue potenzialitĂ  educative.

La musica offre un linguaggio universale con cui esprimere le emozioni, senza bisogno di usare le parole. Con la musica è possibile sfogarsi e rilassare il nostro corpo; può far riaffiorare vecchi ricordi nascosti nel profondo della nostra mente o farci volare liberi come rondini.

A volte, per noi adolescenti, diventa una lente attraverso cui guardare il mondo, per esempio quando ascoltiamo dei testi con significati importanti. Attraverso le sue melodie possiamo ritrovare le nostre emozioni trasposte in un’altra forma e questo ci aiuta a osservarle e accettarle più serenamente; oppure possiamo lasciarci trasportare da un ritmo vivace e riacquistare il buon umore.

Con le insegnanti di Lettere abbiamo visto il film «Les choristes», in cui viene trattato il tema della musica. Essa viene utilizzata dal protagonista, il custode di un collegio per ragazzi difficili, come strumento per aiutarli a tirar fuori la loro parte migliore e ad allietare l’atmosfera intorno a loro, in un contesto tutt’altro che allegro.

Nel film i ragazzi diventano più uniti tra loro e più collaborativi con gli insegnanti. Infatti, la musica permette di condividere esperienze e sentirsi parte di un gruppo. A scuola, dopo le brevi esperienze di coro finalizzate alla festa di Natale e di fine anno, abbiamo accolto l’idea della nostra insegnante di Musica ed è stato istituito un coro interclasse, che abbiamo chiamato «Voci di Corridoio».

Abbiamo scelto questo nome perché, nel corridoio della nostra scuola, c’è spesso una cacofonia di voci, mentre, attraverso il coro, vogliamo fonderle in un insieme armonico. Il nostro coro scolastico è un esempio di come la musica possa unire le persone, dal momento che ci ritroviamo con gruppi di varie classi, dalle prime alle terze.

Tutte le voci, pur essendo diverse, nel coro si uniscono in una sola sinfonia. Come in una torta se manca un ingrediente, o se un ingrediente è presente in eccesso, non risulta buona; mentre, se sono presenti tutti nella giusta quantità, essa diventa una delizia per il palato.

Il coro è un’attività che insegna a collaborare e soprattutto ad ascoltare chi abbiamo accanto e, a volte, anche a correggere l’altro.

Attraverso il canto corale noi cerchiamo di sentirci in sintonia con gli altri e fare tesoro di questa esperienza, rendendo il gruppo un qualcosa di unico e unito, in cui tutti possano sentirsi inclusi. La musica ci rende piĂą felici, se cantiamo insieme.

 

Il 27 febbraio, nel laboratorio di musica, abbiamo avuto il piacere di conversare con il maestro Marco Simoni, un ingegnere e un noto compositore di musica. Ci ha raccontato di come, fin da piccolo, abbia avuto la possibilità di imparare a suonare uno strumento, il pianoforte, pur senza troppa convinzione e di come il suo rapporto con la musica sia cambiato solo grazie all’incontro con una persona che ha fatto scattare una “scintilla”, generando in lui fascino.

Come tutte le passioni, anche questa richiede impegno e soprattutto tempo: «Un’idea può venire come un frammento; non si scrive dall’inizio alla fine e spesso si impara anche da un errore». Lui utilizza, come ha dimostrato in classe, piĂą frammenti – scritti in momenti diversi tra loro- per formare un brano, esattamente con la pazienza e la maestria di un artigiano.

Considerata l’esperienza scolastica di alcuni di noi, gli abbiamo rivolto una domanda sul coro e ci ha fatto capire quanto sia importante percepirsi parte di un gruppo al punto che le voci vadano a comporre un suono unico: «Il coro esprime una coscienza collettiva; non un’individualità, ma un sentimento del popolo». I suggerimenti: fare in modo che la voce dei singoli non prevalga sulle altre; prestare attenzione ad ascoltare chi ci è accanto. Abbiamo cantato in coro per ringraziarlo e, al termine, gli abbiamo chiesto se potesse improvvisare per noi un pezzo sulla pianola, riuscendo così a strapparci un sorriso e un applauso ammirato.

Questa pagina è stata realizzata dagli alunni delle classi II E e II F dell’Istituto Comprensivo “Toniolo” di Pisa (succursale), nella foto con il compositore Marco Simoni e con l’insegnante di Musica, prof.ssa Elia Serafini: Baroncini Lorenzo, Beldramme Raffaele, Benvenuti Federica, Bounaim Walaa, Campus Maria, Cappuccio Camilla, Celandroni Emma, Chiarugi Agnese, Ciabatti Enrico, Costantino Alice, Diachenko Yan, Domi Jessi, Dutchak Evelina, Elezaj Aurora, Favarin Federico, Fruzzetti Flavio, Galli Cecilia, Gasparri Kevin, Khashu Polina, Kllogjri Algisa, Leva Margherita, Maiorino Cecilia, Maiorino Ginevra, Minichino Gabriele, Nezha Mattia, Orselli Rebecca, Pampana Sara, Quassinti Matteo, Rofi Sebastiano, Romao Brayan, Rossetto Giona, Santacroce Matthias, Sesè Nelly Corbacho, Tomei Angela, Tufa Alessio. Docenti tutor: prof.sse Tania Masi e Angelica Giannace. Dirigente Scolastico: prof.ssa Teresa Bonaccorsi.

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