La siccità succhia la linfa vitale L’oro blu è la nostra salvezza
Tutti noi, piccoli e grandi, giovani e anziani, siamo gocce d’acqua... non vogliamo scomparire
La siccità è divenuta un problema molto serio in questi ultimi anni.
Le cause sono tante fra cui il cambiamento climatico, l’agricoltura intensiva, l’assenza di pianificazione idrica, ma soprattutto lo spreco e il consumo eccessivo di acqua.
La nostra vita sta cambiando perché l’oro blu scarseggia. La siccità provoca terribili effetti ambientali: danni per l’agricoltura, incendi frequenti e perdita della biodiversità.
Noi della classe 5^ A di Castelfranco abbiamo osservato il nostro territorio e verificato che i prati non sono più verdi in tante zone, ma gialli, i canali in secca, gli stagni inesistenti, le pozzanghere assenti se non dopo un temporale, ma soprattutto vi è un significativo abbassamento del livello dell’Arno.
Il fenomeno più incredibile è stato trovare due pesciolini morti sulle rive fangose del fiume e una salamandra sull’erba. Quest’aspetto viene spesso trascurato: le piccole riserve d’acqua non esistono quasi più e con esse tutta la loro biodiversità. In classe si sono anche ascoltate storie e poesie che parlano di rane, e, al termine, la domanda è sorta spontanea: «Ma dove sono finite le rane e le libellule? Ci sono nelle nostre campagne?».
Purtroppo si è notato che gli stagni sono asciutti, non ci sono laghetti naturali per cui tutto questo magnifico ecosistema sta scomparendo. In primavera molte specie non possono più riprodursi: girini e larve non hanno l’acqua per compiere la loro metamorfosi. I girini assomigliano un po’ nella loro forma a piccolissime gocce nere d’acqua.
Anche i bambini sono come tante gocce che devono imparare a seguire comportamenti corretti e civili per non cadere a terra e prosciugarsi. Il corpo umano contiene infatti circa il 70% d’acqua, ed è dunque fondamentale abituarsi a non sprecarla assolutamente, soprattutto per aiutare le generazioni future. A scuola a volte si vedono ancora comportamenti scorretti come buttare bottigliette mezze piene nel cestino della plastica o lasciare scorrere l’acqua a lungo per lavarsi le mani prima della mensa.
Ultimamente si è imparato a prestare massima attenzione al consumo di questo bene prezioso, ad impegnarsi sempre anche a casa, magari facendo la doccia anziché il bagno, a chiudere i rubinetti, compresi quelli delle fontane lungo la strada, a raccogliere l’acqua piovana per annaffiare il giardino e tanti altri. I versi quindi della filastrocca letta a scuola che dicono al mondo «Lasciami stare, voglio solo vivere e saltare» devono essere di esempio per tutti.
La siccità è un’emergenza. Si assiste non solo all’alterazione degli equilibri ecosistemici, ma anche a una perdita del patrimonio naturale e turistico. Le mete per le vacanze sono cambiate: si cercano luoghi incontaminati per praticare attività a diretto contatto con la natura, come il rafting lungo i fiumi, il nordic walking in sentieri pianeggianti, collinari o montuosi, l’arrampicata nelle valli, o la pesca sportiva in laghetti naturali. È stato importante fare un’intervista ai nostri nonni per constatare i cambiamenti climatici e ambientali avvenuti negli ultimi anni nel nostro territorio. Dalle risposte è emerso che il paesaggio era molto diverso quando erano bambini. A Castelfranco e nelle campagne circostanti c’erano fiumi ricchi d’acqua, campi e colline verdissime, violette lungo i tanti canali in piena, laghetti naturali, detti «gofi», dove abitavano rane, rospi, libellule e salamandre. In inverno nevicava tutti gli anni. Alle finestre si formavano stalattiti di ghiaccio. In primavera e autunno pioveva spesso, in estate il caldo non era così torrido. Una nonna, che lavorava in un’agenzia di viaggio, ha detto: «In Toscana arrivano meno turisti perché non ci sono più le bellezze naturali di prima, non si vedono più le verdi colline di un tempo, è tutto secco». In proposito il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. I nostri nonni ci hanno aiutati a capire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, in particolare il 6 sul legame tra l’acqua, servizi igienico-sanitari per tutti e cambiamenti climatici.
Classe 5^ A scuola Primaria Carlo Guerrazzi, Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Castelfranco: Marwa Akkari, Hafssa Bakri, Abdlhadi Boudhique, Aurora Bregoli, Muhammad Ibrahim Cheema, Serena Dervishi, Matou Diakhoumpa, Sofian El Massini, Souhail Fadli, Francesco Giacomelli, Emili Gjergji, Flavio Koci, Nicole Michelotti, Youssuf Mohamedzein, Tommaso Seminara, Sherife Shima, Alessandro Tedino, Ilenia Veshti, Francesca Volpe.
Docenti tutor Barbara Caccavella e Serena Mazzinghi. Dirigente scolastico Sandro Sodini.