ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria B. Dovizi di Bibbiena (AR) - 4B

Amicizie speciali e diversità Shrek e il peso del pregiudizio

Oltre le apparenze: la fiaba per non sentirsi sbagliati rispettando l’unicità di ogni persona

«Non sono io ad avere un problema col mondo! È il mondo che sembra avere un problema con me!».

Dal film animazione Shrek al discorso sulle diversità, il passo è breve. Oltre al personaggio principale, Shrek, ce ne sono altri che vale la pena di analizzare. Fiona, il Ciuchino buffo e iperattivo e anche una dragonessa dall’apparenza aggressiva che sputa fuoco con l’intento di uccidere e scacciare, così, chi vuole salvare la principessa. Però si scioglie subito davanti alle parole… tante parole… di Ciuchino.

Ancora una volta il dialogo favorisce la comprensione e supera ogni diversità. Ciuchino non dà importanza alla mostruosità di Shrek, cerca compagnia e amicizia.

In fondo anche lui è diverso e si sente solo, ma il suo spirito è libero e pieno di buoni propositi, il che gli permette di superare le barriere della diversità fisica.

La bella principessa Fiona nasconde anch’essa qualcosa: «di giorno in un modo, di notte in un altro».

Questo continuo trasformarsi, non le consente di trovare una sua identità precisa, un suo essere, una sua posizione sociale. Con i buoni sentimenti e l’onestà, Fiona conquista la giusta collocazione.

Ed ecco che le diversità scompaiono e lasciano il posto all’ospitalità, al sentirsi parte di qualcosa, alla vita vissuta.

Un paragrafo a sé, vogliamo riservarlo a Lord Farquaad di Duloc, personaggio tanto falso quanto inquietante. Non mostra la sua diversità, rifiutandola sistematicamente. Cerca, infatti, di nascondere la sua bassa statura con pedane e armature di ferro rialzate e di celare il suo brutto carattere e la sua cattiveria in nome del re. La sua fine è annunciata e si concretizza quando gli altri si coalizzano contro di lui.

Il messaggio cardine del film, anche per dei bambini, è importante ed è facilmente comprensibile perché affrontato con il sorriso e il divertimento.

Nella vita un’arma vincente può essere l’ironia, che permette di guardare le cose da un punto di vista diverso e abbattere i pregiudizi alla base delle discriminazioni e dell’intolleranza. E così «vissero per sempre orrendi e contenti».

Un finale con un bel cambio di prospettiva rispetto alle altre favole, una morale che ci insegna a non dare giudizi affrettati e a rispettare il prossimo in tutte le sue sfaccettature.

Possiamo, quindi, riuscire ad accettare un compagno di classe più goffo, ad amare una persona che non rispecchia i classici canoni estetici e a non aver paura di una persona disabile, perché ognuno di noi è diverso, unico e irripetibile.

 

Perchè l’associazione si chiama «Amicarete»? Lo chiediamo a Isella, la prima volontaria e ideatrice. Il nome prende ispirazione dalla rete dei pescatori che accoglie i pesci, cioè i ragazzi, e li tiene uniti come in una famiglia. Tante specie diverse di pesciolini con un mare di emozioni. Ognuno di loro può avere bisogni, desideri, capacità differenti ma ugualmente speciali.

Come si trovano nell’Associazione? «Le persone con disabilità sono principalmente cinque: Pamela, Chiara, Giuseppe, Michael, Andrea. Si trovano molto bene perché i volontari permettono loro di realizzare i propri sogni. È bellissimo vedere quanto si impegnano!».

Quali lavori svolgono? «Fanno le attività che a loro piacciono: vanno in piscina, nelle scuole a leggere i libri, al canile comunale e al maneggio perché amano toccare il pelo degli animali, nei giardini pubblici per controllare che tutto sia pulito, scrivono, passeggiano.

Come si svolge la giornata? «La mattina prendono il pulmino di Amicarete e fanno colazione a casa mia, a Bibbiena in provincia di Arezzo. Poi iniziamo le varie attività e li riaccompagniamo a casa. Il sabato pomeriggio andiamo nella nostra casa-vacanza a Serravalle o alla fattoria Poggio Pereta.

Che cosa è la disabilità? Come scritto nella Convenzione ONU sui diritti dei disabili, «è solo una diversità che caratterizza le persone». E la diversità ha il potere di arricchire le relazioni umane.

 

Studenti Tommaso Agutoli Daria Elena Alexandru Stina Avdijaj Giada Barbagli Sonia Chen Ye Ilyas Ettamra Anna Ferrantini Gaia Gabriele Ettore Galastri Giovanni Gambineri Francesco Giannerini Maria Giannotti Camilla Goretti Filippo Goretti Tommaso Manneschi Mia Marcucci Francesco Mariani Ryan Preka Tommaso Rosai Mattia Salvi Mattia Stefan Stanciu Adela Lorena Starparu Subhan Tariq Insegnanti: Claudia Alberti Tatiana Bendoni Preside: Alessandra Mucci

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