ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Levi Montalcini di Marciano della Chiana (AR) - 2C

Occhio all’intelligenza artificiale Figlia di un Dio minore, l’uomo

Il percorso inarrestabile verso nuovi orizzonti finora sconosciuti: uso e abuso dell'innovazione

L’IA (intelligenza artificiale) è un sistema interamente creato dall’uomo. Essa è addestrata per fornire nell’arco di pochi secondi qualsiasi informazione richiesta ed ha migliorato, qualitativamente e quantitativamente, le molte produzioni industriali.

I principali benefici sono la velocità e il risparmio di tempo soprattutto nello svolgere delle mansioni altrimenti lunghe e ripetitive. Inoltre, l’intelligenza artificiale garantisce una migliore assistenza sanitaria ed un uso efficace dei trasporti che risultano più sicuri. Può anche facilitare l’accesso all’informazione-formazione e all’istruzione. Essa permette ai sistemi di capire e conoscere ogni tipo di ambiente, tra cui l’esplorazione anche di luoghi inospitali, come il Polo Nord, permette di mettersi in relazione con quello che percepisce, risolvere problemi e agire in un obiettivo specifico. Si sta addirittura progettando la costruzione di macchine con software dotato di pilota automatico, ma è ancora tutto in «work in progress».

Purtroppo, ci sono molti lati negativi: la diminuzione di molti posti di lavoro; gli attacchi hacker, che si introducono illegalmente in sistemi informatici pubblici e in account privati. Per i giovani sono deleterie le influencer da essa create, talmente realistiche da sembrare vere.

Purtroppo, ci sono molti lati negativi: la diminuzione di molti posti di lavoro; gli attacchi hacker, che si introducono illegalmente in sistemi informatici pubblici e in account privati.

Come tutte le tecnologie l’IA può essere molto utile, solo se usata con le giuste precauzioni. Infatti, bisognerebbe prevedere una alfabetizzazione «ad hoc» per poter utilizzare consapevolmente tale strumento.

A tal proposito a livello europeo si sta elaborando il testo di un Regolamento da introdurre a partire dal 1° gennaio 2026. La più famosa Intelligenza artificiale è Chat GPT (Generative Pre-Trained Transformer), un tipo di intelligenza in cui gli algoritmi, vengono addestrati in vari campi: è in grado di fare foto, di scrivere e riassumere testi.

Si è diffusa velocemente, ma è stata vietata in alcune scuole a causa dei rischi a cui potrebbero essere esposti i giovani: potrebbe togliere il piacere per le conoscenze nuove in quanto si concentra eccessivamente su compiti ripetitivi come copia, incolla, trascrizione e digitazione, abituando l’individuo a pensare in modo non creativo e divergente. «Tanto s’è fatto e tanto s’ha da fare» tranquilli …ci penserà l’Intelligenza Artificiale»!

 

Quando è nata l’IA? Tappa principale fu nel 1956, quando si tenne un convegno al Dartmouth College, a cui presero parte i maggiori esponenti dell’informatica. Tra questi, Alan Turing che già nel 1936 aveva posto le basi per i concetti di calcolabilità e computabilità. Nel 1950 scrisse l’articolo «Computing Machinery and Intelligence», in cui  affermava: «Una macchina può essere considerata intelligente se il suo comportamento, giudicato da un essere umano, fosse stato considerato indistinguibile da quello di una persona». Nello stesso anno, McCarthy coniò il termine «intelligenza artificiale». L’anno successivo, Herbert Simon cominciò a credere che, nell’arco di 10 anni, l’IA sarebbe stata in grado di battere un campione di scacchi. La cosa non si avverò, questo testimonia le aspettative, sul concetto di IA forte e di IA debole. L’IA forte era in grado di sviluppare una coscienza di sé, quella debole poteva solo risolvere problemi matematici e logici. Negli anni 60, Shakey e Stanford Cart e Shrdlu furono rispettivamente il primo robot, il primo carrello e il primo software sviluppati ad avere capacità di ragionamento e deduzione. Il tema dell’informatica suscitò sempre più interesse nella comunità scientifica e, nel 1982, R1 fu applicata in ambito  commerciale.

Le IA, nel corso degli anni, sono state innumerevoli, ed è solo grazie ad esse che siamo riusciti ad arrivare a quelle odierne.

Quindi, non dimentichiamo mai che è il passato che conduce al presente.

 

Studenti Andrea Aria Loris Bernardini Dennis Bracau Francesca Capacci Alessandro Cisterni Costantino Baymoe Civitelli Matias Colombo Niama Ezzouhri Lara Fabbri Greta Gostinelli Pasquale Marzano Francesco Novello Carlotta Periello Viola Sorrentino Tozzi Anna Flavia Valentini Eleonora Veltroni Martina Viti Matilde Zappalorti Insegnanti: Teresa Carè Preside: Cristiano Rossi

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