ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Radda in Chianti di Radda in Chianti (SI) - 1D, 3D

Intelligenza artificiale, scopri il potenziale nella vita quotidiana

Il bene e il male dell'AI: come sapersi muovere in questo mare (quasi) sconosciuto

Il termine «artificial intelligence» viene utilizzato in modo generico per indicare le applicazioni che eseguono attività complesse che in passato richiedevano l’intervento umano, come comunicare con i clienti online o giocare a scacchi.

L’intelligenza artificiale, al giorno d’oggi, viene utilizzata per automatizzare alcune attività ripetitive, liberando tempo per attività più creative. Se le macchine sono in grado di svolgere le stesse attività degli esseri umani, ma in modo più efficiente e a un costo inferiore, le aziende potrebbero essere tentate di sostituire i lavoratori con robot. Questo potrebbe portare a una maggiore disuguaglianza sociale e a una crisi del lavoro.

L’intelligenza artificiale sta aiutando a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria che riceviamo: una cosa che per esempio può fare è rilevare il cancro ai polmoni o ictus basato su scansioni TC (tecnica diagnostica per immagini che consente di esaminare a scopo diagnostico e terapeutico diverse parti del corpo). Inoltre riesce a valutare il rischio di morte cardiaca improvvisa o altre malattie cardiache basandosi su elettrocardiogrammi e immagini di risonanza magnetica del cuore.

In sintesi, le intelligenze artificiali stanno influenzando e cambiando le nostre vite in molti modi, anche come facciamo alcune cose. Sebbene possa portare molti benefici, è importante essere consapevoli dei suoi limiti e delle sfide che potrebbe presentare, come la perdita di innumerevoli posti di lavoro e la minaccia della privacy.

Hai mai pensato che al tuo cane manchi la parola? In realtà a loro non manca affatto, ma parliamo solo due lingue diverse: quella umana e quella canina. Tuttavia, l’era delle incomprensioni tra animali ed esseri umani potrebbe presto finire: diversi gruppi di ricercatori stanno infatti utilizzando l’intelligenza artificiale per studiare e interpretare il linguaggio degli animali, consentendo la comunicazione con altre specie. Il linguaggio che finora è per noi più “comprensibile” è quello dei cetacei. I cuccioli di megattera per non farsi sentire dal nemico e non potendo passare inosservati per la propria stazza, hanno trovato almeno il modo per non farsi sentire: comunicano attraverso degli “squittii”. Comprendere il linguaggio delle altre specie aiuta a capire se gli animali di una determinata zona sono sani o disturbati dalle attività umane, e magari a decidere se vale la pena istituire aree protette.

E a voi, piacerebbe parlare con gli animali?

 

Nel 2023, la fotografa Zanon ha realizzato un reportage sulla devastazione in Ucraina, caratterizzato da immagini di bare e di una popolazione annientata dai bombardamenti. In realtà , ciò che ha pubblicato sul suo profilo Facebook era solo frutto della sua immaginazione. Il processo utilizzato da Zanon si basa sull’elaborazione delle immagini con l’aiuto dell’IA. Descrivendo l’immagine che aveva in mente, l’algoritmo ha creato rapidamente una serie di opzioni visive tra cui scegliere. Ciò dimostra la capacità dell’intelligenza artificiale di fornire un’ampia varietà di immagini in un brevissimo lasso di tempo, consentendo agli utenti di scegliere l’immagine che magari più si avvicina alla loro visione interiore. Secondo Zanon le foto sono legate ai ricordi che le persone hanno, mentre le immagini generate dall’IA utilizzano un linguaggio visivo per creare contesti che non hanno alcun fondamento nella realtà. Ciò solleva importanti questioni filosofiche sul concetto di ciò che è reale e sulla differenza tra le immagini autentiche e quelle create artificialmente. La fotografa infatti sottolinea la necessità di sviluppare una consapevolezza critica di questo processo in modo da non essere manipolati o influenzati dalle immagini che ci circondano. Zanon evidenzia il pericolo di un uso improprio delle immagini generate dall’intelligenza artificiale rimarcando l’importanza di insegnare alle persone a interpretare le fotografie e comprendere le immagini in un contesto in continua evoluzione. Ciò richiede lo sviluppo di strumenti e competenze che consentano ai cittadini di riconoscere la differenza tra reale e artificiale.

Studenti: Angciangco Cristine Joane Marasigan 3D Landi Tommaso 3D Viligiardi Veronica 3D Palagi Vittorio 3D Baldi Stella 1D Bulli Greta 1D Matassini Gabriele 1D Docenti tutor: Francesca Guerrini Angela Gencarelli Serena Valli Dirigente scolastico: Maria Antonia Manetta

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