ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mascagni di San Vincenzo (LI) - 2B

Il forte legame con l’apparire Noi e la mania di essere perfetti

I ragazzi alla ricerca spasmodica della bellezza nel mondo dei filtri ma soprattutto dei social

L’utilizzo frequentissimo dei social nella nostra vita quotidiana ci ha portato a una vera e propria dipendenza da questo mezzo; il tempo che trascorriamo col cellulare in mano spesso è speso nel vedere video di persone perfette. Senza il minimo difetto. Spesso noi ragazzi vediamo anche delle foto dei nostri coetanei con dei volti belli ma..diversi. La maggior parte di loro usano dei filtri per nascondere le proprie imperfezioni che nascondono le loro insicurezze e sembrano così più belli agli occhi degli altri per non farsi criticare. Ma come funzionano i filtri? Sono una specie di maschera sviluppata in realtà aumentata che modifica o aggiunge qualcosa al nostro viso o a quello delle persone che inquadriamo con la camera del nostro smartphone; i filtri possono truccare il nostro viso, trasformarci in animali o supereroi, modificare i colori o aggiungere elementi grafici. Ma perché è così difficile accettarsi per quello che siamo? Gli esperti dicono che è un pericolo da non sottovalutare; negli ultimi anni si è creata una vera e propria “psicologia” specializzata nei social. Questa ci dice che le app, come Facebook, Instagram e tik tok, sono degli straordinari mezzi di potenziamento della nostra autostima. I social ci permettono di ridurre il distacco che ci frappone tra ciò che siamo realmente da ciò che idealmente vorremmo essere. Ma è davvero così? Altre fonti molto autorevoli si distaccano da questa sostenendo invece la tesi opposta. E’ un’apparente autostima quella che pensiamo di avere; alla base di essa c’è invece la debolezza dell’adolescente quasi “giustificato” nel non doversi accettare per come è; come se la sua vera identità fosse quella “costruita”. Giorno dopo giorno, con questo utilizzo continuo dei filtri costruiamo un’immagine falsata per gli altri ma soprattutto per noi stessi. E finiamo col credere che quella sia la vera nostra immagine. Guardandoci allo specchio vorremmo sempre addosso quella maschera di bellezza e così possiamo rimanere insoddisfatti di noi, delle nostre imperfezioni e particolarità; infine molti ragazzi tendono a passare la maggior parte del loro tempo sui social proprio per utilizzare la versione “bella e perfetta” della loro persona; in tal modo si allontanano sempre di più da tutto ciò che è reale; ricerche recenti dimostrano infine che questi comportamenti avranno ripercussioni gravi anche per lo studio; potranno anche sopraggiungere veri e propri disturbi mentali come depressione e ansia.

 

I ragazzi della nostra scuola come usano i filtri? Abbiamo ascoltato il pensiero degli alunni della nostra scuola ponendo loro alcune domande. Quasi tutti conoscono l’utilizzo dei filtri e li usano a seconda dei gusti. La maggior parte dei nostri compagni ha poi visto persone diverse da come apparivano sui social; sul provare invece invidia per una persona ritenuta “bella” sui social ci sono stati pareri discordanti; alcuni pensano che sia più importante ritenerla bella nella realtà. Quasi tutti hanno fatto uso dei filtri e li ritengono utili ma senza esagerare. Alcuni hanno detto di essere stati obbligati da alcuni amici ad utilizzare i filtri; quasi tutti comunque li usano per eliminare le imperfezioni; un terzo degli alunni della nostra scuola dice poi di essersi innamorato di una persona vista sui social; alcuni però dopo sono rimasti delusi vedendo come era in realtà. Tanti hanno conoscenze online senza mai essersi trovati di persona. Infine quasi tutti usano i filtri per piacere ma soprattutto per piacersi. Le persone usano i filtri per farsi accettare, per far provare invidia agli altri. Nessuno ha detto che siamo perfetti così come siamo quindi i social sono in grado di cambiare le persone e il loro modo di fare. Questo può essere davvero molto pericoloso perché ci allontaniamo da noi stessi che invece siamo perfetti così come siamo e dobbiamo essere orgogliosi di esserlo dato che la nostra unicità è l’impronta più originale che possiamo lasciare nella vita.

Ecco i nomi degli studenti della classe 2°B dell’Istituto Mascagni di San Vincenzo che hanno realizzato i due articoli sui pericoli per l’abuso dei social e l’utilizzo dei cellulari.

Alunni: Bocci Bianca, Caponera Manuel, Ceccarelli Ernesto, Dedej Alessio, Federici Alissa, Federigi Leonardo, Gorini Christian, Govi Giulia, Murzi Nina, Pardo Andrea, Sardi Giulia, Tatti Rayan.

Professoressa: Sabina Sgorbini Dirigente Scolastica dell’Istituto Scolastico Mascagni: Claudia Giannetti

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