Ius sanguinis, Ius soli Quali opportunità per gli stranieri?
Un’indagine sull’immigrazione in Toscana
Di recente abbiamo letto in classe ’Possiamo essere tutto’ di Francesca Ceci e Alessia Puleo, una graphic novel che tratta vari temi come i pregiudizi nei confronti degli stranieri e il problema della cittadinanza italiana. È stata così un’occasione per approfondire e capire meglio cosa prevede in merito la legge italiana: in base allo Ius sanguinis (dal latino «diritto di sangue») la cittadinanza nel nostro paese viene acquisita per discendenza come prevede la Legge 91 del 1992. Un minore di origine straniera, anche se nato in Italia, non acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana, ma può ottenerla se uno dei due genitori la riceve oppure può chiederla a 18 anni di età, se è nato in Italia e vi ha risieduto stabilmente. Si può richiedere la cittadinanza italiana se si è raggiunto i 10 anni di residenza regolare ininterrotta: chi non si trova in questa condizione deve chiedere il permesso di soggiorno. Secondo lo Ius soli (dal latino «diritto del suolo»), la cittadinanza è legata al luogo di nascita e in Italia viene concessa solo in casi eccezionali: per i figli di genitori ignoti, o senza cittadinanza o stranieri. Abbiamo poi cercato di capire cosa succede in Europa e abbiamo scoperto che ad oggi in nessun paese europeo vige lo Ius soli ma molti stati ne hanno approvato diverse forme in cui al requisito di nascita sul territorio se ne aggiungono altri relativi alla condizione dei genitori. Proprio leggendo «La Nazione» abbiamo appreso che il 10 aprile di quest’anno è stato presentato dall’Osservatorio sociale regionale il Rapporto 2024 sull’immigrazione in Toscana che riportava i seguenti dati: il 18% dei bambini nati nella nostra Regione è straniero e un matrimonio su quattro coinvolge almeno una persona straniera.
Senza l’apporto migratorio, da qui al 2060 la regione perderebbe 1,4 milioni di abitanti; mantenendo l’attuale trend migratorio, la perdita stimata sarà invece di circa 400.000 persone. Nei prossimi 35 anni si prevede che la popolazione straniera possa arrivare a 1 milione. Attualmente, il 46,5% degli stranieri residenti è europeo (di cui la metà provenienti da Paesi UE), il 30,5% è asiatico, il 16,5% africano e il 6,5% americano. Il Comune di Firenze ha recentemente istituito lo Ius scholae per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a ragazzi/e nati da genitori stranieri che abbiano frequentato almeno cinque anni di scuola in Italia e conseguito un diploma di istruzione; non ha valore giuridico ma è un atto simbolico, un primo segnale di inclusione per chi cresce e studia in Italia e fa parte della nostra comunità.
La classi seconde della nostra scuola all’interno del progetto ’Un monte di libri’ patrocinato dalle biblioteche dello Sdimm, hanno avuto occasione di incontrare Francesca Ceci, una delle due autrici della graphic novel ’Possiamo essere tutto’. Una famiglia marocchina di religione islamica immigrata in Italia da molti anni è costretta a vivere tra i pregiudizi e difficoltà legati al loro paese. I genitori si sono trasferiti a Roma per avere migliori opportunità lavorative, ma queste saranno concesse anche a cittadini stranieri come loro? La figlia maggiore, Raja ha ventidue anni e sogna di aprire una libreria, ma per farlo dovrà partecipare ad un bando dove uno dei requisiti è la cittadinanza italiana. Ci riuscirà o la sua domanda non verrà accolta per un ’pezzo di carta’? La sorella Amal ha diciassette anni e porta il velo, l’hijab, come sua madre, simbolo della loro religione, del paese che hanno lasciato, ma anche una scelta consapevole, fatta in piena libertà. Purtroppo Amal si scontrerà con la realtà che vede nascosti nel velo i terroristi, o un impedimento ad un eventuale stage. Hadi ha undici anni e a scuola gli chiedono se al suo paese usano ancora i cammelli e lui ironicamente risponde che sua madre guida la macchina in mezzo al deserto. Nonostante le difficoltà riusciranno a setirsi accolti in Italia e poterla definire la loro casa? Ma cosa significa veramente casa? “forse casa è ovunque ci siano possibilità” conclude Hadi. Il libro è stato patrocinato da Amnesty International, Ong indipendente e imparziale che si impegna nella difesa dei diritti umani e lavora in solidarietà per promuoverli e difenderli.
Ecco i cronisti in classe della 2 B e 2A dell’Istituto Comprensivo di Rufina.2B: Rebecca Caterina Augustin, Diego Ernesto Bordoni, Adriano Crescioli, Alessandro De Biase, Alessia Elezi, Fadil Elezi, Francesci Neri Alessio Ingrassia, Sasha Innocenti, Riccardo Matulli, Martina Menicucci, Virginia Micheli, Cristian Mocali, Giada Mugnai, Elisabetta Muri, Agata Romagnoli, Trotta, Anita Vangelisti.2A: Mattia Giuseppe Biffi, Ilenia Capaccio, Marwa Cherkaoui, Alessio Conte, Alice Del Re, Cristian Duggento Simone Masini, Chiara Mengozzi, Almasa Hakam Taleb Moh’d, Margot Parrini, Niccolò Santini, Neri Turrini. Docenti tutor: Daniela Fontanazza, Naomi Ciantelli, Serena Pini, Marta Bassetti, Eva Masini, Francesca Raineri. Dirigente Scolastica: Paola Gallo